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E Niccolò lo porta lì, a casa loro perchè è l'unico posto in cui entrambi vogliono stare, non riescono a smettere di piangere, aprono piano la porta come se dentro ci fosse qualcuno da svegliare, si tolgono le scarpe, si tolgono il cappotto anche se fa un freddo cane, anche se lì non c'è quasi più niente perchè hanno raccattato più roba possibile, piano piano vanno in cucina come se avessero paura, paura che i loro anelli fossero scappati, andati lontano.

E invece sono lì, esattamente come li hanno lasciati, due cerchi dorati che si stagliano contro il legno del tavolo della cucina, li prendono con mani tremanti e Niccolò porta la mano su quello di Martino, glielo toglie delicamente dalle dita, gli prende la mano, glielo infila piano nell'anulare sinistro, a Martino scoppia il cuore quando fa la stessa cosa come aveva fatto dodici anni prima in un municipio.

Solo che quella volta c'erano tutti, ma proprio tutti tutti, ora non c'è nessuno, ci sono solo loro due, sempre i soliti due ultimi uomini rimasti sulla Terra.

E poi si guardano, si guardano e i loro cuori battono forte, battono fortissimo, così forte che sovrastano tutti gli altri pensieri e questi due cuori vogliono schizzare fuori dal petto, fuori dalla bocca e incontrarsi, stringersi e Martino e Niccolò non possono fare altro che accontentarli e incontrarsi ancora una volta in un bacio scomposto, sicuramente non scenografico e bellissimo come il primo che si sono dati ma se anche fosse l'ultimo andrebbe bene così, andrebbe bene così perchè si sono già tolti i maglioni, li lasciano cadere a terra e ora anche le magliette sono cadute e loro già si stanno muovendo verso la camera da letto come quando erano tornati dalla festa di Silvia tanti anni fa.

E si stendono sul letto, ancora con i jeans e si baciano e si baciano e si rotolano nelle lenzuola come avevano fatto a Milano ma non quando ci hanno vissuto due anni, quando ci hanno vissuto solamente una notte e ora c'è una luce rossa a illuminarli e a Martino batte forte il cuore perchè è solo la seconda volta che fa sesso con Niccolò e non sa come comportarsi e sopra di loro non c'è la scritta Howfun, c'è scritto MartiNico perchè la mente di Niccolò ha letto così e allora sarà così, Niccolò deve solo dire a Martino cosa desidera e lui glielo porterà, lo porterà sulla luna o al bar di Wes Anderson o al bioparco.

Ma l'unica cosa che vuole Niccolò in questo momento è Martino e lo ha, lo ha fra le braccia, fra le gambe, fra le labbra, Martino è ovunque, il suo profumo lo travolge e lui si lascia investire, affonda le dita nella pelle del suo fianco, vuole penetrare in lui così a fondo che nessuno mai li potrà dividere, vuole solo diventare una cosa sola con Martino, vuole solo che lui lo salvi ancora una volta.

E le labbra di Niccolò gli baciano il ventre e scende e scende e gli slaccia la zip dei pantaloni e Marti non è mai stato così eccitato, gli scoppia il cuore, gli scoppia davvero quando Niccolò lo guarda negli occhi mentre porta il suo sesso fra le labbra e gli scosta i capelli neri dagli occhi e pensa che tutto questo gli è mancato da morire, gli è mancato come l'aria perchè non è sesso, non lo è mai stato e non lo sarà mai, è da quando lo hanno fatto la prima volta a Bracciano che non è sesso, è un'unione di corpi, lingue, occhi, sogni, parole, ideali, liquidi.

E Nicco un po' di ansia ce l'ha perchè, anche se fa tanto lo spavaldo, non ha tanta esperienza con i ragazzi a parte quella disastrosa con Luai però ora vuole farlo, vuole far sentire a Martino il suo calore perchè si è fatto quaranta minuti di macchina in mezzo al gelo per dimostrargli che non vuole stare con Maddalena ma con lui, vuole stare solo con Martino, per sempre con Martino.

E poi Nicco si stende accanto a Marti e gli prende il collo con le mani, lo spinge su di sè, se lo mette addosso come una coperta, come se Martino fosse il suo scudo per proteggersi dal mondo, da sè stesso e Marti gli toglie i pantaloni e affonda piano dentro di lui e probabilmente solo ora, solo dopo sei lunghissimi mesi nota quanto sia cambiato Niccolò, quanto le sue costole sporgano sotto la pelle sottile, quando in rilievo siano i suoi zigomi, le sue vertebre.

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