I giorni passavano, la sessione alle porte e la voglia di concentrarsi era sempre troppo poca. In più, vi erano le famose conferenze. Era passata un'altra settimana e Angelica e Lorenzo non si erano più sentiti dall'ultimo incontro. Si guardavano a vicenda le storie su instagram, evitavano le domande degli amici sulla questione e cercavano di allontanare il pensiero anche dalle loro menti. Ma oggi era il giorno, un'altra conferenza e non lo ammettevano a loro stessi ma speravano di incontrarsi.
Mi preparai, leggins nero, maglioncino e adidas nizza paltform ai piedi per stare comoda e mi avviai in Università. Queste conferenze iniziavano a stressarmi davvero, ma magari me ne sarei stata al bar, alla fine un caffè e quattro chiacchiere non avrebbero creato problemi. O almeno così speravo...
Mi vestii al volo, misi in moto e partii verso La Sapienza. Il pensiero di un altro incontro noioso non mi entusiasmava per niente, però magari sarei stato in buona compagnia.
Arrivati in aula magna ci misero poco a sedersi, "accidentalmente", l'uno accanto all'altra.
<<Allora ci hai preso gusto>>
<<Giuro che non ti disturberò>>
<<Va bene>>
Dopo appena dieci minuti i loro sguardi, un po' annoiati un po' desiderosi di allontanarsi da tutti, s'incrociarono
<<Hai intenzione di restare qui tutto il tempo o lo accetti un invito per un caffè e un po' di vera pace?>>chiese lui
<<Quasi pensavo che avessi intenzione di seguire... mi stavo preoccupando! Andiamo>>
Si sedettero al solito tavolino tranquillo
<<Studentessa precisina, stai preparando gli esami?>>
<<Diciamo di sì, e tu?>>
<<Tra un allenamento e l'altro apro i libri ogni tanto>>
<<E i tuoi che dicono? Non rompono se dai pochi esami?>>
<<Non è affar loro>>
<<D'accordo>> alzò le mani, consapevole di aver toccato un tasto dolente.
<<E i tuoi? Che fanno? Sono insegnanti, traduttori...>>
<<Sono fotografi. Ma io vivo con mio padre, mia madre la sento raramente, non abbiamo un bel rapporto>>
<<Che è successo con lei? Strano che una ragazza viva con il padre>>
<<Non mi piace parlare di questa storia. Comunque lei gira il mondo per lavoro>>
<<Va bene, non volevo farti arrabbiare. A volte parlare aiuta, soprattutto con un semi sconosciuto, non ti senti giudicato, racconti le cose più liberamente>>
<<Potresti iniziare tu allora, non mi sembrava avessi grande voglia di condividere>>
<<Hai ragione. Senti, parliamo d'altro>>
<<Meglio>> annuì lei bevendo un sorso di caffè. <<Qual è il tuo posto felice? Quello dove vai e puoi stare in silenzio e sentire solo la pace?>>
<<Mi sento libero sul campo da calcio o al mare e il tuo?>>
<<Il mare>> sorrise <<Di notte poi, con le stelle che illuminano il cielo e il rumore delle onde che ti fa compagnia...>>
<<Non ti facevo così dolce e poetica>>
<<E come mi vedi? Solo come una fredda ragazza che studia e beve caffè con "semi sconosciuti"?>>
<<No, ma sei una che sta sulle sue, non lasci entrare facilmente gli altri nel tuo mondo. Ma in fondo, forse, sei più dolce di quello che sembra. Credo tu sia estremamente sensibile ma altrettanto forte da coprire le fragilità>>
<<Forse più che architettura dovevi studiare psicologia>>
<<Simpatica... È solo che rivedo molte cose di me in te>>
<<Bhe in effetti, dietro questa sfacciataggine e il bel faccino che conquista tutte, c'è un cuore che però non lasci vedere>>
<<Conoscono in pochi quel lato di me>>
<<È una sorta di muro protettivo, lo capisco. La gente è cattiva e non ci si può fidare. Puoi contare solo su te stesso. In amore poi... meglio pensarci bene>>
<<Non credi nell'amore?>>
<<Perché tu sì? Dico solo che è difficile e odio le relazioni che iniziano tanto bene ma poi diventano opprimenti. Per questo ora proprio non ne voglio>>
<<Lo capisco bene. Forse l'amore esiste ma devi trovare quello che ti fa bene, sennò è solo un peso. Bisognerebbe divertirsi, ricordarsi di essere felici, ma dura sempre troppo poco. Meglio frequentarsi finché non si fa pesante>>
<<Vedi che avevo ragione!? Sei uno che conosce le ragazze e ci esce giusto per un po'. Qual è la data di scadenza?>>
<<Wow, messa così è terribile. Ho detto solo che non voglio una relazione. Ma sono capace di affezionarmi davvero, deve essere solo la persona giusta e forse ora non è il momento>>
<<Va bene. In fondo, la penso come te>>
<<Chi ti ha rovinato l'idea dell'amore?>>
<<Nessuno, nessuno in particolare. È la vita che ti porta a pensarla così>>
<<Nessun ex stronzo, uno che ti ha tradita, uno che non ti faceva sentire apprezzata?>>
<<Di tipi assurdi ne ho incontrati diversi ma è un capitolo chiuso che...>>
<<... non ti piace riaprire. Ho capito il messaggio>>
<<E tu? Hai avuto qualche storia seria?>>
<<Sì ma è finita e ora voglio stare un po' in pace>>
<<Credo sia giusto. Non penso che per essere felici bisogna per forza avere qualcuno accanto. La felicità devi trovarla per conto tuo, poi viene il resto>>
<<Sei proprio una ragazza interessante>>
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La follia di amare
RomanceAngelica e Lorenzo, due anime che s'incontrano in una giornata qualunque, in una semplice aula magna dell'Università. Le loro vite si sono incrociate per caso, una delle tante fatalità giornaliere e per qualche motivo proseguono intrecciandosi. Appe...