|| Cosa vuol dire che Sebastian era lì?!||
|| Significa proprio quello che ho detto ||
Da l'accaduto erano passati due giorni e Lua ricordava ancora le cose che le erano accadute e la presenza del ragazzo all'interno del suo sogno l'aveva lasciata certamente senza parole, e ciò era pienamente comprensibile. MA il lato positivo? Il suo piano aveva funzionato, nonostante fosse stato solo per una semplice ora con quella dosa il suo corpo era riuscito a riposarsi,quindi se avesse diminuito la dose sarebbe probabilmente riuscita a riposarsi senza entrare consapevolmente nel mondo del sogno
|| Vince dovresti parlargli tu...sai con i tuoi strani metodi da seduttore||
Lo punzecchiò la ragazza capendo che quel ragazzo aveva attirato la sua attenzione ma nonostante ciò sapeva anche che Vince non avrebbe avuto il coraggio di parlargli, e lei non lo avrebbe fatto volentieri.
|| Ho Biologia ora, ho dovuto cambiare il mio orario quindi vado, ci vediamo più tardi||
Lua salutò l'amico, dandogli giusto una pacca sulla spalla e ricambiando un sorriso, questa volta più sincero degli altri. Non sapeva cosa l'avesse fatto rinvigorire, ma probabilmente le piccole ore di sonno che stava facendo ora la stavano aiutando e per lo meno sarebbe riuscita a passare l'anno in condizioni ottimali.
La ragazza entrò in classe di biologia, e il suo sguardo si posò immediatamente sui due ultimi banchi, ma le venne un terribile brivido che le risalì la schiena facendola bloccare per pochi secondi
^^Deve essere uno scherzo di pessimo gusto questo^^
Sebastian, lo stesso ragazzo dei giorni precedenti ora aveva preso il secondo posto dell'ultimo banco e la ragazza arrivò due semplici conclusioni. La prima era la più semplice, ovvero, che tutto quello fosse solo una coincidenza, che lo avesse sognato proprio perchè lo aveva visto lo stesso giorno, e che il fatto che ora fosse lì era pure una bizzarra coincidenza. Ma la seconda conclusione la insospettiva maggiormente: Potrebbe aver sentito la conversazione del primo giorno, ed ora starà cercando di capirci qualcosa, o peggio...conosce già qualcosa sul mondo dei sogni e così è riuscito ad interferire con il suo
|| Marie-Anne, giusto?||
La sua voce era calda, non troppo profonda e maschile ora che la sentiva, nel sogno sembrava maggiormente...macabro direbbe la ragazza
|| Lua,grazie...nessuno mi chiama così ormai||
Intervenne la ragazza senza neanche guardarlo in viso, limitandosi a fissare la cattedra vuota in attesa che la loro insegnante entrasse e la salvasse da quella strana sensazione
|| Davvero nessuno ti chiama così?||
Quelle parole le fecero percepire un terribile brivido gelido, che scese lungo tutta la sua spina dorsale e le fecero perdere il fiato per qualche attimo. cosa voleva dire con quella frase? Lua stava solo ingigantendo tutto o era davvero come pensava. Si voltò di scatto verso di lui, come se volesse ottenere una chiara spiegazione, ma di rimando ottenne solo un leggero sorrisetto divertito ed il suo sguardo in direzione dell'insegnante che si era palesata nel peggior momento possibile
|| Quindi ragazzi, come avevamo detto l'ultima volta il vostro compagno di banco sarà colui che vi aiuterà nel progetto di biologia di quest'anno||
La castana si voltò verso il ragazzo, capendo che il fatto che si fosse seduto lì non era affatto un caso , e lui gli sorrise innocentemente come se non ne sapesse niente. La professoressa guardò per un attimo la classe
|| Lua...finalmente non farai il progetto da sola, che meraviglia||
Il suo tono ironico le fece sforzare un sorriso e causò una leggera risata da parte della classe. La ragazza tamburellò sulle sue stesse gambe e abbassò lo sguardo senza dire altro, aspettando che l'insegnante continuasse a parlare. Non riusciva a stare concentrata, non capiva il perchè lui fosse lì e le sue supposizioni stavano finendo per assalirla lentamente, finchè non sentì la mano del ragazzo sulla spalla
|| Hai capito? ti ho vista assente||
Quasi in maniera automatica la ragazza scostò la mano scuotendo leggermente la testa per riprendersi: Le ore di sonno erano meglio di quelle che faceva prima,certamente, ma nonostante ciò non le bastavano per vivere la giornata senza addormentarsi su un banco. Lei si voltò verso di lui, notando che avesse preso qualche appunto e li guardò un attimo
|| Mh... quando vogliamo iniziare?||
Chiese semplicemente a lei chiudendo per un attimo le palpebre come se stesse cercando di ricaricarsi,e li aprì nuovamente notando come il ragazzo stesse ridacchiando alla vista della ragazza che in breve sarebbe caduta dormiente sul banco.
|| Pomeriggio ho da fare, quindi magari sta sera o domani||
Disse lui, e lentamente legò i capelli in una " cipolla" scomposta e iniziò a raccogliere le cose. Lua doveva chiaramente scoprire in più su di lui, doveva capire quali erano le sue idee e l'unica occasione era seguirlo
|| Mh...fare cosa?||
|| Sei già interessata a cosa faccio...Anne-Marie?||
Nonostante il tono della sua frase potesse sembrare ammiccante o magari un classico tentativo di flirt, Lua capì chiaramente che il suo interesse non era quello, ma tentò di mascherare tale sensazione facendo una risata divertita
|| Si Sebastian, non hai idea di quanto voglia seguirti caro||
Per una volta il suo senso dell'umorismo le era servito, o per lo meno così le sembrava, ma nonostante ciò sentiva ancora il modo perforante in cui la stava guardando
|| Bene ragazzi, voglio vedervi in biblioteche a fare ricerche ora, potete andare ||
Disse semplicemente lei lasciando che si creasse il solito grande afflusso di ragazzi che uscivano da quella classe, dove l'aria stava diventando pesante da tenere negli stessi polmoni. I due uscirono velocemente e prima che potesse accorgersene Sebastian era già partito verso la sua metà ancora sconosciuta alla ragazza che lo stava seguendo.
Non conosceva quel lato della scuola sapeva che era adibita ai laboratori, ma una ragazza come lei, che non riusciva neanche a dormire più di tre ore a notte, come poteva sognarsi di partecipare persino ad un club. Sebastian si era reso conto del fatto che fosse seguito chiaramente seguito dalla ragazza, ma non ci fece alquanto caso fino a che non si fermò di fronte alla porta.
la ragazza si fermò, poco distante da lui e sentiva della music a venire fuori da quella stanza proprio dove il ragazzo si era fermato
|| Vuoi rimanere lì ancora Anne?||
|| Ti ho già detto di non chiamarmi così||
Disse schietta la ragazza avvicinandosi a lui dal momento che la sua copertura era giust'appunto saltata in breve, lui aprì la porta senza perdere altro tempo lasciando che la ragazza mettesse piede in quel mondo che sembrava sconnessa dal mondo reale
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Dreams Trauma
Teen Fiction» i sogni sono dei posti pericolosi...non sei tu a controllare loro con la tua mente, loro ti fanno credere di poterci riuscire e così controllano te