Il ballo

496 18 1
                                    


Mancava solo mezz'ora al grande evento. Il ballo della famiglia Mikaelson era alle porte e io non ero ancora pronta.
Velocemente presi il vestito che era poggiato sul letto della camera degli ospiti e lo indossai facendo attenzione a non romperlo o a non allargarlo. Mi misi davanti allo specchio e come qualche ora fa non feci altro che ammirare la bellezza di quel magnifico pezzo di stoffa che in quel momento si trovava sopra il mio corpo. Poi decisi di non perdere altro tempo e sistemarmi i capelli. Li lasciai lisci e sciolti. Presi una ciocca davanti dalla parte sinistra e la girai su se stessa, formando una specie di spirale che fermai con una forcina sotto altri capelli nella parte dietro della testa.
In faccia spalmai un leggero strato di fondotinta della stessa tonalità della mia pelle, un po' di illuminante sopra le guance e sul naso, ombretto beige, un po' di mascara e passai alle scarpe. Rebekah mi aveva fatto il grandissimo favore di prestarmi le sue scarpe color nero opaco, con tacco non troppo alto. Si abbinavano veramente molto con questo vestito.
Mi diedi un'ultima occhiata allo specchio e poi scesi giù, dirigendomi verso il salone dove si sarebbe tenuto il gran ballo.
E' l'unico degli ambienti della villa a coprire due piani d'altezza. I pavimenti, restaurati, sono in seminato, piccoli pezzi policromi disposti secondo un disegno geometrico. Le volte e le pareti sono decorate con lesene scannellate e capitelli di stucco marmorizzato e decorate con motivi dorati: il tutto dipinto a ornati in chiaroscuro con figure di putti. Vicino all'entrata che dava al cortile esterno erano poste delle scale, con ringhiera sottile ma resistente sempre dorata. Quest'ultime portavano al piano superiore, raggiungibile anche attraverso le scale al centro del salone.
Mi affaccia dall'angolo del muro spiando l'interno dell'enorme stanza. Ero un po' tesa a essere sincera.
Vidi da lontano Klaus che probabilmente stava aspettando l'arrivo di Caroline. Decisi di farmi coraggio e uscire allo scoperto. Andai diretta verso di lui con tanti piccoli occhietti puntati verso di me; sicuramente stavano ammirando il mio elegantissimo vestito. Avevo quasi raggiunto Klaus e oltrepassato tutta la sala quando mi fermò prendendomi per il polso un ragazzo che sembrava aver la mia età.

<<Ehi ciao>> disse lui invadente.

<<Ehm ciao>> risposi per essere cortese.

<<Vorresti farmi da accompagnatrice e ballare con me?>> Chiese sempre insistente lui.

<<Scusa ma neanche ci siamo presentati e mi chiedi di farti da accompagnatrice?>> Esclamai con tono brusco, sempre non alzando troppo i toni.

<<Abbiamo tutto il tempo per conoscerci tesoro>> era davvero irritante. Questo appoggiò una delle sue mani sul mio fondoschiena e prima che io potessi fare qualcosa qualcuno attirò la nostra attenzione da dietro. Mi girai allontanandomi dallo straniero e notai che colui che era dietro di noi era Kol.

<< Cosa vuoi Mikaelson? >> domandó il ragazzo.

<< Tu che intenzioni hai? >> disse avvicinandosi a lui. << lei è già occupata >> mi guardó.

<< Ah si. E con chi? >> si avvicinò anche lui.

<<Con me>> fece un altro passo avanti Kol.

<< Beh credo che preferisca un ballo con uno della sua età e non con un ventenne >> si inventò lo sconosciuto.

Kol rise. Probabilmente perché il ragazzo che aveva davanti era umano e non sapeva della vera natura sovrumana di Kol.

<< Qui non ci siamo proprio capiti. Prima cosa nessuno ti ha dato il permesso di parlargli e addirittura di toccarla. Seconda cosa solo io posso chiamarla tesoro >> a quell'affermazione sentí le mie guance ribollire. << E ora se non ti è chiaro dovresti andare uscire da questa casa e annegarti da solo nel fiume qui vicino>> disse soggiogandolo ridendo.

Kol Mikaelson - Innamorata di un MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora