Sento una voce femminile parlare, proprio come quella della ragazza misteriosa, apro gli occhi e la vedo:
" Anche ieri ti ho visto dormire al parco, sei proprio un dormiglione! " Dice lei con voce scherzosa
" Allora non sei un sogno " rispondo incredulo delle mie stesse parole
" Certo che no, non si trattano in questo modo le ragazze "
" Scusa, lo penso perché ieri mi sono addormentato e non ricordo di essermi svegliato, però ricordo di te, tutto qui "
" Capisco... scusa se ti faccio subito delle domande personali, ma tu perché ti addormenti sempre? "
" Vedi.. ho uno schifo di lavoro che mi impedisce di dormire "
" Qual'é? "
" Faccio il maggiordomo in un casa ricca. Però questo lavoro è indispensabile perché mi da i soldi per pagarmi la casa e comprarmi un po' di cibo, siccome sono senza parenti e non ho nessuno che mi fa compagnia... "
Rimane in silenzio e questo momento mi permette di vedere come é vestita: ha un vestitino leggero e corto, da mare, é bianco con delle rose blu sparse nella veste, é scalza e tiene in mano il suo paia di ciabatte altrettanto bianche. È bellissima, m'incanta, la sua pelle liscia e perfetta mi rende felice, è come vedere un angelo!
"Vedi... anche io ho perso i genitori e i miei parenti più stretti in un incidente del treno: avrò avuto 7-8 anni, i miei non mi volevano e allora mi lasciarono in un orfano-trofio, partirono per andarsene in America e io rimasi lì con i miei nuovi compagni di stanza.. "
Vedo che le cadono delle lacrime dagli occhi e la interrompo dicendo:
" Non c'è bisogno che lo dici se non ti va "
Voglio tanto abbracciarla ma ci conosciamo solo da mezz'ora e non posso.
" Vieni a casa mia, ti preparo un bella frittata " dico in un tono divertito per sdrammatizzare
" Ok "
[..]
" Eccoci " dico
" Che casetta carina, un po' piccola! "
" Sí lo so, sono solo in uno, non c'è bisogno di una CASONA come quella della famiglia per cui lavoro! " dico pronunciando " casona " con tono più alto
" Ahahahahah "
La mia casa è molto piccola: con una stanza da letto matrimoniale, anche se non mi serve matrimoniale, un mini bagno, la cucina un tavolino e un divano. Ne faccio buon uso!
Sono felice quando lei sorride e quindi faccio alrettanto.
" Mettiti comoda, ora ti preparo la frittata e l'insalata, una cena povera, ti va vene? "
" Cartamente, ogni giorno mangio così! "
" Sono felice, sei la prima persona che ho incontrato con cui sto a mio agio "
" È normale, siamo nella stessa situazione! " Dice lei in tono scherzoso
" Dovremmo vederci più spesso, io non ho il telefono, però possiamo darci appuntamento ogni giorno alle 5:00 al parco, ti va bene "
" Certamente!! "
[..]
" Allora ciao! A domani " dice lei uscendo di corsa da casa con il vestito che si muoveva su e giù
" Ciaoooo " dico prolungando la O.
Rientro in casa e comincio a scrivere cosa è successo oggi nel mio nuovo libro.