dec 24 - pt.2

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24.12.2013 ore 11:32

Jungkook si sentì preso completamente alla sprovvista, ma non consumò ulteriore tempo prima di tirarlo per le braccia e portarselo su di lui. Solo nel momento in cui le loro labbra furono entrate in perfetta collisione, Jungkook si rese conto che ne aveva bisogno più di qualsiasi altra cosa. Era quello il suo posto e il suo cuore l'aveva capito molto prima di lui.

Quel cuore che adesso stava battendo all'impazzata, riscaldato sotto la piccola mano di Jimin che gli premeva delicatamente contro il petto e che lo accarezzava, con dolcezza. Fu lui stesso ad approfondire il bacio, per sentirlo più vicino a sé, ancora e ancora di più.

Il castano fu a staccarsi per primo per riprendere fiato, ma già sentiva la sua mancanza. Appoggiò la fronte contro la sua,g lo abbracciò forte e il corvino fece lo stesso, allacciando le braccia attorno la sua vita. 《Iscriviti di nuovo all'università.》

Jungkook rise sinceramente, per poi lasciare un bacio sulle sue labbra e prendere parola. 《Anche se volessi, non credo di avere abbastanza fondi, né abbastanza forza di volontà.》

《Secondo te io ce l'ho i fondi? Vado avanti a borse di studio ormai e questa potrebbe essere una soluzione anche per te.》 Infilò le dite tra i suoi capelli e li pettinò all'indietro, osservandolo con adorazione. 《Dico sul serio, non sprecare più opportunità.》

Jungkook si fece serio, immerso nella miriade dei pensieri suoi mentre Jimin continuava ad accarezzargli i capelli, come se volesse conciliargli quella profonda meditazione. 《Non lo so Jimin...》 Sospirò, afflitto. 《Odiavo quell'università e mi faceva tremendamente schifo il mio dipartimento.》

《Non è l'unica università qui a Seoul e nemmeno l'unica facoltà. Pensaci, ti prego.》

《Non credo di essere comunque in grado di ottenere una borsa di studio.》 Jimin spalancò gli occhi, chiedendosi se fosse serio o se stesse scherzando. Dai suoi occhi però trapelava solo incertezza. Era di nuovo quello sguardo da piccolo cucciolo smarrito, quello capace di scioglierti il cuore.

Gli prese il volto tra le dita, mentre le grandi mani del corvino gli accarezzavano i fianchi. 《Secondo me ne sei perfettamente in grado invece.》 Unì di nuovo le loro labbra in soffici baci, caldi e moderati.

Jungkook annuì. 《Grazie Jimin.》 Iniziò a lasciargli lenti baci sulla mascella. Il castano socchiuse gli occhi. 《Per cosa?》

《Per credere in me.》

[...]
24.12.2013 ore 13:45

Avevano passato tutta la mattinata a fare matematica, e Jimin credette che non era mai stata così semplice da comprendere come in quel giorno, grazie al miglior insegnante di aritmetica che gli potesse capitare. Aveva colto la palla al balzo e gli aveva chiesto di spiegargli anche dei grafici di statistica un po' incomprensibili. Non rimase neanche molto sorpreso quando il corvino gli aveva saputo illustrare utto alla perfezione.

Per ringraziarlo l'aveva fatto rimanere a casa sua per pranzo, aveva riscaldato del ramen istantaneo e bollito delle verdure come contorno, sotto i commenti sarcastici di Jungkook che si lamentava del troppo cibo salutare. Jimin era rimasto sconvolto nel sapere che il corvino ritenesse i noodles già pronti cibo salutare.

《Potrei cucinare per te qualche volta.》 Gli disse, mentre rigirava le verdure un po' scotte nel piatto. Jimin fu preso alla sprovvista, ma annuì. 《Quando vuoi, voglio proprio vedere se sarai più bravo di me a bollire le patate.》

Jungkook ridacchiò. 《Mia madre mi ha insegnato qualcosa.》

《Pensi di ritornare domani dai tuoi genitori?》 Fece la domanda che il corvino meno si aspettava, infatti si rattristì un poco. 《Non credo. Sarebbe come dargliela vinta, capisci?》

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