VI

4.3K 239 148
                                    

LAILA DERDLI

Il corso che amo di più in assoluto è quello di arte.

Veniamo attrezzati con acquarelli, pennelli, cere e pittura ed abbiamo modo di dare sfogo ai nostri sentimenti.

Credo che molti studenti dell'elitè trovino il Professor Cosmo un tantino strano mentre io ne sono totalmente affascinata.

È un tipo strano, sulla 40ina ed ha un carattere molto particolare, il classico "fuori dalle righe" , ci è capito molte volte si trovarci a dipingere e disegnare oggetti stranissimi e mentre agli altri la cosa ha infastidito io, l'ho trovata molto entusiasmante.

Ed adesso mi trovi dinanzi ad una tela bianca con un compito ben specifico.

Disegnare la mia più grande paura.

<< La mia più grande paura è che mio padre perda tutti i soldi in banca >> dice quella smorfiosa di Rachel facendo ridere la metà della classe

<< La mia è di perdere la mia bellezza, sarei perso senza quella.. >> segue a ruota uno studente che fa parte sempre del nostro "esclusivo" club

<< Ecco amico! Hai perfettamente ragione! >> gli da man forte Charles << Se siamo qui è perché siamo dei gran fighi! >>

<< Piantala! Credo che una vera paura sia quella di perdere la casa, il rango sociale.. >> ed ecco che la voce di Daniel si distingue dagli studenti << Se io non fossi il figlio del Sindaco mi sentirei uno sfigato.. >>

Che stupido stronzo superficiale!

<< Ora basta chiacchierare! >> gli interrompe il Professore << concentratevi sulle vostre tele, avete un ora.. >> dice ed esce dall'aula

<< Cosa disegnerai? >> mi chiede Rachel tentando di sbirciare verso Diego << Credo che la sua paura più grande sia perdermi.. >>

<< Oh, non lo metto in dubbio! >> le sorrido sarcasticamente << Non ho idee al momento, inventerò qualcosa prima che il Professore torni in classe >> mento, so che bene quale sia la mia paura.

<< Io credo disegnerò un conto in banca vuoto, sono davvero spaventata dall'idea di rimanere senza soldi >> dice ridendo e tornando alla sua postazione

La mia più grande paura a differenza loro è perdere me stessa.

Mi capita spesso di parlare con la mia interiore e di dirle:

Cara me, come stai?

Mi manchi tanto sai. È una mancanza difficile da spiegare, un assenza interiore che non credevi ti appartenesse.

Ti parlo perché ho perso l'unica cosa che non dovevo e non volevo perdere: me stessa.

Ti ricordi quando sorridevi? Certo non fai altro che sorridere, anche ora il sorriso sta ancora lì, con l'unica differenza che è finto, ma tanto che importa? Nessuno se ne accorge, hai imparato a crederci anche tu tanto che non sai più come stai.

Non ti concedi nemmeno di crollare e se lo fai e nel buio della tua camera.

Ma così non capisci che è peggio?

Quanto pensi di resistere prima di scoppiare?

Io aspetto quel momento. Ti senti mai come se ti avessero strappato via qualcosa di importante? O quando ignoravi la parola apatia? Ora sei priva di emozioni, hai la stessa sensazione di vuoto da quando ti svegli a quando ti addormenti.

A volte pensi di superarla perché ti sfiorano emozioni come la rabbia o la tristezza ma appunto ti sfiorano, non ti toccano mai veramente.

Un po' come la vita, ti sfiora, non ti tocca.

ONE LAST KISS #DRACOMALFOY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora