Capitolo 12 - Verità nascoste. E vissero tutti felici e contenti?

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    Dopo la partenza di Alice, il Principe Edward, decise che era meglio per tutti che la cerimonia delle nozze fosse rinviata di qualche settimana, per permettere alla sua amata di riprendersi e di sperare che la fortuna facesse il resto.

Mirana si era ritrovata completamente d'accordo con il suo futuro sposo e così anche tutto il popolo di Marmorea. La Regina e il Principe speravano che Alice avrebbe fatto in tempo, ma, non potendo rivelare nulla a nessuno, non potevano attendere troppi giorni. Conoscevano lo scorrere del tempo che divideva il Sopramondo dal loro e per loro pochi giorni, potevano essere anni sopramondiani e viceversa.

A distanza di un mese dalla partenza della ragazza, tutti si stavano impegnando a completare gli ultimi preparativi per il matrimonio reale. A palazzo, in molti, specialmente Angelica, si erano accorti che le due Regine, specialmente la Bianca, passavano molto tempo all'interno della stanza degli incantesimi, dove a loro era stato proibito, o meglio ordinato, dalla Regina Rossa, di non entrare fino a nuovo avviso e di sicuro non avrebbero disobbedito agli ordini.

La cerimonia si sarebbe tenuta all'interno della sala del trono, mentre il rinfresco nei giardini di palazzo, dove in molti stavano allestendo i vari tavoli.

Angelica, vedendo la Regina Mirana uscire dalla stanza proibita, come l'avevano iniziata a chiamare da lì a qualche giorno i domestici, le corse incontro. «Vostra Maestà!».

Mirana si volse verso la sua interlocutrice. «Angelica!» disse con aria molto tranquilla e muovendo in cerchio le mani, come a scacciare un insetto.

«Regina Mirana è tempo di prepararsi per le vostre nozze, non vorrete far attendere il vostro sposo sull'altare...» le sorrise.

«È già l'ora?» rispose sorpresa la Bianca fissando sconsolata la stanza delle pozioni.

Angelica vedendo lo sguardo assente della sua Regina non sapeva che cos'altro aggiungere, aveva visto che dopo la partenza di Alice era caduta in uno stato di tristezza, mista ad ansia. «Maestà, va tutto bene?».

«Si Angelica, tutto bene!» le sorrise quasi forzatamente. «Forza! È tempo di andare a prepararsi, non vorrei mai far attendere il mio futuro marito proprio oggi! Alice non vorrebbe questo, ne sono sicura» disse quest'ultima frase quasi sussurrando, ma trovando più energia in sé stessa.

***

La cerimonia di nozze si era appena conclusa e tutti gli invitati, dopo aver riso e pianto durante gli scambi delle promesse dei neo sposi, ora si stavano davvero scatenando. C'era chi ballava in pista, chi si divertiva a fermare la gente e a fare battute, chi si era lanciato sul ricco buffet e chi come lui, l'unico in tutto quel giardino riccamente decorato a festa, era rimasto seduto al proprio tavolo. E con aria spaesata e poco interessata osservava i novelli sposi, la Regina e il Re di Marmorea, che insieme al resto dei loro amici si stavano scatenando con danze popolari.

Un breve sospiro di rassegnazione uscì dalle sue labbra, nella sua testa si stava scatenando una furente tempesta, quello che era successo era anche colpa sua, ma lui aveva preferito dare tutta la colpa del caso ad Alice perché sapeva che sarebbe stato molto più facile. "Più facile un accidente!" pensò sbuffando una seconda volta più sonoramente.

Anche se era immerso nei suoi più cupi pensieri, sentì che la musica era cambiata, ora i musicisti stavano suonando una ballata molto più allegra e sentì tutti i suoi amici e i suoi compaesani, urlare e ridere sempre più forte, mentre i loro movimenti andavano a ritmo con la musica. Tarrant, dopo un tempo che sembrava interminabile, alzò lo sguardo verso la pista da ballo come attirato da una strana forza e vide Mirana che gli stava sorridendo, ma poi osservò meglio e si rese conto che in realtà la Regina stava guardando qualcuno che si trovava dietro di lui.

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