La realtà
Vi è un sottile strato, quasi invisibile, che divide la nostra realtà da quella di un sogno. Sapete cosa succede quando si riesce a stare in mezzo a questo strato con consapevolezza?
Si vieni lentamente distrutti, perché i sogni non sono quello che crediamo, non puoi controllarli, loro rubano ricordi dalla tua mente, li plasmano e riescono a farteli rivivere in una maniera diversa.
Eppure hanno un limite
vero?||... per non parlare di come mi ha guardato quando sono salito, Lua...Ohi Lua ||
La ragazza che stava venendo richiamata scosse leggermente la testa come per riprendersi, tentando di ricordare ciò che il suo amico gli stava dicendo
|| Vince...scusa davvero ho perso il filo ||
Vince Darcy Wilde
Ragazzo dalla pelle decisamente chiara, ma non pallida. Portava i capelli lunghi e sembra decisamente curarli molto data la loro brillantezza, spesso li portava in una mezza coda e ,nonostante non fosse affatto capace di fare una coda decente, gli donavano. Ciò che attirava l'attenzione era il colore dei suoi occhi: aveva la parte più interna di un giallo ambrato mentre più si andava verso l'esterno più il colore diventava verdognolo.
Aveva un viso squadrato ed una corporatura alta e slanciata, con una muscolatura evidente ma non troppo prorompente... Beh i ragazzi si divertivano molto con lui, questo è quanto||Lua...quanto stai dormendo?||
il tono che l'amico stesse riferendo alla ragazza era decisamente serio, e perfino il modo in cui la stava guardando esigeva una risposta. E la risposta che ottenne fu una mera risata ed una grattata di capo
|| Ho la faccia di una che dorme davvero bene per te?||
Lua rispose in maniera frustrato, lo si leggeva anche nel suo viso.Gli ultimi giorni erano stati intensi e l'insonnia che si portava sulle spalle non la aiutava a pensare lucidamente.
Vi erano pochi rimedi che avevano un effetto sicuro, ma spesso la ragazza si rifiutava di usarli proprio per rimanere sveglia, lavorava ad un progetto e aveva intenzione di portarlo avanti|| non dirmi che stai ancora pensando a quella tua strana idea ||
La ragazza non disse una parola, continuando a guardare proprio difronte a sè.
VInce non era affatto tranquillo a riguardo, poichè conosceva bene l'amica, conosceva la sua testardaggine e lo stesso valeva per la sua curiosità e molte volte la troppa curiosità non faceva bene. Il maggiore dei due fece un sospiro stanco e si passo una mano fra i capelli
|| Non ti lascerò fare da sola||
Il suo tono sembrava contrariato ma nonostante ciò non aveva nessun intenzione di lasciare andare la ragazza. Quest'ultima spostò lo sguardo su di lui con un sorriso decisamente più ampio del solito. Si, non era solito vederla sorridere in quel modo, proprio per questo quando lo fece il ragazzo corrugò la fronte guardandola
|| Oh cavolo... ma è la tua faccia sorridente quella? no ti prego finiscila||
La ragazza fece una leggera risata e tornò seria sporgendosi più verso di lui, volendo che altri non sentissero, d'altronde era qualcosa fuori dal comune e se ciò fosse venuto fuori avrebbe solo causato dei disturbi ad entrambi.
|| Dobbiamo parlarne in un altro posto, ho davvero molto da dirti ||
I due ragazzi, che si trovavano ad un tavolo della mensa scolastica, si alzarono con lentezza e si spostarono verso l'esterno. La loro scuola era certamente ben attrezzata e non ci si poteva lamentare dato che era un semplice Liceo, ma per quanto l'esterno fosse meraviglioso quella scuola era un puro inferno, la tua vita dipendeva da quello sia fuori che dentro e se non eri capace di resistere finivi per venire inghiottito dalla terribile realtà dei fatti
I due continuavano ad evirare corridoi troppo affollati e in breve arrivarono nell'area aperta della scuola, uno spazio completamente dedicato alla natura che veniva curata da alcuni studenti a turno. Il ragazzo si sedette sul terreno appoggiando la schiena al tronco di un grande albero e mise le mani dietro la testa chiudendo gli occhi
|| Allora Lua, mia cara scienziata, a che punto è la tua strana miscela soporifera?||
La ragazza gli fece segnò di abbassare la voce e sospiro stanca data la sua poca curanza. La ragazza si guardò attorno, e proprio quando stava per parlare notò qualcuno poco più distante da lei. fece segno con le mani al ragazzo e mormorò
^ Guarda... lo hai mai visto qui?^
Quando si trattava di ragazzi Vince aveva una certa...cultura la potremmo definire, si informava spesso sui nuovi arrivati e tentava sempre di scoprire qualcosa su di lui, ma quella volta sembrava star facendo fatica a capirlo
^ Cazzo...^
Il ragazzo d'un tratto sembrò più interessato, come se i suoi ormoni si fossero accesi in un attimo, e la ragazza ormai lo conosceva
^ Sebastian Wyatt... appena trasferito pare che fosse alquanto famoso nella sua precedete scuola, è un artista meraviglioso, ma non so perchè sia qui ora, dici che potrei posare per lui? magari nudo...nel suo letto ^
^ dannazione VInce davvero? Sei proprio ^
La ragazza lo fermò prima che scendesse troppo nel dettaglio e roteò gli occhi prestando attenzione al ragazzo. La ragazza non lo stsva guardando perchè lo trovava affascinante, ma perchè notava qualcosa di strano in lui, lo leggeva nei suoi movimenti nel modo in cui reggeva la penna e la muoveva sul foglio e la cosa non gli piaceva proprio, gli dava come delle strane energie. Ma nonostante ciò si voltò verso Vince e si mise molto vicina in maniera che non potessero venire ascoltati
|| Ho intenzione di creare una soluzione bilanciata, capace di farmi dormire arrivando al mondo dei sogni, ma non talmente potente da uccidermi ||
|| Per le dosi? in cose del genere prendere delle dosi di troppo penso che sia mortale,,, no, ne sono certo||
Il ragazzo intervenne subito, e quando si rese conto che la ragazza non rispose a tale domanda capì che non ci aveva pensato ed il suo sguardo si fece turbato
|| Dovrai solo sorvegliarmi, controllare che non mi capiti niente e svegliarmi dopo un ora e mezza||
Aveva calcolato le doti in maniera più o meno corretta, ma non l'aveva certamente testato sul suo corpo ma voleva prendere il rischio, poco le importava
|| Come dovrei svegliarti?||
|| Devi far capire alla mia mente che si trova a rischio... Dovresti provare come a farmi cadere da una sedia, quella sensazione mi farà svegliare di soprassalto||
Vince continuava a grattarsi la nuca, come se volesse riflettere affondo a riguardo e nonostante il suo riflettere, Lua sapeva che il maggiore avrebbe accettato, Quando alzò lo sguardo vince disse con tono serio
|| Un ora e ti voglio fuori okay? ||
Lei annui semplicemente e continuò a spiegare le sue intenzioni
Fu così che le cose si complicarono. Un ora di un tempo infinito era riuscita a creare quell'immenso problema, Ma ormai avevano entrambi i piedi nella fosse e il resto delle persone non avrebbe fatto altro che mandarli sempre più affondo
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Dreams Trauma
Teen Fiction» i sogni sono dei posti pericolosi...non sei tu a controllare loro con la tua mente, loro ti fanno credere di poterci riuscire e così controllano te