Lo Scantinato

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Erano passati alcuni giorni da quando le ragazze erano scomparse.
Ormai i finti messaggi di scuse per non essere a casa erano cessati e le famiglie disperate si erano rivolte alla polizia.
Gli agenti avevano fatto il possibile ma in una cittadina del genere non si era abituati a fatti di questo tipo e quindi parevano molto spaesati.
Era proprio questo che dava fastidio a Leonardo.
Lui l'aveva visto scappare con Sofia e forse se fosse stato più veloce, più pronto, se non avesse ascoltato la musica, se non si fosse messo le cuffie, se avesse confessato quello che provava alla ragazza, l'avrebbe salvata.
Non dormiva più e non mangiava neanche.
Non riusciva a passare davanti alla porta che aveva trovato aperta, ad accendere la televisione e a sentire la notizia delle 4 ragazze rapite.
Era distrutto e non riusciva a sopportare questo peso.

Pian piano aprì gli occhi ma si sentiva ancora stanca. Non si ricordava cosa fosse successo ma Sofia capiva di essere in una situazione di pericolo.
Si guardò intorno e riconobbe le altre tre ragazze vicino a lei che la fissavano terrorizzate.
Appena videro che respirava corsero da lei e la aiutarono ad alzarsi spiegandole anche la situazione: si trovavano in una specie di cantina chiusa da diverse porte in cui erano state messe dal Rapitore. Fino a quel momento non aveva fatto loro del male, anzi aveva preparato materassi e lenzuola, cibo accettabile e un bagno per lavarsi.
Ciò però non le rassicurava e non vedevano l'ora di essere liberate ma c'era qualcosa di strano in questo rapimento.
Ilaria, Aurora ed Elena avevano iniziato a pensare ad un piano di fuga e la presenza di Sofia poteva permettere alcuni miglioramenti.
Bastava solo che Lui scendesse a portare il cibo.

Mancavano 10 minuti all'orario della cena e tutto era pronto.
Il piano pareva quasi uno di quelli preparati in "Mamma ho perso l'aereo" ma poteva avere successo anche senza aiuti cinematografici.
Sentirono la chiave girare nella serratura e capirono che era il momento.
Il Rapitore scese le scale e, non accorgendosene, scivolò su una saponetta strategicamente posizionata sul gradino sbattendo per terra. Sembrava svenuto ma per sicurezza Aurora prese un piatto e colpì l'uomo alla nuca.
Dopo qualche secondo decisero di correre al piano superiore ma era tutto buio.
La luce non c'era e l'oscurità della sera rendeva quel posto più inospitale del normale.
Ilaria trovò una porta ma era chiusa a chiave e questa non si trovava da nessuna parte.
Sofia iniziò ad aprire ogni cassetto ma capirono che le chiavi potevano essere in un unico posto: nelle tasche del Rapitore.
Coraggiosamente le ragazze scesero di nuovo le scale dello scantinato e nel buio più totale cercarono il corpo svenuto dell'uomo.
Dopo vario tastare sentirono un rumore.
Qualcosa davanti a loro aveva spostato un coccio di ceramica.
Sperarono che fosse stato un topo o qualche altro animale ma sapevano che forse era qualcosa di peggio.
Con coraggio Sofia allungò la mano e, nel punto dove doveva trovarsi il Rapitore steso a terra, sentì solo aria e poi il pavimento.

Leonardo e altri sui amici avevano fatto di tutto per trovarle ed aiutare la polizia.
Il ragazzo aveva chiamato Alessio, il ragazzo amato da Aurora, Francesca, Martina e Anna, tre amiche delle scomparse.
La loro squadra aveva perlustrato i boschi più vicini alle case delle ragazze, gli edifici abbandonati e i luoghi più tetri e malfamati della zona.
Non trovavano niente di niente.
Nemmeno un indizio o una pista da seguire.
Inoltre la paura del Rapitore portava i loro genitori, come anche molti altri, a vietare le uscite rendendo il compito ancora più difficile e lento.

Una sera, mentre erano seduti su una panchina dopo l'ennesimo vano tentativo, a Leo squillò il telefono. Si aspettava una telefonata di sua madre infuriata perché era uscito di casa di nascosto mettendo il suo coniglio sotto le lenzuola, ma in realtà ricevette un messaggio inaspettato.
Quando lesse il nome lasciò cadere il telefono che fu preso rapidamente da Alessio.
Anche lui rimase shockato e pian piano tutti lessero quel messaggio.
Da quel momento in poi il messaggio sarebbe diventato noto a tutti perché c'era scritto: "Siamo in uno scantinato. Ci ha prese tutte ma non ci ha ancora fatto del male. Salvateci per favore."
Era arrivato dal numero di Sofia.

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