POV. YAKU
ho finito da poco il turno di oggi e la mia intenzione è di andare dritto a casa anche perché i soppressori hanno quasi finito il loro effetto e io non ho intenzione di essere stuprato durante il ritorno quindi è meglio sbrigarsi, metto via tutte le mie cose e con un rapido cenno di mano saluto kenma che sta continuando a servire i clienti.
non ho voglia di prendere la metro, tutti quei corpi incollati mi danno la nausea e poi fare una passeggiata ogni tanto di certo non può farmi male, tanto meno oggi che ho saltato gli allenamenti, a proposito, kuroo non mi ha ancora chiamato, stano, molto molto strano.
dopo neanche un nano secondo il mio telefono squilla e o io sono un veggente o non saprei, prendo quell'aggeggio e rispondo tenendomelo poco lontano dall'orecchio per non sentire le urla del mio migliore amico, eppure lo avevo avvisato che non sarei andato stamattina.
-YAKUUUUU PERCHÉ NON ERI ALL'ALLENAMENTOOOO?- capisco che sia stupido ma fino a questo punto no, -per prima cosa non urlare e per seconda ti avevo avvertito che non sarei venuto visto l'arrivo del calore-, -ah giusto ora ricordo, scusa, comunque sto venendo da te perché stasera andremmo ad una festa e non accetto un no come risposta e poi non preoccuparti ci sarò io con te quindi nessuno ti farà nulla nano-.
-PROVA A CHIAMARMI COSÌ DI NUOVO E TI STROZZO STUPIDO GATTO PORTA SFIGA E POI SO DIFENDERMI DA SOLO-, ho alzato la voce talmente tanto che tutti i passanti si sono girati verso di me, dio che vergogna, -si si certo vedremo, sto arrivando e ho anche preso da mangiare-.
senza darmi il tempo di rispondere butta giù e nel mentre io sono arrivato al portone di casa che apro per poi entrare nel mio appartamento e posare la borsa e levarmi le scarpe prima di prendere i soppressori e poi dirigermi in cucina a preparare un minimo la tavola.
circa cinque minuti dopo il mio campanello non smette di suonare manco per un secondo, -ARRIVO- corro verso la porta prima che quello stupido mi rompa il campanello e gli apro la porta, -sempre delicato tu eh?- gli dico per poi farlo passare.
ci mettiamo a mangiare subito visto che entrambi stiamo morendo di fame, -ho visto la tua borsa all'entrata, sei andato a lavoro stamattina?- mi chiede con ancora la bocca piena di riso, -si ma è successo un casino perché il calore è iniziato mentre ero per strada e non avevo le pillole e poi il mio capo è un'alfa che sembra divino e vabbè ti lascio immaginare...- lui come una furia si gira verso di me e inizia a scuotermi le spalle -TI HA FATTO DEL MALE?, SEI ANCORA VERGINE?, DEVO PICCCH- lo blocco prima che inizia a farneticare, -no mi ha dato le pillole e non mi ha fatto niente stai tranquillo anche se ho fatto la figura della puttana-.
iniziamo a sparecchiare e buttare via tutte le scatole che contenevano il sushi e mi ricordo della festa a cui vuole trascinarmi così sbuffando inizio a chiedergli alcune informazioni, -dove la faranno quella festa?- -in un bar in centro molto interessante- -dobbiamo vestirci in un modo particolare?- -no ma sono qui perché ti farò uscire da sta casa come un vero schianto- -quante ore abbiamo per prepararci?- -abbastanza, non preoccuparti e lascia fare a me-.
normalmente non mi fido di kuroo ma sui vestiti e queste cose se ne intende decisamente più di me così seguo i suoi ordini e mi fiondo dentro la doccia, nel mentre mi ritornano in mente tutte le immagini di questa mattina e inevitabilmente finisco per eccitarmi e il mio respiro di fa più pesante, il suo corpo che sovrasta il mio e le sue mani che toccano la mia pelle bollente, mi sembra di star sognando, cerco di calmarmi ma senza successo.
sposto la maglia che regola la temperatura sul freddo sperando che questo possa calmarmi ma sembra non funzionare e una mia mano raggiunge il mio punto sensibile iniziando a masturbarlo mentre l'altra si stringe attorno ad un capezzolo stuzzicandolo, dopo pochissimo vengo copiosamente sul muro della doccia e pulisco tutto finendo anche di lavarmi.
-ce ne hai messo di tempo- dice il mio migliore amico senza neanche guardarmi e intento a cercare dei vestiti nel mio armadio, io mi infilo un paio di boxer e mi sdraio su letto aspettando che quel gattaccio faccia la sua magia.
-TROVATO- urla facendomi quasi cadere il telefono dalle mani, tira fuori una camicia di seta sul rosa e un paio di skinny jeans bianchi con molti strappi, non so manco io perché ho quella roba nell'armadio visto che sono solito indossare magliette normali e pantaloni sobri.
-sarai divino fidati di me- mi lancia la roba e mi dice di cambiarmi mentre lui va a recuperare il suo cambio in salotto per poi venire a cambiarsi di qua, lui è un'alfa imponente e se non lo conoscessi da sempre probabilmente ne sarei attratto perché obbiettivamente è davvero bello ma la sua stupidità e il fatto che siamo come fratelli mi impedisce anche solo di guardarlo con occhi diversi.
appena entrambi siamo vestiti il corvino si occupa di truccarmi leggermente con un po' di eyeliner e una spolverata di ombretto per accentuare i miei occhi e dopo che si sistema anche lui prendiamo tutti gli accessori e usciamo di casa, non andiamo con la macchina semplicemente perché a quanto pare il posto è molto vicino.
-eccoci siamo arrivati- mi guardo intorno alzando lo sguardo dal cellulare e per poco non mi viene un infarto, ma proprio qui dovevamo venire?
CIPOLLA
eccomi tornata piccole creaturine, spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi prometto che il prossimo sarà parecchio bello, non ci sarà da aspettare molto sta volta, lo scriverò il prima possibile, oggi aggiornerò anche le altre storie se vi va andate pure a dare un'occhiata, vi mando un mega bacio<3.
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Smell Of Angel /yakulev omegaverse
Fanficyaku morisuke, un Omega dai modi insoliti, è scontroso, autoritario e molto estroverso, o almeno così si sarebbe definito prima di incontrare lui, lev haiba un alfa malizioso, divertente e sopratutto bellissimo. come si saranno incontrati questi due...