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[ JOLENE'S POV ]

Jolene, rispetto alle altre ragazze del gruppo, era una che si basava molto sull'istinto ma certamente non tralasciava il suo intelletto.
Lei aveva sperimentato, mesi prima, il controllo dei sogni ed era riuscita a farlo per molto tempo lasciando che anche le altre entrassero con lei.

Un fatto però accadde.
All'inizio era divertente, insomma poter passare un intero sogno con la facoltà di poter fare tutto ciò che si vuole è qualcosa di meraviglioso

Ma i problemi sono venuti dopo
Il mondo onirico iniziava ad essere disturbato da delle entità, che sembravano invadere il sogno della persona cambiandone la forma avendo così anche loro la possibilità di controllarlo.

La prima cosa che Jo capì da quell'evento è che si può essere feriti, e riportare ferite nel mondo reale solo se si è davvero coscienti...

Jolene si guardò per un attimo allo specchio, esaminò il suo corpo e guardò la larga cicatrice che aveva proprio sul fianco, essendo semplicemente in intimo saltava facilmente all'occhio. Lentamente passò le dita su di essa, percependo un brivido poco piacevole, lasciando che tornasse alla mente il ricordo di cosa e chi gliel'avesse procurata. La sua espressione cambiò senza neanche volerlo, ma si distese quando sentì le mani sulle sue spalle nude

||Jo...smettila di pensare, finirai per rimuginare come sempre, lo sai||

Lentamente il ragazzo fece scendere le mani dalle sue spalle, lasciando che le sue braccia andassero ad avvolgere Jolene in un abbraccio, capendo che era proprio quello di cui aveva bisogno al momento

||Lo so, ma capisci che qui c'è qualcosa che non quadra... qualcosa non va me lo sento||

La ragazza si voltò verso Sebastian, ricambiando il suo abbraccio, e poggiando poi la testa sulla sua spalla respirando profondamente come se il profumo del ragazzo potesse calmarla

|| Stanno per arrivare le altre, rivestiti dai che oggi hai combinato un casino||

Era chiaro a cosa stesse facendo riferimento la scura, e ciò fece ridere il ragazzo dalla lunga chioma, ora legata in una disordinata coda

|| Io? Ma se oggi mi hai pure morso, guarda qui||

disse lui indicando un punto arrossato del suo collo. Jolene gli lanciò la sua maglietta in faccia approfittandone per andare in bagno a farsi una doccia. Nonostante tentasse di scacciare quel pensiero, non le riusciva neanche un po', le stava dando il tormento l'idea che tutto potesse crollare da un momento all'altro.

Si sentì per un attimo mancare, dovette poggiare le mani sul lavandino ed iniziare a fare dei respiri profondi

"Cazzo Jo... devi rimanere concentrata e riprenderti"

La ragazza, dopo aver ripreso poco del controllo sul suo stesso corpo entrò nella doccia, portandosi ancora quel pesante pensiero che qualcosa fosse sbagliato.

LUA'S POV

Lua effettivamente non era una ragazza circondata da molti amici, se non fosse stato per Vince probabilmente, lei non andrebbe neanche più a scuola non trovandone l'utilità. Il fatto che fosse stata invitata da qualche parte non la faceva stare male, ma la metteva a disagio perché non sapeva cosa si dovesse fare.
Le ragazze le erano piaciute, era dovuto a questo il suo disagio, perché non voleva commettere nessun errore.

L'appartamento di Jo non era lontano, dopo un po'do caminata riuscì a raggiungerlo senza problemi. Il vero problema arrivò quando dovette suonare il campanello, la sua mano tremava come quella do una foglia d'autunno. Voleva fermarlo e suonare, ma più provava e più il suo corpo si rifiutava

||Vuoi entrare o...?||

La voce di Clarisse fece sobbalzare di poco la ragazza, che si fece da parte passandosi una mano fra i capelli distrattamente

||no è che...non sapevo quale fosse|

||oh è semplice... quello di Jo è l'ultimo||

E Clarissi si fece avanti suonando al posto suo, ed ottenendo di tutta risposta il suono metallico della porta che si era appena aperta.

Lua ringraziò solo mentalmente Clarisse per quell'intervento e nel silenzio più totale salirono le scale arrivando fino alla porta, dove Clarisse suonò nuovamente.

Per i primo 5 secondi vi fu silenzio
ma dopo quei secondi di pace un urlo femminile ruppe la quiete, e Clarisse si lasciò andare un sospiro di stanchezza, capendo cosa fosse successo. Si sporse verso un vaso, spostò un po'di terra e prese delle chiavi con cui aprì la porta

|| Fa come se fossi a casa tua, vedo perché ha urlato Jo||

Lua non capiva perché ogni strana situazione fosse come pane giornaliero per loro, ma nonostante ciò seguì le parole di Clarisse e si sedette semplicemente.

||SEBASTIAN MA TU SCHERZI? CHI È IL PAZZO CHE SOSTITUISCE LO SHAMPOO DELLA SUA RAGAZZA CON DELLA COLLA?!QUESTA NOTTE DORMI FUORI.||

Jolene era appena entrata nella stanza. I capelli erano legati in una treccia e aveva una semplice maglietta molto lunga che la copriva fino alle ginocchia. Non fece alcun cenno quando vide Lua, e la sua rabbia non accennava a scendere

|| Ehi...||

Lua si limitò a fare un cenno con la mano, e Jolene ricambiò solo dopo qualche secondo sforzando un sorriso. Insomma, non aveva potuto farsi una buona doccia dato che aveva passato il tempo rimanente a levare via dai capelli la colla vinilica che il suo ragazzo aveva gentilmente messo al posto dello shampoo.

Clarisse,seguito da Sebastian, entrò nel salotto e prese posto poco distante dalle ragazze, Jo non smise di scaricare i suoi sguardi  infuriati sul ragazzo che sembrò accorgersene dopo poco. Ma il suono del campanello lo salvò da quello che lui poteva definire una morte certa

La porta si aprì dopo poco, lasciando che le figure di Margo e Beth entrassero nel salotto, con un espressione più seria del dovuto

||Vedo che non siamo le prime||

Margo lasciò andare lo zaino, mettendolo sul tavolo.
Dallo zaino in belle uscì delle boccettine trasparenti, che sembravano contenere un liquido azzurrino

||Alla fine sei riuscita ad averle||

||Ne dubitavi Jo?||

La scura fece una leggera risata e guardò la corvina incrociando le braccia al petto

||Quello che facciamo noi è diverso dall'esplorare il mondo dei sogni. Non è così semplice muoversi in quel modo e penso tu l'abbia notato. Qualcuno sta creando delle interferenze e se queste interferenze continuano beh... entrambi i mondi collasseranno e fidati, non è niente di bello quindi il nostro lavoro è semplice... Nei sogni uccidiamo chiunque causi questo||

Il tono di Jo era stato piatto durante tutto quel discorso, stava parlando di uccidere delle persone che probabilmente potrebbero essere anche coscienti, e Jo non stava battendo ciglio di fronte a quello. Non era la prima volta,  motivo per cui nessuno sembrava essere scosso da quelle parole, e l'espressione si Lua non cambiò neanche

||Che aspettiamo allora?||

Margo, al tono di Lua, Fece una risatina abbassando gli occhiali da sole per guardarla meglio, poiché nonostante portasse gli occhiali non ci vedeva proprio niente. Ma quel gesto gli fece guadagnare una gomitata potente da parte di Beth.

||Bene ragazze, ci sveglieremo nell'ultimo posto che ricordiamo dei nostri sogni. Dopo esservi svegliati vi basterà immaginare la sala prova, e ci vedremo lì||

||Ci sarà tanto bel sangue||

Clarisse non aveva detto una singola parola da quando il discorso era iniziato, disse solo quello catturando l'attenzione di tutti, che risero leggermente dopo poco

||Andiamo.||

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