Una luce accecante penetra attraverso le finestre mentre la sveglia produce un suono assordante, "dio che palle" penso dentro di me e la spengo. Molto lentamente mi alzo e vado in cucina e ascolto con disgusto che i miei scopano allegramente, "perfetto" . Torno in camera e mi vesto,un leggins nero e un maglioncino color sabbia,semplici scarpe da ginnastica, rimango i capelli sciolti e inizio a truccarmi come d'abitudine, riga di eyeliner nera e sottile con una piccola codina,matita all'interno dell'occhio e mascara,bene sono pronta. Su una spalla metto la tracolla e sull'altra carico la mia chitarra,andiamo.
Mentre uscivo da casa i miei non avevano ancora finito,e noto con apprezzo che è ancora presto "un caffè non si nega" e mi dirigo verso un piccolo bar all'angolo di casa,pavimenti neri con le rose,sedie e tavoli neri e bianchi e il bancone è interamente bianco. Mi avvicino e gentilmente un ragazzo sui 25 mi chiede "salve signorina,vuole ordinare?" No guarda sono venuta per vedere te come lavori,ma che cazzo di domande. "Ehm si certo,un espressino e una donuts al cioccolato" rispondo nel modo più cordiale possibile. "Sarò subito da lei" amen,nel frattempo prendo il mio i-pod e mi seleziono una playlist da ascoltare nel tratto di strada e aggiungo anche Nothing else matters. Il caffè e la donuts arrivano in fretta,prendo una bustina di zucchero e piano piano la strappo e verso lo zucchero nel caffè e lo bevo,è delizioso. Mangio di corsa anche la donuts e vado a pagare,"2.50$" mi dice cordiale il barista, mi volto a prendere il portafoglio e mi giro con un'occhiata rapida fuori,oddio,c'è lui, il mio deo. Mi blocco e lo osservo "signorina staremo qui per tutta la giornata?" Dio non rompere le palle, prendo 5$ e glieli lascio sul bancone "tenga pure il resto" e scappo via mettendomi le cuffie nelle orecchie. Dio era così stupendo,camicia bianca,pantaloni più attillati e anfibi,il mio Deo rock. Mi devo muovere.
Entro in classe e di sfuggita noto che il prof di matematica è già in classe "buongiorno" gli sparo mentre tolgo le cuffiette "buongiorno Greene" mi liquida,bene, benissimo. In realtà sono una frana in matematica ecco perché probabilmente mi odia.
5 ore sono passate in un battito di ciglia, e finalmente arrivano le 13.30,prendo il porta pranzo dalla tracolla e vado fuori con Sarah su una panchina dell'atrio. "Beh?" mi dice,"cosa?" la guardo interrogativa "cosa ho fatto ora?" penso mentre metto una forchettata di riso in bocca "ho visto come ti comporti quando hai Paul vicino" si interrompe "cosa mi nascondi?" Dio non basta mia madre? "Ma assolutamente niente" mettendomi un'altra forchettata di risotto "guarda chi arriva" seguo il suo sguarfo e vedo che nel cancello entra lui,il mio deo rock. Ok sto per morire sul serio quando mi accorgo che si dirige verso di noi,non si è cambiato e la spallina della custodia della sua chitarra apre di più la sua camicia. "Ciao ragazze" con un sorriso ben accentuato,sto arrossendo e non so perché,"Elizabeth è solo un ciao su rispondi" dico tra me e me "Ciao" gli ricambio il sorriso,e Sarah mi segue molto meno imbarazzata di me "Ciao Paul" e il suo sorriso smagliante lo affascina "meglio se vado via" penso. "Ah comunque io sono Paul,tu sei?" porgendomi la mano,"ok prendi quella fottuta mano e presentati" fottuto subconscio. Gli prendo la mano e la stringo,"Elizabeth" gli sorrido,oh la sua mano è così morbida. Mi sorride e si siede "cosa fate qui?" muoio solo ad ascoltare la sua voce "no nulla" risponde Sarah "siamo venute a prendere una boccata d'aria e mangiare un po" continua. Lo osservo e sta mettendo le mani nel suo zaino,tira fuori una bustina e da li esce fuori un pacco di tabacco Chesterfield,delle cartine e i filtri e inizia a rollarsi una sigaretta. "È così sexy anche quando fuma" subconscio dalla lingua biforcuta. "Scusatemi" ci fa "non so se fumate,volete?" Ok è la mia occasione. "In realtà io no,però vorrei provare,posso?" Dico senza pensarci,tranquillamente mi passa la sigaretta rollata e poso le labbra dove le ha avute lui qualche secondo fa,faccio un mini tiro e aspiro,ecco la figura pessima,tosse. "Si vede che non hai mai fumato" mi fa ridendo "oh guarda non lo sapevo sai bah" gli sorrido timidamente e gli ridò la sigaretta.
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Tra una Chesterfield e un caffè
Roman d'amourElizabeth e Paul,due giovani,14 e 17 anni,così intenso eppure così nascosto. 5 anni di amore eppure nessuno di loro ha il coraggio di farsi avanti.. Due mondi completamente separati,un rocker e una semplice ragazza,due mondi che sono così,destinati...