Capitolo 4

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Oltrepasso la porta dell'aula a testa alta. Questi ultimi giorni tutto sommato non sono stati poi così male, senza tenere conto dell'episodio con la bionda. Sto legando davvero molto con Amy, oltre ad essere estremamente tenera, possiede un quoziente intellettivo notevole.

Ho continuato a pranzare con Dave e gli altri senza alcun problema. Non sono di certo il tipo di persona che appena incontra una difficoltà sparisce e si rinchiude in se stessa. Ammetto di essermi ricreduta. Fortunatamente hanno saputo dimostrarsi alquanto discreti. Non mi hanno posto alcuna domanda scomoda su quanto accaduto con Hanna. Che tra l'altro non si è più fatta viva in questa settimana. Nemmeno Dave ha cercato in qualche modo di ficcare il naso e ciò mi ha sorpreso enormemente. In positivo.

"Hai capito qualcosa di quello che ha detto?" domando in un sussurro avvicinandomi il più possibile ad Amy.
Storia la ritengo una materia piuttosto noiosa. Il mio livello di attenzione è quindi pari a zero.

"Mi dispiace deluderti, ma ti ricordo che è una delle materie che preferisco, sarebbe un problema se non capissi nulla...non credi?" mi guarda accigliata con uno sguardo quasi ferito.

Avrei pensato si fosse offesa seriamente se subito dopo non mi avesse rivolto un sorriso divertito.

"Mi scusi, potrei andare al bagno?" domando alzando la mano. Ho un estremo bisogno di sgranchire le gambe. Mi alzo subito dopo aver ricevuto il permesso.

Cammino lungo il corridoio fino a giungere di fronte alla porta del bagno femminile. Il cartellino incollato sulla superficie del legno mi fa roteare gli occhi al cielo. Vi è raffigurata la classica ragazza con la gonna. Insomma, perché non farle indossare dei semplici pantaloni.

Poggio la mano sulla maniglia e mentre faccio pressione verso il basso per aprirla una mano grande mi afferra il polso con prepotenza. Vengo bruscamente tirata indietro, ritrovandomi così con la schiena che aderisce completamente agli armadietti. Sul mio viso compare una smorfia di dolore per l'impatto improvviso.

"Ayden...ma che cazzo fai?" sto per sferrargli un pugno allo sterno ma riesce a precedermi bloccandomi entrambi i polsi al di sopra della testa.

Sembra allenato e a perfetta conoscenza di dove lo volessi colpire. Lo intuisco da come mi ha immobilizzato.

"Stammi bene a sentire, non ti rivolgere più in quel modo ad Hanna, specie davanti a tutti, chiaro?" si avvicina così tanto che i nostri nasi si sfiorano. Sento il suo fiato sulle labbra.

Dall'esterno sono sicura risulterebbe una scena romantica, nella quale i due sono appresso al bacio. Se non fosse per lo sguardo minaccioso che Ayden mi riserva e la rabbia che cresce a dismisura dentro di me.

"Fai sul serio? Mi importuni solo perché ho risposto come si deve alla tua fidanzatina del cazzo?" sputo acida con tutta la cattiveria che ho in corpo.

"Tu sei completamente pazzo" aggiungo.

"Non è la mia ragazza e quella pazza qui sei tu. Che colpa ne ha Hanna se il tuo ragazzo ha preferito lei a te. Infondo, chiunque preferirebbe avere al proprio fianco un'altra persona invece di una come te." ghigna schifato, squadrandomi dalla testa ai piedi.

Ammetto che le sue parole mi hanno colpito.
Non poco.

Insomma, lo pensa veramente? Nessuno si era mai rivolto a me in questo modo, soprattutto con così tanto odio.

Non ti resta che ricambiare il favore.
La vocina nella mia testa inizia a farsi spazio.

"Ma di che cazzo stai parlando?" lo fulmino con un'espressione impassibile.

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