Capitolo 6.

373 43 143
                                    

Un soffio di vento si abbatté sulla mia pelle facendomi appena rabbrividire mentre mi accomodavo su una panchina in legno sotto l'ombra di una grande quercia, poco distante dal campus.       

Estrassi il mio amato pacchetto di Marlboro dalla tasca dei jeans attillati e ne accesi una coprendo con una mano la fiamma che rischiava di venir spazzata via dalla corrente che inondava quella giornata. Riempii i miei polmoni e poi lasciai fuoriuscire una nuvoletta di fumo dalla mia bocca che subito si dissolse.

Come poteva una cosa farti del male e farti stare bene allo stesso momento?

Io mi sentivo proprio così, in bilico.

La mia anima era divisa tra l'esplosione di piacere della sera prima e la rabbia che accresceva dentro come un fuoco ardente.

Come aveva potuto farmi questo?

E come avevo potuto essere così stupida?

Travolta dai pensieri, non mi ero resa conto che l'aria aveva risucchiato il resto del tabacco al posto mio. La gettai per terra e mi lasciali scivolare sulla panchina poggiando la testa sullo scomodo schienale voltando gli occhi verso il cielo. Abbassai le palpebre lasciando che i deboli raggi del sole piombassero sulla mia persona e un'immagine vivida comparve nella mente, Harry.

Riaprii gli occhi e lui era proprio lì, e fu in quel momento che mi accorsi che quello che avevo visto non era un frammento della sera prima, bensì la realtà. Mi affrettai a rimettermi in piedi, dinanzi alla sua imponente altezza che mi faceva sentire sempre piccola e indifesa.

Le sue iridi verdi si fusero con le mie, ambrate.

Cazzo, quegli occhi erano capaci di soggiogarmi fino a quasi annullarmi.

Come se non fosse successo nulla, mi sorrise rivelando quelle fossette che tanto mi mancava osservare, e prese posto sulla panchina chinandosi leggermente in avanti con i gomiti poggiati sulle ginocchia e lo sguardo perso ad osservare il paesaggio circostante.

Non potei fare a meno di introdurre ancora della nicotina nel mio organismo, e una nuova nuvola di fumo lasciò la mia bocca trainata dal vento nella direzione del riccio, sul cui volto nacque una smorfia infastidita.

<<Non dovresti fumare.>>mi riprese con tono duro <<Ti fa male.>>

<<Harry...>> lo richiamai abbozzando ad uno dei sorrisi più falsi che avessi mai indossato arricciando il naso <<...vaffanculo.>>

<<Si può sapere che ti prende, Cass?>> domandò con tono di voce alterato catapultandosi dinanzi a me.

<<Non voglio vederti.>>

Scaraventai la cicca che avevo tra le dita sul suolo e feci qualche passo in avanti quando ad un tratto, sentii stringermi per un polso e trascinarmi indietro. Mi ritrovai con le spalle rivolte verso il tronco di quel maestoso albero ad una minima e minacciosa distanza da lui. Le sue mani premevano con forza contro la superfice legnosa, e le sue braccia muscolose distese mi tenevano impugnata in quell'angolino. Il mio petto si alzava e abbassava velocemente, il respiro divenne corto e accusai una scarica di eccitazione pura nelle vene quando notai che Harry si morse il labbro inferiore con gli occhi puntati sulle mie.

<<Qualcosa non va?>> domandò poi, con tono dolce spostando una ciocca dei miei capelli lisci dietro ad un orecchio << È per ieri sera?>> continuò affondando i suoi occhi nei miei.

<<Ieri sera non è stato nulla di speciale.>> ringhiai <<E a quanto pare ti sei già dato da fare.>>

<<Di cosa stai parlando?>>

<<Ti ho visto.>> ammisi prendendo un lungo respiro, tentando di trattenere le lacrime <<Una bionda, Harry? Davvero?>> osservai i suoi occhi sconnessi, conoscevo quello sguardo, stava pensando a qualcosa poi, d'un tratto scoppiò in una fragorosa risata spiazzandomi <<Cos'hai da ridere?>>

<<Mi ha chiamato il mio coinquilino prima...>> disse passando una mano tra i capelli arruffati <<...una pazza lo ha interrotto mentre stava scopando. Sai niente?>> domandò divertito con un sorriso sghembo.

Spalancai le labbra e mi sentii minuscola come una formica. Le guance andarono a fuoco e mi coprii il viso con le mani quando mi resi conto che Harry indossava ancora la camicia bianca della sera prima e dalla macchia leggera che intravedevo, si capiva che non era ancora passato per la sua camera. Avrei voluto scomparire.

<< Pensavi davvero che avrei potuto farti una cosa del genere?>> chiese ancora poggiando un paio di dita al di sotto del mento rialzandolo costringendomi a guardarlo << Ti ho già persa una volta Cass, ma ora sono qui per rimediare.>>

<<E credi che il sesso ti aiuterà?>>

<<Voglio esserti amico Cassandra...>> sospirò rumorosamente <<...riproviamoci.>>

Non sapevo cosa rispondere.

Come potevo essere amica di qualcuno con cui ero andata a letto?

Forse Meg aveva ragione. Non dovevo continuare a torturare la mia mente e il mio cuore. Voglio dire, può succedere no?

Eppure, non era semplice guardarlo negli occhi sapendo che mi aveva lasciato da sola pochi mesi prima, dopo aver fatto l'amore e rivelatogli i miei sentimenti.

Scomparve così velocemente che non ebbi neanche il tempo di metabolizzare l'accaduto che mi ritrovai scaraventata su un aereo diretta nella città degli innamorati con il cuore spezzato.

<<Non possiamo fingere che non sia successo nulla.>> pronunciai quelle parole talmente a bassa voce che mi parvero un sussurro ma che finirono per giungere comunque, all'orecchio del ragazzo che incurvò le labbra in un sorriso debole e corrucciò appena le sopracciglia.

<<Non ti sto chiedendo di farlo...>> disse spostando le sue grandi mani adornate di anelli sulle mie spalle e il mio cuore saltò un battito <<...ma insieme, possiamo affrontare di tutto.>>

Per la seconda volta, non sapevo cosa rispondere.

Se fossimo stati ancora quei ragazzini spensierati l'avrei buttata sul ridere, come ogni volta che mi metteva in difficoltà, ma questa volta era diverso.

Eravamo stati insieme e cazzo, ed era stato bellissimo.

Un mezzo luccichio colpì i miei occhi facendomi provare una scossa di adrenalina lungo ogni millimetro del corpo. Mi spinsi più in là avvicinando pericolosamente i nostri corpi e presi il suo viso tra le mani stringendolo forte.

<<Non te lo renderò facile, Harry...>> bisbigliai intensamente, e sembrava quasi che gli stessi trasmettendo ogni mio più intimo pensiero tenendo gli occhi fissi nei suoi <<...dovrai guadagnartelo.>>

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

❤️Allora amici, come vi sembrano i nostri protagonisti?

Come andrà a finire tra loro?

Cosa accadrà nel prossimo capitolo secondo voi?
Un'altra cosa, ho dato un volto ai personaggi della storia, nello spazio autrice che ovviamente verrà aggiornata se dovessero spuntare altri "protagonisti", e se vi va date un'occhiata ❤️
Spero vi stia piacendo la mia storia,  a presto. ❤️

Night Changes ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora