Il ragazzo infilò i piedi negli scarponi da sci quasi con voluttà, poi chiuse per un attimo gli occhi... Immediatamente nella sua mente echeggiò quella ben nota sensazione. Era un misto di appagamento, potenza, esaltazione, libertà assoluta.
La pista innevata si stendeva ripida e intatta ai suoi piedi, il bianco abbacinante interrotto solo dai riflessi nelle finestre di una vecchia baita quasi interamente sepolta dalla neve. Intorno, una corona di montagne impervie svettava scintillante nel cielo, di un azzurro così limpido e intenso da sembrare finto. Sulle cime il vento sollevava sbuffi di pulviscolo ghiacciato.
Gli vennero in mente le parole del nonno: diceva che la montagna stava fumando la pipa di nascosto. Il ricordo lo fece sorridere, da bambino credeva sempre a tutto quello che gli raccontava!
I suoi sensi erano acuiti. Riusciva a percepire l'odore di neve e quello di cuoio e pelo bagnato del suo portafortuna: una zampetta di coniglio ormai consunta appesa al collo.
Quello era il momento in cui la mente e il corpo si preparano per l'avventura, i muscoli frementi al pensiero della discesa imminente, la concentrazione al massimo. Già gli sembrava di sentire, su quel poco di viso che restava scoperto, l'aria fredda e tagliente mentre scendeva veloce, sempre più veloce...Il giovane riaprì gli occhi e li alzò verso la commessa del negozio di articoli sportivi.
- Ti ringrazio per avermi fatto provare gli scarponi, spero di non averti dato troppo disturbo - le disse con gentilezza.
Lo sguardo della ragazza indugiò sul suo viso aperto, sulle spalle larghe, sulle mani con i palmi callosi e sulle sue gambe inerti, ora appoggiate di sghimbescio sulla carrozzina. Gli rispose con un sorriso, scuotendo il capo: non era riuscita a trovare parole adatte e aveva il timore che, parlando, lui avvertisse la sua pena.Il ragazzo inclinò il capo e dalla gola gli uscì un breve suono simile ad una risata. Poi le prese la mano e la sfiorò con un bacio, abbozzò un inchino e se ne andò spingendo con energia la sua sedia a rotelle.
Nascosta dietro ad uno scarpone rimase solo una piccola zampa di coniglio ormai consunta.
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FRAMMENTI
ContoFrammenti di vita, frammenti di mistero, frammenti di cuore, frammenti di sogno... Raccolta di racconti brevi (in corso) © Copertina: foto e rielaborazione grafica di Laura C. © Le immagini che accompagnano ogni racconto sono anch'esse mie.