Soffoco.
Ma non mi pento di nulla.
Sono riuscito ad uccidere tante di quelle persone.
Molti credono che l'abbia fatto per soldi ma ciò è falso!
Godevo nel veder sciogliere la loro pelle e la loro carne nell'acido mentre si divincolavano!
In precedenza, usavo il gas e li osservavo soffocare, ma poi capii di provare più piacere nel vederli sciogliersi come un cubetto di ghiaccio.
Agivo nel mio castello. Il mio immenso castello dove riuscii ad uccidere fino a duecento persone.
Non mi importava se erano maschi, femmine, adulti o bambini: volevo vederli soffrire!
Ma a quanto pare oggi tocca a me: Henry Howard Holmes.
L'impiccagione è una vera tortura. Chissà se l'avessi testata sui miei pazienti.
Più di dieci minuti di sofferenza: io stesso mi reputo notevole come vittima.
Morto.
E adesso?
Buio.
Vedo delle grandi mani e mi faccio prendere da un uomo dieci volte più alto di me.
Sento la sua voce: -È un maschietto signora.
-Lo chiamerò Earle. Earle Nelson.
La storia si ripete...