Capitolo 5

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FABIO

Sono passati due mesi da quando ho ricevuto quella chiamata e la mia vita è continuata a precipitare giù violentemente. 

Faccio fatica a dormire e mi sembra di essere tornato a dieci anni fa quando è successo quel tragico evento. Ho continuato a chiamare e ad appostarmi sotto casa di Anna ma non ho mai avuto la possibilità né di vederla né di sentirla.

L'ultima volta che l'ho vista eravamo al tavolo di un ristorante e lei era tutta agitata e sorridente che mi raccontava di aver appena acquistato le scarpe per il matrimonio e di aver trovato la miglior parrucchiera in circolazione. Al solo ricordo del suo viso sorridente e spensierato mi si stringe il cuore e risentire nella mia testa la sua voce lieve e dolce mi fa male.

Ho bisogno di spiegare. Ho la necessità di raccontarle tutta la storia. Prendo dei fogli bianchi e una penna e decido di scrivere tutto, dall'inizio alla fine, di svuotarmi completamente a lei, senza nessuna maschera. Voglio che sappia la verità. E cosi assorto da una rapida lucidità e fermezza mi metto a scrivere tutta la mia storia nel bel mezzo della notte.

La mattina successiva mi ritrovo circondato da fogli scritti e con le lacrime agli occhi e una soddisfazione addosso avvolta dal dolore di aver rivissuto quei momenti. Ma ora la mia storia e le mie motivazioni sono su carta e devono solo essere lette dagli occhi giusti.

Piego i fogli e li infilo in una busta. 

Quelle parole non sono scuse, non sono menzogne, sono solo la mia versione della storia, l'unica reale che nessun altro può realmente capire se non la donna che amo e che mi conosce. Con le lacrime ancora agli occhi vado verso casa di Anna e lascio la busta dove solo lei può trovarla. 

Poi me ne vado con la consapevolezza che una volta letta possa tornare da me o decidere di chiudere per sempre la nostra storia. 



(continua...)

𝑬 𝒔𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora