Ecco a voi la mia terza one-shot su Death Parade :3 spero vi piaccia!
Trama: Chiyuki è solita frequentare la biblioteca ogni sabato pomeriggio, al contrario dei suoi amici che ritengono quello solo un luogo noioso e monotono. Un giorno incontra un ragazzo proprio lì, fanno amicizia e sembrano provare un interesse reciproco, tanto che cominciano a frequentarsi poco tempo dopo. Entrambi scoprono ogni giorno molto l'uno dell'altro, senza annoiarsi mai, soprattutto lui sembra essere abbastanza particolare, tanto che la ragazza pensa di non aver mai incontrato nessuno del genere.
Spoiler: NO
-Ambientato sulla Terra
-Passato remoto e terza persona
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In estate i progetti della ragazza non discostavano molto dal solito, cadendo nel monotono per i suoi amici come era solita sentirsi dire. Anche nel mese di giugno aveva deciso di trascorrere gran parte del suo tempo libero - lontano dal lavoro part time - nella biblioteca principale della città, precisamente nel fine settimana. Amava frequentare posti tranquilli e leggere, leggere tanto e anche per ore, senza rumori eccessivi o commenti fastidiosi e tipici dell'ambiente scolastico. Si sentiva anche fortunata poiché non abitava lontano e le bastava girare due quartieri a piedi per poter raggiungere la struttura, senza sentirsi soffocare dai mezzi pubblici.
''Sei veramente un tipetto'' sorrise in quel momento al messaggio ricevuto da una delle sue amiche più care, dopo averle comunicato di essere appena uscita e diretta verso la biblioteca. In tutta risposta si sistemò le cuffiette nelle orecchie e sincronizzò il passo al ritmo delle canzoni pop che il suo cellulare riproduceva, tenendole sempre compagnia.
La porta si chiuse delicatamente, senza inquinare il silenzio dell'ingresso che si propagava per la stanza successiva. Il sottile rumore dei passi della bibliotecaria era alternato allo spostarsi dei libri su alcuni scaffali che Chiyuki aveva già adocchiato ancor prima di raggiungerli. Scorrendo gli occhi sulle copertine notò come molti di quei libri di avventure erano già ben noti a lei e di quanto tempo - effettivamente - passava lì per aver memoria di quasi tutti i titoli per ogni categoria. Strofinò delicatamente il dito su di essi cercando l'ispirazione quando il suo sguardo si posò sopra uno che mai aveva notato prima, un libro che parlava di pionieri, nulla che c'entrasse con l'esplorazione della Terra ma qualcosa di più fantasioso, della vita oltre la morte, una rinascita in un corpo differente seppure con eguale coscienza; nulla di simile aveva mai letto.
L'idea le piacque e scelse appositamente quella storia per farle compagnia quel pomeriggio.Il racconto si presentò talmente avvincente che la giovane decise di informare la bibliotecaria per portar il libro a casa ma, sovrappensiero come al solito, andò a sbattere alla schiena di un ragazzo e cercò di scusarsi in fretta senza cogliere le parole di lui, allontanandosi impacciata.
Solo quando si focalizzò sulle proprie pallide mani notò il libro sparito ma recuperato dal ragazzo, mentre questo glielo porse letteralmente sotto il naso.<Oh, cavolo, non mi sono accorta di nulla, scusami e grazie mille!> Seguì un breve inchino col suo solito sorriso minuto, la parlantina tipica di quando si sentiva in imbarazzo.
<Non preoccuparti>, rispose lui con tono pacato, rivelando un timbro appena profondo e piacevole alle orecchie di lei.
In quel momento Chiyuki neanche notò come la sua carnagione acquistasse varie tonalità più rosee, percependo più calore su mani e guance. Quel ragazzo le diede una strana sensazione a primo impatto; non lo aveva mai visto prima di allora, ne era certa, aveva dei tratti così distinti che le sarebbero rimasti impressi nella mente, come il chiaro dei suoi capelli, albini e con un lungo ciuffo in avanti che cadeva morbido fino alla guancia destra, coprendo anche l'occhio, e specialmente quel mistico colore delle iridi, chiaro e intenso, che lasciò la ragazza interdetta per una manciata di secondi.
<Allora... Ciao>, Salutò sbrigativa, allontanandosi immediatamente dalla struttura per recarsi a casa.
Un paio di sere dopo si ritrovò a pensare al ragazzo mentre sfogliava alcune pagine di quel romanzo, immersa totalmente più nei suoi pensieri che nella lettura. Forse si era innamorata, capitavano quei fortunati colpi di fulmine, amori a prima vista, dove a colpire le persone era sempre un qualcosa di misterioso e inspiegabile.
Tuttavia Chiyuki credeva che c'era un qualcosa di molto intrigante in quella persona ma non era definibile come interesse romantico.
Era atipico, lo aveva notato in quei giorni frequentare la biblioteca ancora, leggere ad un angolo della stanza, seduto ad un tavolino singolo e senza mai fare un cenno a qualcuno.
Sembrava solitario e lei era troppo timida per rivolgergli parola senza una brillante scusa.Una sabato mattina si recò in biblioteca per restituire il libro appena finito e spulciare su qualche scaffale le novità arrivate nella settimana. Fu lì che ricapitò l'occasione spaventosamente perfetta per parlare col ragazzo, quando lui si ritrovò a prendere lo stesso libro che Chiyuki aveva intenzione di leggere. Le passò un brivido sottile lungo il braccio quando egli la sfiorò per aver preso simultaneamente la stessa copertina rigida.
<Oh, scusami> sorrise lei ritraendo la mano.
<No, prendilo pure se ti va. Era un libro che avevo già letto>, aggiunse il ragazzo incuriosendo Chiyuki, porgendole educatamente il libro.
<Beh, allora grazie>, evitò il contatto visivo focalizzandosi sugli scaffali anche se sentiva quello del ragazzo quasi pesante su di lei.
<È molto bello, potrebbe piacere anche a te>, la salutò garbatamente per poi congedarsi e dover andare via frettolosamente. Solo dopo qualche minuto il cuore di Chiyuki tornò a battere regolarmente, rilassando tutti i muscoli del suo minuto corpicino e tirando fuori un sospiro trattenuto troppo a lungo. Un sorriso crescente irradiò il suo candido viso quando tastò con le dita sulla copertina di quel romanzo, notando un piccolo biglietto ripiegato due volte in cui era riportato il numero di telefono del ragazzo ed il suo nome scritto con una grafia molto elegante.
Decim.
Decim era il nome di quel ragazzo tanto misterioso quanto gentile, educato, esteticamente anche carino e ben curato. Le piacque molto quel gesto tanto dal concedersi una possibilità per sognare il loro prossimo dialogo con argomenti frivoli, riguardanti la biblioteca, la scomparsa di alcuni libri ritrovati poi sotto i tavoli, l'odore della carta che la inebriava. Sentiva di aver fatto un enorme passo avanti con l'accettazione delle proprie emozioni, soprattutto nei giorni a venire, dove teneva conto di più dettagli, curava maggiormente i capelli senza lasciarli più spenti e fragili, sorrideva più spontaneamente e guardava le coppie in giro per la città con occhio diverso... Si sentiva quasi come loro. Pian piano che cominciava a parlargli si scioglieva ancora di più, sentendo il peso delle sue insicurezze sfilarselo di dosso.
Egli le chiese un appuntamento, una settimana dopo. Era agosto ed avevano scelto un bar accanto un grazioso parco dove fare colazione alla vista meravigliosa dei cespugli in fiore e gli alberi rigogliosi e verdi che ombreggiavano sulle loro teste mentre si tenevano timidamente per mano. Sotto uno di essi, si sedettero ad ammirare la danza sinuosa delle foglie alternando le dita allo sfogliare di altre pagine dell'ennesimo libro che avevano scelto di leggere assieme. Chiyuki chiuse gli occhi assorbendo il tepore che la mattina regalava loro, seguito da un tenero cinguettio d'uccelli. Quel giorno si diedero il loro primo bacio, proprio sotto l'albero, e fu un momento meraviglioso. Nuovamente Chiyuki si ritrovò incapace di esprimere a parole le sue emozioni, lasciando che i suoi grandi occhi violacei sorridessero per lei e lo stesso valse per Decim. Non dissero nulla ma restarono ancora lì, con la testa di Chiyuki che delicatamente si appoggiò sulla spalla di lui, stringendo le esili braccia al suo corpo.
Si fidanzarono e uscirono altre volte, passarono altri mesi e condivisero tutto, dal diploma scolastico alla gioia di un nuovo lavoro e la scelta di voler vivere assieme. Chiyuki non avrebbe mai creduto a tutto quello tempo prima, eppure anche allora stava passeggiando per le strade della città stringendo la mano di Decim e guardandolo di tanto in tanto. Si sentiva realmente felice.
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𝐎𝐍𝐄-𝐒𝐇𝐎𝐓𝐬 • 𝓹𝓮𝓻 𝓽𝓾𝓽𝓽𝓲 🦋
Fanfiction• 𝐑𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐟𝐢𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐯𝐚𝐫𝐢 • 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐞 __________________________________