Fuori il cielo era un po' nuvolo, il sole faticava a farsi vedere e un leggero venticello movimentava l'aria.
Era passato qualche giorno dalla conferenza, Angelica aveva proseguito lo studio per il suo esame e la partita di Lorenzo era andata alla grande, avevano vinto con un suo gol.
Nonostante il cielo minacciasse pioggia, tornata dall'università me ne andai un po' a correre.
Non ve ne avevo ancora mai parlato, ma facevo atletica a livello agonistico. Per una serie di cose e di impegni che crescevano avevo smesso e adesso, quando posso, esco e vado a correre. Mi fa scaricare, liberare la mente e mi permette di alleggerirmi dai pensieri. È una vera boccata d'aria che mi rigenera.Tornato dagli allenamenti mi buttai sul divano e mi addormentai davanti alla tv, anche se praticamente non mi ricordo nemmeno cosa stessero trasmettendo vista la stanchezza.
Un'altra giornata aveva inizio, oggi Angelica e Lorenzo avrebbero avuto la seconda conferenza. Tra le tante persone, si sarebbero incontrati di nuovo o sarebbero finiti in due punti opposti dell'aula?
Angelica si andò a sistemare, come la scorsa volta verso le file in fondo, così sarebbe stata tranquilla o almeno ci sperava.
Lorenzo, forse inconsapevolmente forse no, andò verso i posti dell'altra volta. Magari inconsciamente pensava di trovare la bella ragazza bionda che aveva visto alla prima conferenza o forse, semplicemente, voleva mettersi lontano da troppi sguardi e starsene tranquillo.Mi sedetti, appoggiai la testa allo schienale e mi sistemai nella speranza di isolarmi e finire presto l'incontro ma, poco dopo, lo vidi arrivare...
<<Che coincidenza, posso sedermi?>> era il ragazzo della volta scorsa.
<<Di tanti posti eh...>> alzai leggermente gli occhi al cielo <<Comunque sì, è libero>>
Si sedette accanto a me e la conferenza ebbe inizio.
Dopo un'ora e mezza di parole e nozioni da parte dei vari ospiti ci fu una pausa.
<<Senti>> mi disse il biondino, presuntuoso ma carino <<Lo so che non abbiamo iniziato con il piede giusto...>>
<<Tu dici!?>>
Fece un sospiro misto a sorriso <<Questa conferenza è noiosa e non la stai seguendo nemmeno tu. Ci sta la pausa... lasciamo due quaderni per tenerci i posti e prendiamoci un caffè. Ci stai?>>
Lo guardai perplessa. Avrei voluto mantenere il punto e declinare l'invito ma in fondo volevo uscire da quell'aula e un po' di compagnia non mi dispiaceva e poi, non chiedetemi perché, ma qualcosa di quel ragazzo mi intrigava. <<D'accordo, andiamo>>
<<Pensavo ci volesse di più per convincerti>>
<<Te l'ho voluta rendere facile>>Angelica e Lorenzo andarono al bar e si sistemarono ad un tavolino tranquillo, in fondo alla sala.
<<Allora>> iniziò lui <<ragazza precisina che non segue le conferenze, che studi?>>
<<Allora.. ragazzo che disturba la pace delle persone... studio lingue e tu? Non sembri un "tipo da università">>
<<E come sarebbe un "tipo da università"?>>
<<Non so, diverso... Comunque, che studi?>>
<<Architettura>>
<<Però, ci vuole precisione, attenzione... non ti ci facevo>>
<<Colpa dei pregiudizi...>>
<<A volte la copertina non rende giustizia al libro>> alzai le spalle
<<Comunque non hai del tutto torto. Non mi sarei mai iscritto all'università>>
<<E allora che ci fai qui?>>
<<Una specie di accordo>>
<<Un... accordo!?>>
<<Gioco a calcio, praticamente vivrei in campo e ai miei questa cosa non ha mai fatto impazzire, per di più, finito il liceo, non avevo intenzione di proseguire gli studi mentre loro sono architetti e volevano seguissi il loro esempio. Così sono sceso a compromessi... mi sarei laureato se loro non avessero messo bocca sulla mia passione>>
<<Però... e sta funzionando?>>
<<Insomma... loro rompono comunque troppo. Per lo studio, in qualche modo me la cavo>>
<<Interessante...>>
<<E tu? Sembri una che studia, come mai non ti interessano queste conferenze?>>
<<Sì, studio, ma non amo seguire conferenze poco utili, o lezioni di professori che invece di spiegare come si deve, leggono dal libro. Frequento un po' a modo mio, ma i risultati li ottengo e soprattutto non muoio soffocata dai mille manuali. Ho trovato il mio equilibrio>>
<<Vedi, in fondo non siamo così diversi>>
<<Dici!? Frequenti le conferenze per approfittare delle pause per conoscere ragazze?>>
<<Se non fossi costretto non starei ore ad ascoltare qualcuno che parla. Le ragazze le conosco fuori>>
<<Capito>>
<<E tu sei sempre così fredda e sarcastica?>>
<<Tu sempre così simpatico?>>
Si guardarono negli occhi per tre secondi che parvero infiniti, poi sorrisero.
<<Ahaha bhe scusa, cercavo di riposarmi l'altro giorno, poi sei arrivato... hai interrotto la mia pace>>
<<Ahahah mi scusi>>
<<L'università non ti fa impazzire, questo l'ho capito. E il calcio? Lì ti impegni sul serio?>>
<<Sì, quando gioco mi sento libero, esprimo me stesso nel migliore dei modi>>
<<È bello avere delle passioni>>
<<E le tue? Quali sono?>>
<<Amo leggere e viaggiare e spero di diventare una traduttrice. Poi facevo atletica a livello agonistico, è una passione che non mi ha mai abbandonata e quindi, in base agli impegni, quando riesco vado a correre>>
<<Chi l'avrebbe mai detto, pure sportiva sei>>
<<Visto... quante sorprese>>
<<Sei fidanzata?>>
<<E tu non ci staresti provando con me eh!?>>
<<Semplice curiosità>>
<<Comunque no. Mi bastano le relazioni passate per il momento. Ora il mio cuore è solo mio, ho bisogno di tempo per me. E tu?>>
<<Nemmeno io. Non credo di volere una relazione in questo momento>>
<<Sembri uno che le ragazze le attira... e non credo ti dispiaccia la loro compagnia>>
<<Niente di importante>>
<<Già... bello finché non diventa serio, no!?>>
<<Non vado con tutte se è quello che intendi>>
<<Non l'ho mai detto>>
<<Lo hai pensato>>
<<Cercavo solo di capire quello che pensi>>
<<E tu, stai completamente lontana dai ragazzi?>>
<<Non chiudo nessuna porta, ma sto attenta>>
<<Vedi allora che ho ragione, non siamo così diversi>>
<<Mah, non lo so. Non esco con tutti quelli che incontro in discoteca>>
<<Ma sei al bar con uno sconosciuto>>
<<Non è la stessa cosa>>
<<Punti di vista>>
<<Ok>> risposi un po' piccata.
<<Ecco che la parte acidina torna a farsi vedere. Non ti arrabbiare, dico solo che non sembri la classica ragazza dalle vedute chiuse>>
<<Sono molto libera, amo fare ciò che mi sento, cercando di non rimanere ferita>>
<<Lo capisco... fidati, lo capisco>>
Annuii <<Dovremmo rientrare, tra un po' finisce anche la conferenza>>
<<Va bene>> rispose, poi mi guardò dritto negli occhi <<Posso seguirti su Instagram?>>
Feci un sorriso come a dire "avevo ragione, ci stai provando" <<D'accordo. Angelica Longo>>
<<Sei questa?>>
<<Sì. E anche la "conquista della giornata è andata, no?!>>
<<Non sono così stronzo come pensi>>
<<Va bene...>>
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La follia di amare
RomanceAngelica e Lorenzo, due anime che s'incontrano in una giornata qualunque, in una semplice aula magna dell'Università. Le loro vite si sono incrociate per caso, una delle tante fatalità giornaliere e per qualche motivo proseguono intrecciandosi. Appe...