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"...o forse no?"

dazai pov:

29 aprile

"Ragazzi abbiamo un caso di cui occuparci" rispose tanizaki dalla sua postazione di lavoro.

"Di che si tratta?" Rispose Atsushi.

"Ci sono state ultimamente varie rapine in città, tutte fatte dalla stessa banda e sempre in ristoranti o bar, mai banche o cose simili, bisogna andare a sentire le testimonianze delle vittime e ad esaminare la scena del crimine..." disse facendo una pausa per poi girarsi.

"Ranpo vai tu?"

"No, devo assaggiare questi nuovi snack che ho comprato" rispose addentando una patatina.

"Vado io!" dissi alzandomi in piedi dal divano su cui mi ero sdraiato.

"Sicuro Dazai? Se vuoi possiamo andare io e kyoka" Rispose Atsushi.

"Assolutamente no, ho delle faccende da sbrigare..." dissi mettendomi la giacca.

Chiusi la porta dietro di me e mi avviai verso il ristorante in cui c'era stata la rapina, che guarda caso era proprio vicino alla sede della port mafia.

chuuya pov:

"Vai bene se affido a te il caso di questa banda di teppistelli?" disse Mori-san.

"Non me lo deve chiedere se é un ordine" replicai freddo.

Feci per avviarmi quando fui interrotto da una domanda.

"Sai perché ti ho affidato questo caso molto semplice?"

"Perché sono il migliore e sa che me ne occuperò alla svelta?"

"Anche, ma soprattutto perché so che incontrerai lui"

In quel momento mi si fermò il battito, stava parlando di Dazai, quell'essere odioso.

Era da un po' che non pensavo a lui, pensavo quasi di essermi scrollato di dosso tutti i dubbi riguardanti quell'individuo, ma mi sbagliavo.

"Voi due siete due diamanti" aggiunse.

Me ne andai senza rispondere, adesso dovevo svolgere il mio lavoro e non avrei permesso a Dazai di intralciarmi.

Arrivato al ristorante vidi subito quel cappotto biege inconfondibile. Stava parlando con un testimone.

"Tsk...mi ha preceduto"

Decisi di accendermi una sigaretta e aspettare che quel deficiente si accorgesse della mia presenza.

dazai pov:

Avevo raccolto tutte le informazioni necessarie.

Annotai le ultime cose sul mio taqquino prima di avviarmi

Feci per girarmi e ritornare all'agenzia quando vidi quel nano.

"Chuuyaaaa" Urlai da lontano per poi avvicinarmi.

"Ehi Dazai, senti arriviamo al punto, mi hanno affidato il tuo stesso caso, quindi riferiscimi le informazioni che hai raccolto" Disse aspirando del fumo.

"Informazioni? Intendi queste? Le vuoi così tanto?" risposi con fare provocatorio.

"Si, mi servono"

"Pregami"

"Mai..."

"...non obbligarmi a prenderle con la forza" replicò freddo.

"E va bene, te le darò, però in cambio di devi un favore"

"Favore? Tsk...sarebbe?"

"Devi farti offrire il pranzo da me"

chuuya pov:

"Devi farti offrire il pranzo da me" disse con un sorriso da ebete, mi veniva da prenderlo a schiaffi.

"In fondo é il tuo compleanno no?" aggiunse.

Era l'unica persona che si era ricordata del mio compleanno. Non riuscì a trattenere un sorriso che camuffai abbassando la testa.

"E va bene! Però lo faccio solo perché voglio completare il mio lavoro" replicai freddo.

"Quanto brontoli chuuya" disse dandomi una pacca sulla spalla.

Ci avviamo verso un ristorante lì vicino.

Ci seddemmo in un tavolo per due.

Non so per quale motivo ma mi sentii in imbarazzo. Avevo Dazai davanti a me che guardava con attenzione il menù, potevo ammirare i suoi capelli marroni con tutte quelle ciocche ribelli che gli contornavano il viso.

"Chuuya che fai? Non guardi il menù?"

Le parole di Dazai mi fecero ritornare alla realtà.

"Ah si si...Hai ragione" dissi.

Neanche il tempo di prenderlo in mano che si sentirono degli spari provenire dalla cassa.

"É la gang di teppistelli" disse dazai alzandosi in piedi.

"Li faccio fuori tutti" urlai e con la mia abilità saltai fino ad arrivare dove stavano loro.

Sentii la mano di Dazai prendermi per il polso disattivando il mio potere.

"Combatti pure contro di loro ma non ucciderli, sono fonte di informazioni" mi sussurrò all'orecchio per poi lasciarmi andare.

Le mie guance arrossirono subito ma per fortuna Dazai era dietro di me e non lo poteva notare, o almeno così pensavo.

Decisi di seguire le sue direttive perciò li risparmiai e li consegnammo alla polizia.

dazai pov:

"Lo aveva fatto di nuovo"

"Aveva arrossito in mia presenza"

"Cosa significa?"

Erano queste le domande che mi balzavano per la testa mentre io e chuuya camminavamo insieme verso i nostri rispettivi lavori in silenzio.

Tra poco le nostre strade si sarebbero divise perciò dovevo sfruttare gli ultimi momenti.

"Chuuya..."

"Si?"

"Mi dispiace di non averti offerto il pranzo" dissi guardandando il marciapidiede.

"Tranquillo, non avevo molta fame, lo aggiungerò alla lista dei debiti che hai con me" rispose guardandomi male.

"Io che volevo solo essere gentile" dissi facendogli una linguaccia.

"Non sei bravo neanche a fare quello"

"Senti..." mormorai fermandomi.

"Cosa?"

"L'agenzia é da questa parte" dissi indicando a destra.

"Ah già...allora ci si vede" disse non curante per poi avviarsi dalla parte opposta.

"Aspetta chuuya" esclamai afferrandolo per il polso.

"Che vuoi?" Rispose scocciato.

"Non due ci odiamo giusto?" chiesi.

"É ovvio, perché lo chiedi?"

"Anche se ci odiamo...io sono felice di averti incontrato quel giorno" dissi guardandolo dritto negli occhi.

Le parole mi uscirono dalla bocca da sole e me ne pentii poco dopo.

Vidi nei suoi occhi una scintilla e le sue guance tingersi di un rosso tenue.

Accennò un sorriso e se ne andò senza dirmi di nulla.

Io rimasi pietrificato.

"Perché ho detto quelle cose?"

"Forse sono io quello strano? Forse entrambi siamo strani?"

ma la vera domanda é.

"Io e chuuya se non non ci odiamo, cosa siamo?"

angolo autore:

spero tanto vi stia piacendo la storia, non so sinceramente se continuarla ma ok dkskksksk

ig: goathbored

two diamonds || soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora