And I can think of a thousand reasons why
"Oikawa, ti piace quella ragazza?" Iwaizumi chiese al ragazzo già ubriaco accanto a lui.
"C-cosa? Quale ragazza?" L'altro balbettò, preso di sorpresa dalla domanda inaspettata. "Questo posto è pieno di ragazze, se non mi indichi chi, non posso capire." Rise nervosamente, sapendo benissimo in realtà a chi si riferiva.
"Sai già chi intendo." Iwaizumi guardò di lato per un istante, osservando la folla di persone sudate ammassate nel locale, prima di riportare il suo sguardo sul giovane uomo accanto a sé.
"Non ti ho mai visto dormire due volte con la stessa ragazza prima. E questa è la quinta che richiami lei." Affermò. "Quindi, provi qualcosa per lei?" Chiese di nuovo, il suo sguardo serio.
Oikawa tornò sobrio alla domanda, pensando a una risposta sincera. Non lo sapeva, non lo sapeva davvero. Lei era diversa da tutte le altre ragazze con cui aveva dormito prima e, ogni volta che lei era tra le sue braccia, sentiva qualcosa mai provato fino ad allora dentro di lui. La voleva proteggere, tenerla accanto a lui, lontana da ogni pericolo esterno. Ma soprattutto voleva scoprire cosa la aveva resa così insensibile.
Ma non sapeva se quello che provava era qualcosa di simile all'amore oppure se era solo felice di aver trovato qualcun altro che cercava di riparare il proprio cuore distruggendo quello degli altri.
"N-no, ovvio che no. Che cazzo stai dicendo? Io? Provare qualcosa per qualcuno?" Oikawa provò a convincere il suo amico, aggiungendo pure una risata forzata alla fine, ma sapeva benissimo che Iwaizumi non avrebbe mai bevuto la sua balla. "La continuo a chiamare solo perché è la migliore a letto."
"Sii serio, per una volta nella tua miserabile vita." Iwaizumi lo sgridò, cercando di spaventarlo e forzarlo a dire la verità.
"Non lo so." Rispose sinceramente questa volta. L'unica cosa di cui era sicuro era che voleva vederla ancora e ancora, e che non poteva mai averne abbastanza dei suoi sorrisi falsi e occhi vuoti, come fossero una droga.
"Davvero, non lo so." Strinse i suoi soffici capelli castani tra le sue mani, spaventato del fatto che non riusciva nemmeno a capire i propri sentimenti.
"Farai meglio a capirlo in fretta, non puoi continuare ad andare avanti così." Iwaizumi non riuscì a guardare l'espressione distrutta sul volto dell'alzatore. "Anche se non lo vuoi ammettere, stai soffrendo. E probabilmente stai facendo soffrire anche lei. Quindi decidi. O cominci a frequentarla seriamente o smetti di vederla per sempre."
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Nel frattempo, (Nome) stava lentamente camminando verso il solito locale, la terza sigaretta della giornata poggiata tra le sue fredde labbra rosse. In quel momento non era davvero dell'umore di socializzare con nessuno, ma sperava che qualche bicchiere di alcol avrebbe potuto cambiarla.
Aveva passato tutta la settimana con il viso di Oikawa incollato nella sua mente malata, cercando di ricordare il calore provato tra le sue braccia.
Era spaventata del fatto che forse stava cominciando lentamente ad innamorarsi di lui. Il suo cuore ghiacciato si stava scongelando piano piano grazie alle parole dolci del ragazzo e alle suo forti braccia.
Sapeva che nulla di quello che il playboy le diceva era vero, ma erano solo parole vuote sussurrate al momento giusto per non rompere l'atmosfera romantica. Eppure, un barlume di speranza si accendeva fievole ogni volta che frasi dolci lasciavano le labbra morbide di lui, scaldandola dal freddo gelido che aveva consumato la sua anima fino a quel momento.
Dopo essere entrata nel bar, (Nome) si guardò intorno, in cerca del conosciuto ragazzo castano, individuandolo quasi subito al solito tavolo all'angolo del locale, come sempre solo. Spogliandosi della giacca di pelle nera, sorrise nella sua direzione, per poi sedersi proprio difronte a lui, ordinando due drink per sé stessa.
Oikawa la salutò anch'esso con un sorriso, ordinandosi un'altra birra insieme a lei. I due cominciarono a chiacchierare, aspettando l'arrivo delle loro bevande alcoliche, che avrebbero risvegliato la loro mente stanca, dando ad entrambi la forza per continuare la serata.
"Come stai?" Oikawa chiese con un sorriso alla ragazza davanti a lui, aspettandosi un altro finto 'Sto bene'. Eppure la risposta di lei non fu quella che lui aveva anticipato.
"Sono stata meglio." Fu quello che uscì dalle labbra di (Nome). Era troppo stanca per continuare a stare al passo con tutte quelle menzogne, quindi decise di dire la verità, o almeno una parte. "È stata una settimana un po' di merda. A te come va?"
Gli occhi di Oikawa si spalancarono alle sue parole, cercò gli occhi di lei e notò che erano ancora più privi di emozioni delle altre volte, anche se ciò sembrava quasi impossibile. Stava per chiederle una spiegazione, ma in quell'istante preciso arrivarono i drink ordinati.
(Nome) bevve gran parte del suo primo cocktail in un solo secondo, l'alcol le bruciò la gola, distraendola da ciò che aveva intorno. Non avrebbe dovuto dirlo. Dopo aver visto il suo reale stato, Oikawa molto probabilmente la avrebbe abbandonata lì, senza richiamarla mai più. Aveva appena perso l'unica persona in grado di farle provare quel barlume di speranza di cui aveva bisogno per continuare a vivere. Anche se erano quasi niente, le carezze di lui erano abbastanza per fermarla dal cadere in un oblio di disperazione da cui non sarebbe mai più uscita.
Oikawa la osservò buttare giù alcol come se non ci fosse un domani, un leggero sorriso aleggiava sulle sue labbra. Erano davvero simili loro due. Soli, distrutti, privi di un motivo per continuare a vivere. Anzi, lei era probabilmente in una situazione ancora peggiore della sua. Lui almeno aveva ancora Iwaizumi, la pallavolo e la sua squadra che gli impedivano di arrendersi ai pensieri distruttivi che infestavano la sua mente.
Ma cosa aveva lei?
Realizzò solo ora che non sapeva quasi niente della giovane donna con cui spendeva tutti i suoi sabato sera. All'inizio, pensava fosse solo un'altra ragazza da usare per colmare il vuoto dentro di lui per una notte e poi buttare via, ma ora si ritrovava lì a guardarla con gli occhi dolci pieni di pietà, cercando di capire cosa le passasse per la mente.
"Perché?" (Nome) ruppe il teso silenzio che si era formato tra i due, sorprendendo Oikawa.
Lui aggrottò le sopracciglia alla sua domanda improvvisa. "In che senso, perché?"
La ragazza era persa tra i suoi pensieri, sembrava quasi non riuscisse a sentire nient'altro che la sua stessa voce. "Perché hai sempre quello sguardo negli occhi?"
I don't believe in you
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I'm not yours || Oikawa Tooru -ITA
Fanfiction"Cosa succede quando due anime frantumate si incontrano e decidono di spendere una notte insieme?" |×| Oikawa Tooru x reader |×| Attenzione: depressione, temi maturi |×| La storia è basata sulla canzone 'I'm not yours' di Angus e Julia Stone |×| No...