Epilogo - Lucy-

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- Sedici anni! - urla Sandra mentre, in piedi di fronte al tavolino ormai colmo di bottiglie di birra, trangugia l'ennesimo bicchierino di Jack. Mi sollevo dalla poltroncina per zittirla, ma, instabile quale sono, finisco addosso alla mia euforica amica preda di un attacco di ridarella acuta.

Sono ubriaca. Ubriaca lercia.

Felice ed ubriaca.

Ubriaca come mai prima.

- Lucy! Spostati che mi viene da vomitare così- blatera Sandra e con uno sforzo sovrumano torno seduta al mio posto cercando di mantenere un contegno.
Ho bisogno di fumare.
Pesco una Marlboro da uno dei pacchetti accanto ai cadaveri delle birre e la porto alle labbra.

- Accendino?-

- Cerca, Lu -

Che risposta simpatica. Sbuffo e tasto i pacchetti, le tasche del cappotto e infine le tasche dei miei pantaloni, ma tutto invano.

- Accendino!- ripeto tornando alla carica, senza però essere considerata da chi ho di fronte. Belle amiche.

Sbuffo e chiudo gli occhi perché la voglia di fumare mi sta logorando, anche se ho ancora in bocca il sapore dell'ultima. Il click metallico di uno zippo mi risuona nell'orecchio e sollevo le palpebre verso una fiammella aranciata che danza davanti ai miei occhi. Porto la punta della sigaretta verso il fuoco e aspiro più volte affinché il tabacco e la cartina bruciano.

- Grazie - mugolo assaporando il primo tiro, e volto il viso verso l'anima pia venuta in mio soccorso.

- Oh, ciao - sollevo il busto guardando il il tizio piombato all'improvviso al mio fianco.

Mi sorride e si accende a sua volta una sigaretta, che lascia poi pendere dalle labbra carnose. Dio mio, e questo da dove salta fuori? Dico tra me e me mentre osservo il ragazzo alla mia sinistra.

Ha ricci capelli scuri, lunghi fino alle spalle e talmente ricci da sembrare una folta criniera leonina che cela parte del viso. Rimango incantata dai lineamenti del volto dalla carnagione olivastra: le labbra, la prima cosa che noto, sono carnose e perfettamente disegnate, quasi abbia steso un velo di matita più scura per delinearene i contorni; il naso é abbastanza pronunciato e adornato da un anellino nella narice destra, ma la cosa che mi tiene incollata al quel viso sono gli occhi seminasconti dai ricci. Sono neri, dal taglio vagamente esotico e offuscati da ombre.

- Ciao a te -

- Ragazze, voglio presentarvi un amico, nonché chitarrista di una delle migliori band emergenti dell'anno - Mia posa i palmi sulle spalle del ragazzo che sorride e solleva una mano in segno di saluto - Slash -

- É il mio regalo di compleanno, Mia?- ridacchia Sandra seguita a ruota da Tory mentre io lo osservo dalla cortina di capelli biondi scivolatimi davanti. Non mi sorprenderebbe vederlo sparire con Sandra e non sarebbe poi la prima volta.

- E quanti anni compi?- le chiede lui inclinando la testa di lato.

- Se...-

- Diciassette. Ne fa diciassette - ribatte Mia con tono severo e pare che Slash afferri il significato perché solleva le mani in segno di resa e ride.

- E tu? Tu come ti chiami?- domanda questa volta voltato verso me. So di avere guance in fiamme e l'alcol non aiuta.

- Lucy -

- Anche tu hai... diciassette anni?- domanda lui con un sorriso mozzafiato sulle labbra che liberano una nuvoletta di fumo scuro.

- Potrei, sì-

I suoi occhi sono su di me e istintivamente scendo con lo sguardo sulle labbra.

- Secondo me no... non dovresti essere qui. Che ne dici di uscire un po'?-

Do una rapida occhiata attorno e né Sandra tantomeno Tory stanno prenstando attenzione. Sono perse nei loro discorsi ubriachi, ridendo e ballando sul posto. Siamo io e lui, perfino Mia é tornata alla sua postazione, a servire da bere dietro il bancone.

- Magari mi accompagni a prendere un po' di acqua al bancone?- domando declinando il poco e malcelato invito a fare sesso da lui. Non che non voglia, sia chiaro, ma non così: non voglio che la prima volta sia cosi, rischiando di ricordare poco o nulla alle luci del mattino.

Mi sorride e si alza dal divanetto, attendendo che lo raggiunga al suo fianco.

Porto alle labbra la sigaretta, mentre guardo questo splendido ragazzo raccontarmi della sua musica e della passione per la chitarra, anche se metà del discorso l'ho già dimenticato... e l'altra metà probabilmente sarà dimenticata entro le prossime ore, causa il troppo alcol.

Slash mi versa altro Jack e contro la mia voglia di rallentare la corsa alcolica, butto nello stomanco l'intero contenuto del bicchierino.

- Slash-

- Sì-

lo chiamo e mi accosto al suo viso, i suoi capelli ricci che mi pizzicano il volto. É più alto di me, ma non in maniera esagerata e chino sul bancone quasi non incontro difficoltà ad avvicinarmi al suo orecchio.

- Avrò modo di rivederti?-

Mi sorride e fa spallucce - E chi lo sa. Magari un giorno, sì -

Butta giù altro pò alcol e si gira verso me, i suoi occhi nei miei. - Sicura che non vuoi venire da me?-

Scuoto la testa ma mi avvicino per strappargli un bacio, che prolungo con il semplice contatto delle labbra. É lui a prendere la vera iniziativa trasformando quel semplice sfiorarsi in qualcosa di più. La sua lingua si insinua nella mia bocca accarezzando lenta la mia spingendo l'eccitazione a un livello di massima allerta. Interrompo il bacio e lo guardo.

- Sicura?- mi chiede con voce resa roca dal desiderio.

- Sì-

Sorride baciandomi ancora una volta prima di mettere distanza tra noi e allontanarsi dal bancone, stringendo nella mano la bottiglia di Whisky.
Lo osservo andarsene, barcollando appena e scomparire tra la folla.

- Chi é quel ragazzo, Mia?- chiedo quando la ragazza mi compare davanti al campo visivo.

- Uno che porta sola guai, Lucy-

Ebbene, eccomi qui a mettere fine a questa storia.
É sempre brutto il momento in cui si arriva a scrivere l'epilogo, specie se scrivere é un piacere e mai un dovere.

Lucy, per chi non conosce il personaggio, é una delle protagoniste di Nightrain e questo epilogo é una sorta di Spinn Off.

Troverete Lucy, Sandra e Tory in Nightrain assieme a Izzy, Slash, Axl, Duff e Steven/Matt.

Spero che la storia vi sia piaciuta e spero di trovarvi anche nelle mie altre storie.

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