Notte al chiaro di luna (Decim x Chiyuki)

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Sono presenti SPOILER

Le immagini presenti provengono da internet :3

Buon salve a tutti, quest'altra one-shot è incentrata su Chiyuki in una sorta di universo alternativo. Lei non si è mai reincarnata in un'altra vita ma sta continuando la propria come se non fosse mai morta, come se il suicidio non le fosse mai passato per la mente e l'incidente non fosse mai accaduto.

-In prima persona, Chiyuki's pov

Trama: La ragazza sta pattinando, è inverno, mentre la musica classica guida i suoi passi vari ricordi distorti riaffiorano nella sua mente. Pensieri offuscati e con molti punti di domanda che però non la lasceranno stare per vario tempo, giorni, se non addirittura settimane. Tutto ciò che farà le ricorderà qualcosa, una determinata parola, una determinata persona, un determinato luogo. Che quei ricordi fossero un sogno?

Non vedevo l'ora di pattinare quella sera; il freddo era quasi piacevole se mi distraevo con la musica e la danza

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Non vedevo l'ora di pattinare quella sera; il freddo era quasi piacevole se mi distraevo con la musica e la danza. Era gennaio, raggiunsi in fretta la piazza di Kyoto dove era collocata quell'anno la pista da pattinaggio. Anche con il corso chiuso cerchi sempre un modo per pattinare, Chiyuki? La voce della mia migliore amica Aoko rimbombava nella mia testa facendomi sorridere come una bambina. Amavo pattinare sul ghiaccio, non riuscivo ad immaginarmi in panni diversi, a fare qualcos'altro in una vita probabilmente del tutto differente. La passione che coltivavo sin da piccola era un qualcosa di difficile da descrivere col solo uso delle parole; necessitavo di muovermi, di ballare per mostrare quanto amassi quella che per me era arte.

Quella sera, per via del gelo le guance arrossirono un po', colorando più il mio viso solitamente pallido. Indossavo un paio di guanti neri e su un fianco la borsa senza la quale non uscivo mai di casa.
Appena entrata in piazza mi fermai, non potendo non notare le luci colorate che ornavano quasi magicamente la città e gli alberi, persino più delle insegne sui muri e di alcuni graffiti. Non era neanche tardi, così i bambini potevano divertirsi sui pattini assieme ai propri genitori e amici, un po' come facevo anche io molti anni fa. D'un tratto, il telefono che stringevo in mano squillò: dall'altra parte una vocetta stridula mi risvegliò totalmente chiedendomi quasi esasperata dove fossi e che ero stranamente in ritardo. Non finii di rispondere che subito sentii le braccia esili di Aoko stringermi forte, quasi bloccandomi il respiro. Era entusiasta quasi più di me di poter trascorrere quel sabato insieme, soprattutto in città e lontano da attività extra-scolastiche che poco la affascinavano. Mi guidò verso la pista, stringendomi la mano e con una grinta inimmaginabile riuscimmo ad attraversare una folla di persone che ci separava dal centro della piazza, giungendo finalmente alla pista a cielo aperto dove era possibile pattinare.

𝐎𝐍𝐄-𝐒𝐇𝐎𝐓𝐬 • 𝓹𝓮𝓻 𝓽𝓾𝓽𝓽𝓲 🦋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora