S E T T E

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GIRASOLE

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GIRASOLE

"un girasole è usato per esprimere pensieri puri. Simboleggiano anche altre cose, come adorazione, lealtà e longevità, e ovviamente il sole stesso."

🌻🌻🌻

Chiunque poteva notare il  cambiamento del moro. Dal modo in cui era solito a passeggiare per il negozio, ora ballava. Dal modo in cui faceva piccoli sorrisi, ora sorrideva. Dal modo in cui ascoltava la musica, al modo in cui ora la cantava. Il suo cuore brulicava d'amore; una sensazione meravigliosa che sperava non l'avrebbe mai abbandonato.

Neville se n'era andato per la giornata, lasciando Harry al negozio da solo. Al ragazzo non importava, gli dava la possibilità di far suonare il giradischi un po' più forte e di ballare con più noncuranza nel negozio quasi vuoto.

Ma ovviamente il negozio era quasi vuoto, e il ragazzo moro aveva un fan particolare che amava guardarlo.

"Ti stai allenando per il balletto, Potter?" Draco chiamò dalla soglia, dove si trovava. Aveva le braccia. Aveva le braccia incrociate e un sorriso disinvolto gli appariva sul viso.

"Esattamente!" Gridò Harry di rimando, girando e rigirando tra i fiori, ballando a ritmo della canzone che stava ascoltando.

"Perché non ti unisci a me?" 

"Io?" Draco inarcò una sopracciglio, indicando se stesso.

"Si tu!" Harry ballò fino alla porta dove stava Draco e prese entrambe le mani del biondo nelle sue. "Andiamo! Balla con me!"

"Non conosco nemmeno questa canzone, Harry!" Draco rise, godendosi la sensazione delle loro mani intrecciate.

Harry scosse la testa, sorridendo da un orecchio all'altro. "E quindi? Nemmeno io la conosco!"

Con un ultimo strattone delle loro mani unite e qualche minuto in più di battibecco, il moro, improvvisamente fiducioso, riuscì a persuadere il biondo a unirsi  a lui, conducendolo al centro della stanza.

"Vediamo" Harry lasciò andare una mano di Draco, e la portò sul suo fianco. Poi, con attenzione, mise la sua mano sulla spalla di Draco. "Ecco, la tua mano va qui, e la mia qui."

"Stai bene?" Chiese Draco, osservando l'altro negli occhi. "Non parli."

"Perché non dovremmo parlare!" Harry strinse la mano di Draco. "Dovremmo ballare!"

E con questo, i ragazzi hanno ballato. Ballarono l'uno con l'altro, volteggiando e girando finché i loro stomaci non facevano male per aver riso troppo. Danzarono co l'arcobaleno di fiori che li circondava e con il sole splendente che proiettava le loro figure sul pavimento. Hanno ballato come se non volessero mai un partner diverso.

Non erano dei bravissimi ballerini, anzi erano terribili! Con il modo in cui Harry calpestava le dita dei piedi di Draco, o in cambio il biondo faceva roteare accidentalmente l'altro un po' troppo finché non finivano con uno sdraiato sull'altro sul pavimento. Ma i ragazzi assaporavano ogni minuto della presenza dell'altro.

Quindi, alla fine della giornata, quando il mondo aveva cominciato a passare dal suo meraviglioso azzurro pacifico ad arancione tenue, Draco non poteva pensare a nessun fiore migliore con cui presentare il suo Harry.

Draco fece un respiro profondo; preparandosi per quello che stava per fare. Osservò il suo amante che stava riorganizzando un bouquet che era stato messo in vetrina. Era etereo e non c'era altro modo per negarlo. Era prezioso ed era santo; era la definizione stessa di ciò che Draco pensava che un angelo dovesse essere.

"Grazie!" Draco rise, camminando esitante verso il moro. "Per aver sopportato la mia orribile danza." 

"Sei fortunato perché non c'è nessun'altro al mondo che vorrei che mi calpestasse i piedi!2 Scherzò Harry, incontrando Draco nel mezzo e sorridendo all'altro.

"Sono contento" Draco fissò l'altro negli occhi, contemplando cosa fare dopo. Stava per aprire la bocca per parlare, proprio quando Harry iniziò a parlare.

"Che cos'è questo?" Indicò il fiore giallo stretto nella mano di Draco.

Draco sorrise, gli occhi andarono finalmente al fiore invece di fissare il suo amante. "Il tuo fiore per oggi."

"E' bellissimo" Harry prese il fiore con la mano destra. "Perché un girasole?"

"Perché un girasole può significare adorazione. E poiché per tutto oggi, sono abbastanza sicuro che l'unico pensiero che mi è passato per la testa è quanto ti adoro. E ti adoro cos' tanto, mio fiore." Draco spiegò, sentendo il calore correre alle sue guance.

"Draco, non flirtare a  meno che tu non lo pensi davvero." Disse Harry, senza incontrare lo sguardo dell'altro.

"Non ho intenzione di fermarmi allora," disse subito Draco. "Vuoi uscire con me domani? Come un vero appuntamento?"

Harry sorrise, sentendo le farfalle nello stomaco. "Non mi piacerebbe nient'altro"


Roses || Drarry (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora