Mi guardo allo specchietto un'ultima volta prima di bussare alla porta del Signor Serkan, stamattina ho cercato di coprire gli occhi gonfi e le occhiaie il più possibile con il correttore, non ottenendo chissà quale risultato, quindi mi sono guardata e riguardata allo specchio sperando che in questo modo i segni della mia nottata possano sparire tra uno sguardo e l'altro allo specchietto. Ho passato la notte svegliandomi tra un incubo e l'altro e piangendo. Busso alla porta sperando che il Grande Capo sia troppo indaffarato per notare il mio orribile aspetto.
- Buongiorno Signor Serkan! - dico con entusiasmo, sperando di camuffare il mio stato.
- Buongiorno - mi guarda storto ma non commenta tornando ad esaminare i suoi documenti.
- Ecco a lei il suo caffè - poggio il caffè davanti a lui aspettando che mi dia i compiti del giorno.
- Oggi avrà un compito importante, dovrà fare da assistente alla nostra modella, la sua assistente è malata per cui ha chiesto a me di prestarle la mia e io ho accettato, visto che oggi in ufficio non c'è molto da fare. - "prestarle"? davvero? Ma cosa sono un giocattolino? Proprio nel momento in cui stavo aprendo bocca per rispondergli la porta si spalanca e... no, non entra la solita modella bionda ossigenata, truccatissima che vi aspettavate e, sinceramente, mi aspettavo anche io, ma una ragazza mora dai capelli ricci, truccata proprio il poco necessario, giusto per far capire che è bellissima anche senza riempirsi la faccia di cosmetici. Sono sorpresa. Con un sorriso smagliante si avvicina al Grande Capo per salutarlo e poi si gira verso di me.
- Ciao, tu devi essere Nazli, giusto? Piacere di conoscerti, io sono Selin, spero che non ti dia fastidio che io abbia chiesto il tuo aiuto per oggi. - Wow sembra anche gentile, ma esistono davvero le modelle arroganti e antipatiche che ho visto nelle serie tv?
- Si figuri, questo è il mio lavoro. - le rispondo.
- Allora, oggi praticamente dovrò provarmi tutti i vestiti della nuova collezione che abbiamo disegnato insieme all'azienda Dincer, dovrò prendere le misure per la sfilata, tu non dovrai fare nulla di importante, dovrai solo rispondere alle mie telefonate mentre sarò impegnata e aiutarmi con piccole commissioni che sono portarmi il caffè o il frullato o il pranzo eccetera, ecco. Ce la fai? - Ma che domande sono. Lavoro con il Grande Capo tutti i giorni, questa sarà una giornata libera per me.
- Certo sono prontissima, possiamo andare. Devo solo recuperare la borsa nel mio ufficio. -
- Fai pure con calma, tesoro, io passo un attimo a salutare Gozde e ti raggiungo all'entrata. Ciao Serkan, ci vediamo dopo. - esce dall'ufficio lasciandomi sola con il Grande Capo.
- Se non desidera altro, io vado Signor Serkan. - Sto per uscire quando mi richiama.
- Nazli, aspetti un secondo. - si alza per avvicinarsi a me. - Mi sono reso conto di aver parlato in modo scorretto quando ho detto che la avrei prestato a Selin, a volte non do peso a quello che esce dalla mia bocca, piuttosto me ne accorgo più tardi. - sorrido, non si è scusato ma almeno ha ammesso il suo errore, alla fine non è poi così cattivo come credevo.
- Meglio tardi che mai, Signor Serkan, ho apprezzato molto, grazie. - dico uscendo dall'ufficio.
Raggiungo l'entrata e chiacchiero con la ragazza della reception, approfittando del momento per chiederle come si chiama. Scopro che si chiama Kader, davvero un bel nome.
- Vedo che fai amicizia con tutti, si vede che sei una brava ragazza. - Selin arriva con tutta la sua magnificenza.
- La ringrazio Signora Selin, lei è davvero molto gentile. - rispondo.
- Ti prego, dammi pure del tu. - mi dice. - Andiamo dai, la mia macchina è parcheggiata qui fuori. La seguo nel parcheggio e quando si ferma davanti a un'audi r8 rossa fiammante, il mio cuoricino perde un battito.
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Il Destino Bussa alla Porta
RomanceNazli è stata mandata a Istanbul per uno scopo preciso. Il suo obbiettivo è Serkan Sadoğlu, un grande uomo d'affari apparentemente felice con una vita perfetta, ma che nasconde un passato oscuro di cui nessuno è a conoscenza. ma nessuno poteva saper...