22 Dicembre.. Che bello. Finalmente iniziarono le vacanze natalizie, cominciava il "non far niente" e le notti passate fino a tardi guardando la tv. Mi svegliai felice quel giorno. Potevo svegliarmi all'ora di pranzo, stare in pigiama finché volevo, nerdeggiare un po' sul computer.. Ecco la descrizione della giornata perfetta o, almeno, per me lo è.
Forse per altri non è così, magari gli altri in una giornata perfetta preferirebbero stare con il proprio amato, mano nella mano tra la gente, ma se io non so neanche cosa significhi amare, cosa volete che ne sappia? Amo il cioccolato e il mio letto. Ci passo giornate intere assieme."Mamma, vado a comprare un regalo di Natale a Iris" le dissi mettendomi la giacca.
"Va bene, però chiamami di tanto in tanto." disse lei.Dice sempre così.
Ma insomma, cosa potrebbe mai succedere ad una ragazza di 16 anni da sola in un paesino così piccolo? Voglio dire, non è che in pieno pomeriggio arriva un assassino da dietro e mi accoltella."Va bene mamma, a dopo, ti voglio bene."
Cosa avrei potuto regalare ad Iris? É una ragazza così particolare e piena di sfumature che non mi veniva niente in mente al momento.
Girai molti negozi, ma non trovai niente che riuscisse a sorprendere me, figuriamoci lei.
Alla fine il regalo lo trovai, le comprai un pinguino di peluche.
Dopo tanta fatica decisi di prendermi una bottiglietta di tè alla pesca e di bermela al parco, non prima di aver chiamato mamma.
Mi sedetti su una panchina un po' isolata dalle altre, presi il telefono e ascoltai un po' di musica con le cuffiette."Bella questa canzone, la ascoltavo ogni giorno qualche mese fa, finché me ne stancai." disse qualcuno con tono allegro e dolce.
Quella voce mi era sconosciuta. Alzai lo sguardo e vidi davanti a me un ragazzo che mi stava coprendo quel poco di sole che illuminava quella giornata grigia e fredda.
Lo guardai un po' stupita e confusa...come faceva lui a sapere la canzone che stavo ascoltando? Non fiatai, continuai a guardarlo e lui guardava me."le cuffie.." disse lui, come se sapesse già cosa stessi pensando "sono staccate dal telefono.." mi fece un piccolo sorriso e si sedette sulla panchina accanto a me.
"Posso?" mi chiese.
"Si, cioè.. Ehm, io..Non mi ero accorta che si fossero staccate dal telefono, ero un po' pensierosa e non stavo più facendo caso alla musica e.."
"Tranquilla, non devi darmi nessuna spiegazione." mi interruppe.Continuava a guardarmi. È un ragazzo carinissimo.
Lo guardavo anch'io ma ad un certo punto cominciai a perdermi nei suoi occhi tra il marrone e il verde, quindi abbassai lo sguardo come per vedere l'ora dal telefono."Comunque piacere, Emmanuele." mi disse cercando di catturare nuovamente il mio sguardo.
"piacere mio.."Ma cosa voleva questo ragazzo da me? Perché tra tutte le ragazze belle che c'erano sulle altre panchine si è avvicinato proprio a me?
STAI LEGGENDO
Tanto vinceremo noi
RomanceL'amore non conosce ostacoli. La storia di una semplice ragazza di 16 anni, Giuly, e di un ragazzo pronto a lottare per il suo amore, Manu. L'unica cosa che li separa è la distanza, ma i due saranno pronti a resistere ad ogni difficoltà e ad andare...