Stazione.

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Come ogni mattina, io per lavoro e mia sorella per la scuola, ci recammo in stazione. Faceva freddo, era una mattinata uggiosa, eravamo in ritardo e salimmo sul treno che a noi sembrava essere quello giusto. Appena salite il treno iniziò a partire immediatamente.

Stanche della corsa, abbiamo notato che era un treno da viaggio lungo, non per pendolari. Era pieno di scompartimenti, vuoti tra l'altro.. tutti vuoti. Andavamo avanti e non c'era nessuno, proprio nessuno, il treno era vuoto.

Poi mia sorella si affacciò dal finestrino e vide che il treno era lunghissimo.

C'era una fitta nebbia.

Impaurite e stranite andammo avanti da vagone a vagone pur di trovare qualcuno ma niente, dunque pensammo di andare nella cabina del macchinista. Aprendo la porta non vedemmo nessuno alla guida, e lì ovviamente panico totale.

Nel frattempo il treno rallentò e la nebbia svanì poco a poco. Si intravide un'umile stazione, vecchissima, che sembrò quasi abbandonata. Il treno finalmente si fermò, per paura non sapemmo se scendere o no, ma preferimmo scendere perchè il treno faceva più terrore, sembrava quasi infestato.

Scendemmo e per arrivare subito alla stazione attraversammo i binari, non prendemmo dei sottopassaggi.

Appena arrivate in stazione, istintivamente chiamammo qualcuno, ma nessuno ci rispose. Provammo ad entrare dentro la biglietteria, pensavamo di trovare ovviamente il bigliettaio.. ma niente, anche lì nessuno.

Ci sedemmo a terra stanche e scioccate, non capivamo più cosa stesse succedendo. Di colpo feci alzare mia sorella essendo impaurita e pensammo di avviarci all'esterno della stazione dove ci sarebbe dovuto essere un paese.

Uscite all'esterno, da lontano, vedemmo delle casette in legno molto vecchie e avviandoci scorgemmo un cartello "Welcome to the Golden Village", mentre ci incamminammo entrammo in un locale tipo Saloon, genere Far West, anche lì non c'era anima viva.

Sul bancone mia sorella vide una minuscola pepita d'oro e la mise in tasca.

Da lì sentimmo un fischio, capimmo che era un treno che dava il segnale di partenza, dalla voglia di tornare indietro ci siamo messe a correre per vedere che treno fosse. Arrivate nuovamente in stazione abbiamo visto che il treno che ci aveva portate quì era nell'altro binario in versione di ritorno, così salimmo senza pensare ad una destinazione. Ormai stremate dalla stanchezza abbiamo aperto uno scompartimento e ci siamo addormentate.

Un "beep beep" svegliò ad entrambe. Trovandoci nella nostra cameretta e nei nostri letti, mia sorella mi disse che fece uno strano sogno, io le risposi che anche io l'avevo fatto... quando mia sorella incominciò a raccontare il sogno le dissi il seguito di quello che abbiamo vissuto in quel treno, avevamo fatto lo stesso sogno.

Alzandosi dal letto, chiedendosi come potesse accadere una cosa del genere, vediamo scivolare dalle lenzuola una cosa, la pepita.

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