Eccomi finalmente atterrata a Denver. Presi le mie cose e lasciai in un attimo l'aereoporto. Il mio compito era quello di trovare Kol e io l'avrei rispettato. Non avrei mai voluto che qualcuno della famiglia Mikaelson si facesse male quindi mi misi subito alla ricerca del fratello minore. Non conoscevo molto Denver, anzi non la conoscevo per niente e non c'ero neanche mai stata, quindi non sapevo neanche da dove iniziare. Poi mi venne in mente la villetta vicino al lago di cui mi aveva parlato Klaus ma il vero problema sarebbe stato il come arrivarci. Presi il telefono senza pensarci due volte e chiamai Klaus che rispose alla seconda chiamata.
<< Ehi Leah. Hai trovato Kol? >> mi chiese lui con un tono abbastanza nervoso.
<< No, in realtà non saprei neanche da dove iniziare a cercarlo >> risposi preoccupata portandomi una mano alla fronte.
<< Prova al liceo più vicino a te in questo momento, oppure alla villa al lago. Ti mando la posizione per arrivarci >>
<< va bene. Ti ringrazio >> dissi facendo un respiro di sollievo.
<< Ah Leah sta attenta. Elena e Damon sono anche loro li, molto probabilmente avranno preso il volo prima del tuo >> mi avvisò.
<< D'accordo. Ci vediamo Klaus>> dissi chiudendo la chiamata e iniziando a dirigermi verso la scuola che era lì vicino.
Entro nella scuola iniziando a controllare ovunque, in biblioteca, nella varie aule e laboratori, ma nulla finché non notai Elena e Damon che se ne stavano andando con Jeremy passando dal cortile che portava ai campi da baseball.
Feci passare prima loro, in modo che non mi notassero e poi toccò a me. Fu appena girai l'angolo che vidi a terra un corpo abbastanza muscoloso con un paletto ingioiato nel petto e la prima persona che mi venne in mente fu Kol. Quello doveva essere proprio lui. Gli corsi incontro sedendomi in ginocchio a terra ed estraneo il pugnale aspettando che riprendesse coscienza.
<< Sono ancora vivo? >> disse lui aprendo gli occhi e toccandosi il punto della ferita che ormai non c'era più.
<< Com'è possibile che ogni volta ti trovo sempre disteso a terra? >> dissi aiutandolo ad alzarsi.
<< Tesoro sarà il destino che vuole che tu mi salvi >> rispose lui con il suo fare malizioso.
<< stai dicendo che senza di me non sai difenderti? >> sorrisi divertita.
<< no, sto dicendo che se tu non ci fossi probabilmente sarei ancora steso a terra >> sorrise anche lui, ma sta volta fece un sorriso diverso, uno più dolce e sincero.
<< vorrà dire che quando io morirò tu non riuscirai mai a cavartela e pro palme te farai la mia stessa fine >> scherzai seguendolo.
<< Ohh se tu non ci fossi io sarei probabilmente più forte e meno debole di cuore >> disse guardando altrove. Ma che significava?
<< Comunque dove stiamo andando? >> chiesi confusa dato che lo stavo seguendo senza sapere dove stavo andando.
<< stiamo andando dalla mia cara amica Mary >> ecco che ritornò il suo solito sorrisino che iniziavo ad odiare.
<< puoi smetterla? >> gli chiesi innervosita.
<< di fare che cosa? >> ora era alquanto confuso.
<< di fare quel sorriso. Mi mette i brividi. >> ed è vero.
<< non lo faccio di certo per spaventarti >> disse un po' offeso. << comunque siamo arrivati >>
Bussò alla porta ed entrò come se niente fosse. Probabilmente sarà già stato invitato precedentemente.
<< Mary da quanto tempo >> la saluto con voce tenebrosa.
<< Kol Mikaelson, che cosa ci fai tu qui? >> disse lei presa alla sprovvista. Era una donna più o meno alta come me, ma un po' più grande. Aveva dei capelli rossicci mossi che gli arrivavano poco dopo le spalle ed indossava un vestitino bianco.
<< Devo parlarti di una cosa urgente >> ora si fece più serio.
<< io non ho nulla da dirti >> si innervosí lei.
<< si ma io devo per forza parlarti Mary. >> disse abbassando il tono della voce Kol. Non l'avevo mai visto così.
<< e dj che cosa? Per caso devi parlarmi del fatto che Elijah se n'è andato e non è mai più ritornato? Sei venuto a giustificarlo? >> disse quasi urlando.
<< No, io... >> cercò di parlare ma venne si nuovo interrotto.
<< Si eh, lo so che sei venuto a dirmi questo. Io lo so >> urlò e in tutto questo non si era ancora accorta della mia presenza.
<< Mary devi negare tutto okay. Non fare entrare nessuno in casa, specialmente se si tratta di una ragazza con i lunghi capelli marroni e accompagnata da un ragazzo, non devi dirgli assolutamente nulla. Hai capito? >> cercò di spiegargli, ma nulla. Lei sembrava non volesse ascoltare.
<< basta inventarti cose. Dimmi subito dov'è Elijah e giuro che io lo vendicherò >> sembrava essere impazzita, fino a quando non si fermò di colpo, come se stesse pensando. << oppure perché non vendicarsi uccidendo il fratellino >> disse prendendo un pugnale bianco e saltando addosso a Kol, che appena vide il pezzo di legno impallidì. Doveva essere uno di quei pezzi di quercia bianca di cui parlava Klaus. Dovevo assolutamente intervenire, non potevo permettere che lo uccidesse, così d'istinto e senza pensarci staccai un pezzo di legno dall''appendiabiti posto vicino all'entrata e lo infilai nel petto della donna che subito si accasciò a terra.
<< oh mio dio >> dissi portandomi le mani alla bocca sbalordita e con gli occhi lucidi.
Anche lui era rimasto stupito. Si alzò, prese il paletto di quercia bianca mettendoselo nella tasca interna della giacca e mi venne incontro sentendo dei rumori.
<< sono loro >> si riferì a Demon ed Elena. Mi fece segno con il dito di tacere mentre si sedette su una poltroncina prendendo tra le mani la sua mazza da baseball che aveva portato lì con se.
Ecco che entrarono mentre io presi posizione vicino a Kol sedendomi su un braccio della poltrona.
<< Mary >> esclamò Damon vedendola senza vita.
<< Piuttosto contrariata >> parlò Kol rimanendo seduto e prendendoli di soprassalto. << peccato per Mary una volta era uno schianto. Non so cosa le sia capitato. Temo che il tempo passato con la mia famiglia l'abbia rovinata. Era una specie di gruppo degli originali >> gli spiegò pensando a quello che era successo poco fa e a quanto fosse diventata psicopatica.
<< e tu eri il suo preferito? >> gli chiese Elena guardando prima lui e poi me.
<< vuoi dire se l'ho creata io? Credo di si, ma no aspetta...Forse è stata Rebekah. Oh ci fu anche un periodo di Klaus e non dimentichiamo la storia con Elijah. Ovviamente avrete capito il motivo per cui Leah si trova qui. Lei mi ha spiegato che state cercando di capire da chi discendete. Ora non lo saprete mai >> Disse senza dire che ero stata io ad ucciderla. << Allora dove eravamo rimasti? >> disse alzandosi e colpendo Damon con la mazza da baseball.
<< Elena vattene da qui >> gli suggerì Damon, ma prima che lei uscisse io la fermai.
<< Leah aiutaci tu non sei così >> mi disse Elena cercando di scappare.
<< noi due siamo uguali Elena l'unica cosa è che teniamo entrambe a due famiglie diverse e stiamo cercando di proteggerle. Quindi ti chiedo per favore di lasciar perdere questa cosa che state facendo >> la pregai io sta volta.
<< secondo mio fratello sei inviolabile non mettermi alla prova >> disse Kol ad Elena notando la situazione è dopo la fece catapultare sul letto
<< non toccarla >> urló Damon che venne scaraventato ancora una volta a terra da Kol
<< ah è chiaro ho colpito il punto debole. Rilassati Tesoro voglio solo pareggiare i conti. Mi hai rotto il collo, hai ucciso mio fratello e mi hai umiliato >> disse con amarezza e colpendolo di nuovo
<< ora smettila Kol >> gli ordinai io ormai stanca di tutta quella violenza sia da parte sua, di Damon e mia.
<< solo un'altro po' >> parlò con la rabbia negli occhi.
<< gli hai fatto abbastanza >> urlai girandomi verso la porta per uscire.
Lui si fermò e si girò verso Damon dicendo << ecco adesso siamo pari >> E poi si girò verso di me mi prese per un braccio e con velocità vampiresca mi trasporto nella casa sul lago.
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Kol Mikaelson - Innamorata di un Mikaelson
FanfictionI tuoi genitori se ne sono andati per sempre senza darti spiegazioni. Tu Leah Clarke, ragazza di soli 17 anni ti ritrovi da sola alla ricerca di chi tu sia veramente in questa nuova città da te sconosciuta: Mystic Falls. Qui conoscerai diverse pers...