L'Incendio

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Era da tempo che ormai non rimaneva sola.
Negli ultimi mesi Alessio si era praticamente trasferito da lei e, quando non poteva, la andava a trovare Francesca o una delle altre ragazze.
Aveva preso anche una cucciola e la aveva chiamata Perla. Era un cane molto ubbidiente anche se spesso si divertiva a saltare sul suo letto di notte facendole prendere degli infarti.
Però quel giorno era più sola che mai.
Avevano tutti altre cose da fare e si sentiva come abbandonata, anche se non era loro intenzione farle questo.
Pure Perla aveva preferito addormentarsi in corridoio, il luogo più fresco della casa, piuttosto che giocare un po' con lei.
L'unica cosa che le rimaneva da fare era prendere il tablet, aprire Netflix e guardarsi qualche episodio della sua serie preferita per ingannare il tempo.
Ma c'era qualcosa di ignoto che la turbava.

Dopo un'oretta Perla era pronta per farsi un bel giro in strada e Aurora, da brava padrona, la assecondò.
Non aveva molta voglia di vestirsi bene con quel caldo, ma sapeva che la prima cosa che succede quando esci con abiti presi a caso è incontrare qualcuno che conosci, quindi decise di mettersi una camicia senza maniche rossa e dei pantaloncini di jeans per essere anche in tinta con il collare e il guinzaglio del cane.
Perla aveva subito iniziato a tirare per essere portata fuori e la ragazza capì fin da subito che si era dimenticata qualcosa: le chiavi.
Prese il telefono in mano e guardò l'ora. Per fortuna era abbastanza tardi e sua madre sarebbe tornata da lì a poco, così non si preoccupò troppo del problema.
Il sole stava già calando e per fortuna un po' di vento alleviava il caldo del giorno appena passato.
Arrivarono nel loro solito parchetto dove Perla poteva correre libera e Aurora si poteva sedere aspettando che si stancasse.
Ad un certo punto il cane entrò in un cespuglio e la padrona, sicura che sarebbe spuntata subito, si limitò solo a fare qualche richiamo.
Dopo un po' però non era ancora tornata.
Allora Aurora decise di andare a vedere anche lei all'interno del cespuglio.

La mamma di Aurora aveva avuto una stressante giornata di lavoro. I bambini erano stati particolarmente agitati e lei aveva dovuto urlare per molte ore di fila. Forse sentivano il tempo... o forse erano felici per la festa che ci sarebbe stata quella sera con musica dal vivo e fuochi d'artificio.
In ogni caso lei era stravolta e voleva soltanto stendersi a letto.
Quando arrivò nelle vicinanze del portone vide una macchia scura seduta sui gradini.
Era già pronta a mandare via il senzatetto ubriacone che si stendeva lì di solito negli ultimi mesi, nonostante le facesse molta pena e, infatti, gli aveva dato spesso dei soldi per mangiare.
Presa dai suoi pensieri, quasi non vide una vecchia macchina, un catorcio, che le stava venendo incontro , ma per fortuna si scansò in tempo per evitare degli insulti anche dal guidatore.
Avvicinandosi sempre di più però lo sconforto fu sostituito dall'incredulità nel vedere quella figura famigliare sui gradini.
Accarezzò Perla sulla testa chiedendosi il perché Aurora non fosse lì con lei.

Era da molto tempo che non partecipava a feste del genere.
Di solito dove stava lui le feste erano ben poche. Anche in questo caso però non si sarebbe potuto fermare a lungo.
Doveva proseguire con il suo piano.
Si era fatto dare, o , più giustamente, si era preso, un volantino con tutti gli orari della serata in modo da sapere quando sarebbe stato il suo momento.
Era felice di aver preso parte a questa missione molto particolare e non voleva deludere nessuno, per questo il fallimento non era un'opzione.
Salì di nuovo sulla vecchia macchina e sbirciò dietro per vedere se il suo carico era ancora intatto.
Punzecchiando un po' con il dito sentì muovere qualcosa e fu sollevato.
Una morte prima del dovuto non era quello che voleva.
Accese la macchina e partì verso una stradina che aveva già controllato: perfettamente isolata da ogni cosa.
Ora doveva solo aspettare il momento giusto.

Poco dopo l'inizio dei fuochi d'artificio la città si era riempita di suoni che rompevano l'armonia della sera.
Una coppia in cerca di intimità aveva percorso una stradina appartata e, in maniera totalmente casuale, avevano trovato un bidone in fiamme.
Era scoppiato un vero e proprio incendio in quella parte isolata della città ma, per fortuna, un intervento preventivo dei vigili del fuoco era riuscito a contenere i danni.
La fonte sembrava essere una tanica di benzina che aveva preso fuoco nel bidone della carta ma c'era dell'altro...
C'era qualcosa che puzzava terribilmente lì dentro, qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato quella sera del giorno di festa.

La mamma di Aurora non era neanche riuscita a prendere sonno quando il telefono era squillato.
Il numero però non era quello di sua figlia, ma quello della polizia.
Quando mise giù Perla la guardò incuriosita, ma lei non aveva le forze di muoversi.
Le avevano appena chiesto di andare all'obitorio per un riconoscimento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23, 2021 ⏰

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