POV. LEV
è passato solo un giorno da quando ho incontrato e assunto quel piccolo omega, appena l'ho visto non ho potuto far altro che cercare di attirarlo a me, sono sicuro che prima o poi sarà mio, è presto per dirlo ma è ciò che voglio e non mi fermerò di fronte a niente.
quando mi ha detto di essere single mi sono sentito al settimo cielo e poi appena l'ho visto arrossire e scappare il mio cuore ha fatto un'enorme capriola, credo che il mio obbiettivo di oggi sarà proprio farlo imbarazzare un pochino per poi invitarlo fuori, sperando che accetti ma diciamocelo, sono un gran fico, chi mi direbbe di no?
sono nel mio ufficio da circa un quarto d'ora visto che sono arrivato in anticipo per sistemare alcune cose e per aprire il bar, kenma mi ha scritto ieri sera che questa mattina non sarebbe arrivato prima delle 10, credo che abbia fatto una maratona di LOL, ultimamente non fa altro che giocare a quel gioco, probabilmente arriverà in top 3 in meno tempo del previsto e io che pensavo non ce la facesse prima di due settimane.
faccio per uscire dal mio ufficio quando sento quel dannato profumo che prima o poi mi farà impazzire, mi guardo intorno ma non lo vedo fino a quando non sento bussare alla porta che era ancora chiusa visto che non era ancora orario di apertura.
cazzo se l'ho sentito con tutta questa distanza è un bel problema, non ha sicuramente preso i soppressori e io non credo di riuscire a controllarmi, non se siamo da soli.
aspetta ma è mattina, non dovrebbe avere gli allenamenti? cosa ci fa qui?
vado ad aprirgli e più mi avvicino più il suo odore entra dentro di me e mi fa impazzire, posso vedere attraverso il vetro le sue guance rosse e gli occhi lucidi, ma perché è venuto a lavoro se è in queste condizioni?
lo faccio entrare e richiudo subito a chiave la porta, lo prendo per il polso e lo trascino nella stanza del personale -perché sei venuto a lavoro di mattina? ma sopratutto perché sei in questo stato?- gli domando e ricevo come risposta solo un acuto mugolio, i nostri sguardi si incatenano l'uno all'altro e non posso fare a meno di avvicinarmi, so di star rilasciando i miei feromoni da accoppiamento ma non riesco a trattenerli.
-ho d-dimenticato di p-prendere l-le pill-ole- mi dice molto lentamente, dio, non posso continuare a guardarlo, è perfetto in ogni suo movimento e come se non bastasse sta anche stringendo le gambe probabilmente per avere un attrito maggiore.
la stanza è piena dei nostri odori mischiati e sono sicuro di essere arrivato ormai al limite, yaku mi guarda con occhi languidi che chiedono solo di avere sollievo, mi avvicino pericolosamente a lui e poso una mano sul lembo di pelle scoperto poco sopra il bordo dei suoi pantaloni, al mio contatto sussulta e con tono supplichevole mi dice-m-master f-fa qualcosa-, alle sue parole il mio corpo si muove da solo e i nostri bacini si scontrano mentre le nostre labbra sono a due centimetri le une dalle altre.
quando tento di azzerare le distanze tra noi due ma il mio telefono squilla, è la sveglia che ho impostato per ricordarmi di aprire il bar visto quanto sono distratto a volte, mi sporgo per prendere il telefono che era finito a terra e la stoppo.
faccio sedere il mio piccolo omega su una sedia e corro nel mio ufficio a prendere la scatola di soppressori che ho comprato per le emergenze, gliela porto insieme ad un bicchiere d'acqua e gli dico di non muoversi fino a che non avranno fatto effetto.
mi dirigo nella stanza principale del locale passandomi una mano sul viso, quello che stava per accadere non mi sarebbe dispiaciuto affatto ma yaku non era in sé, se fossi andato oltre probabilmente non me lo avrebbe perdonato quindi devo ringraziare quella sveglia.
appena arrivano dei clienti prendo le loro ordinazioni e mi metto a preparare il tutto per poi servirli, fortunatamente le pillole sembrano aver fatto effetto in fretta visto che il suo profumo è molto meno forte anche se io riesco comunque a percepirlo, ma credo che la gente presente nel locale non si sia accorta di nulla.
dopo circa venticinque minuti lo vedo venire verso di me con indosso la divisa da lavoro, mi viene di fronte e mi prende dalle mani il libretto per segnare gli ordini e mi dice solo -così facciamo prima- tiene lo sguardo basso e i nostri occhi non si incontrano manco per sbaglio, non mi piace tutto questo.
appena il bar inizia a svuotarsi visto l'orario, passo dietro al bancone dove yaku sta asciugando alcune tazze, nel momento esatto in cui avverte la mia presenza si irrigidisce, cerco di farlo sciogliere un minimo posando una mano sul suo braccio ma prima che possa toccarlo si ritira.
-ehi non voglio farti niente, anzi vorrei scusarmi per non averti dato subito i soppressori e per essermi lasciato trascinare- appena finisce di ascoltarmi lo vedo fare un lungo sospiro e un leggero sorriso, -sono io a dovermi scusare, vorrei anche ringraziarti, non tutti si sarebbero fermati- .
il mio piano per chiedergli di uscire è decisamente andato in fumo ma sento di essermi avvicinato a lui, sopratutto quando all'improvviso mi da un rapido abbraccio e ancora una volta vengo immerso nel suo dolce e intenso profumo che assaporo per tutto il tempo che posso.
il contatto di poco fa è durato troppo poco per i miei gusti ma non posso darlo a vedere così mi metto ad aiutarlo ad asciugare le varie cose sul lavandino almeno fino all'arrivo di kenma, aspetto si cambi e poi gli cedo il mio posto.
mentre mi dirigo verso il mio ufficio sento kenma chiedere -come mai sei qui e le tue guance sono rosse?- come al solito il biondo riesce a fare le domande giuste al momento giusto, -sono successe decisamente un sacco di cose- rispose yaku, -racconta, sono stato 12 ore a urlare contro gente che manco conosco perché non sapevano giocare, ho bisogno di staccare un attimo-.
so che è sbagliato origliare ma devo sapere cosa gli racconterà, -te la faccio breve, io, niente soppressori, alfa bellissimo, sveglia interrompe la cosa, prendo i soppressori, prima che tu dica qualcosa si so di essere stupido ad averli dimenticati e no non ci siamo neanche baciati- lo sento dire velocemente soffermandomi sul modo in cui mi aveva "chiamato" e sul suo tono deluso alla fine della frase, entro finalmente nella stanza con espressione soddisfatta.
CIPOLLA
beh che dire piccole personcine carine, eccovi il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto e se è così votate e commentate per farmelo sapere, se riesco stasera aggiorno anche le altre due storie :).
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Smell Of Angel /yakulev omegaverse
Fiksi Penggemaryaku morisuke, un Omega dai modi insoliti, è scontroso, autoritario e molto estroverso, o almeno così si sarebbe definito prima di incontrare lui, lev haiba un alfa malizioso, divertente e sopratutto bellissimo. come si saranno incontrati questi due...