乇ㄩㄒㄖ卩|卂 || Ep. 21. Questione morale

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«Cerca... cerca di fargli cambiare idea. Magari ti ascolta.»

Max non rispose a quelle parole. Guardava Dario con una severità affatto propria del suo carattere tutto sommato mite. Si avvicinò e incrociò le braccia. «È vero che hai una pistola e intendi suicidarti?» chiese.

«Ti avevo detto di lasciarti questa storia alle spalle. Che ci fai qui?» chiese l'altro.

«Sono qui perché voglio starti vicino, darti supporto morale o come cavolo tu voglia definire il nostro rapporto. Ecco che ci sto a fare qui.»

Il moro contrasse la mascella, ostinato, e non ribatté.

«Lo sai che in teoria dovrei allertare chi di competenza?»

«Ah, sì? E con quali scuse, dimmi?»

«Autolesionismo, istinti suicidi e incapacità di vedere le cose limpidamente.»

«Grazie per avermi definito mentalmente instabile. Lo farò scolpire sulla lapide, sempre che mi restino i soldi per quello.»

«Smettila.»

«Di fare cosa?»

«Di fare così

Dario si ripeté di stare calmo. «Va' a casa, Max. Seriamente, non c'è niente che tu o gli altri possiate fare per me. Ho il diritto di scegliere come andarmene e il diritto di non voler soffrire. Non potete costringere una persona a sottoporsi a una tortura del genere.»

«L'unica tortura è vedere una persona come te così, credimi.» Il dottore si lasciò cadere seduto accanto a lui. «Perché questo improvviso tracollo? Cosa ti hanno detto?»

«Pensavo che mia sorella te lo avesse già riferito.»

«È da te che voglio sentirlo dire.»

L'Omega sorrise in maniera forzata. «L'assicurazione sanitaria misera che mi ritrovo accorcerà i tempi. Ecco tutto. Contento? Quattro mesi di agonia e voi, improvvisamente tutti moralisti del cazzo, venite a dirmi che non dovrei premere quel grilletto? Vaffanculo, e ve lo dico con il cuore.»
Max sospirò profondamente. «Vuoi... vuoi la verità? Pensavo peggio. La settimana scorsa non eri... insomma, si notava di meno, quasi per niente. Quindi sì... pensavo peggio.»

«Grazie del conforto. Questo sì che mi aiuta.»

«Sei tu a dire sempre di preferire la verità.»

«Già. E guarda dove mi ha portato.»

Il giovane medico esitò, poi accostò una mano e strinse quella di Dario. «Ti chiedo solo questo: lascia che ti resti accanto. So come andrà a finire, so che sarà doloroso per entrambi, ma io... io ho bisogno di te. Va bene? E tu hai bisogno di qualcuno che ti ami. Nessuno nella tua situazione dovrebbe restare da solo e io sono qui per evitare che accada. Perciò... ti conviene arrenderti, perché io non ho alcuna intenzione di farlo, e torno a ripeterti che so bene cosa succederà. Lo so, ma ora come ora non mi interessa. Lo accetto.» Accostò una mano e con delicatezza fece in modo che lo guardasse negli occhi. «Non posso prometterti che andrà tutto bene, ma ti prometto che non affronterai questa cosa da solo. Se... se morirai, almeno lo farai tra le braccia di una persona che ti ha amato fino alla fine. Non sarà il massimo, neppure il minimo di quel che avresti meritato, ma sarà pur sempre qualcosa. Giusto?»

𝐎𝐧𝐞 𝐋𝐚𝐬𝐭 𝐒𝐡𝐨𝐭 - 𝐓𝐡𝐞 𝐎𝐛𝐲𝐫𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora