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POV GABRIELE
Quella ragazza è strana, perché è andata via così in fretta? Ieri erano solo le 23. Va beh...oggi sarà il primo giorno di scuola e Sara,essendo ancora in seconda media, è troppo gasata. Entro in cucina e loro non mi vedono, stanno parlando di un certo Christian, "si mamma, per tutta l'estate mi ha trattato benissimo, credo mi piaccia" "ma sicuramente piaci anche a lui!" Come si gasano le ragazze quando c'è un ragazzo che le considera... "Si sorellina, ma non illuderti troppo eh!" Salta in aria e sorrido perché mia madre appena mi vede mi fa l'occhiolino. "Ti accompagno io a scuola? Sto portando pure tua sorella, se vuoi posso portare pure te" "non preoccuparti ma', buona giornata e mi raccomando, divertiti a lavoro, ma non troppo" esco di casa prendendo le chiavi di casa all'entrata e poi vado verso scuola a piedi.
Chiamo Tommy "Pronto?" "Ehi fra" "che fai vieni a piedi con me?" "Si dai, dove sei?" "Sotto casa tua, tu?" "Dietro di te" mi giro e lo vedo, "ti stavo chiamando perché volevo chiederti cosa ho fatto ieri" inizio a ridere "io che cazzo ne so ahahahhaa" "ma come no?" "Siete stati tutto il tempo assieme, non ricordi?" "Io ricordo di averla baciata un paio di volte, ma spero di essermi comportato bene. Me lo auguro con tutto il cuore" "Eeeeh Tommy si è preso un palooo" "Ma dai vah, toccherà pure a te, chissà con quella ragazza magari" "Quella ragazza chi?" "Alice" "Ma non lo so, è strana. E poi dimentichi Arianna" "ma non la conosci nemmeno e ti ho già detto che Arianna non fa per te fratello." "come mai ieri Giada è andata via così presto, lo ricordi?" "È venuta Alice a chiamarla, non so e non cambiare discorso!" "Mh.Per il resto tutto apposto?" ignoro totalmente il mio migliore amico e capisce di non riprendere l'argomento "si, è divertente, vorrei rivederla" "ma con quali occhi me lo stai dicendo?" "AHAHAHAHAH daaaai" "innamorato forte ehh" "ma dai su" arriviamo a scuola ed entriamo nel cortile,intravedo Giada ma non Alice, "vieni fra,andiamo c'è Giada"

"Ciao ragazzi!" "ehi piccola" Giada al nomignolo assegnato da Tommy arrossisce e sorride in un modo dolce, parlano un po' tra loro mentre io con lo sguardo cerco Michele, solitamente è nell'angolo di quelli che si stonano dalla mattina fino alla sera, ma oggi non è con loro. Mancano venti minuti all'ingresso a scuola e dato che mi sento un po' a disagio con loro esco dal cortile principale che è più che affollato e vado verso il retro dove spero di trovare Arianna e la sua amica, Sara.

POV ALICE

"ehi ragazza!" mi giro verso la voce da cui proviene la voce e vedo Michele, "Oh, ma buongiorno!" Lo guardo sorridendo e lui ricambia il sorriso, "Dove siete sparite ieri? Siete andate via presto vero?" "Beh effettivamente si" "Tutto ok?" "Si grazie" Lo affermo con così tanta convinzione che mi complimento per il livello master raggiunto nell'essere una bugiarda. Ieri appena sono arrivata a casa Antonio mi ha spiegato che mio padre era arrivato ubriaco fradicio e aveva spaventato Emily che lo ha infine chiamato. Peccato che lui lo stava per picchiare così, a ciò che mi hanno raccontato, Antonio si è dovuto difendere. Mi è un po' dispiaciuto che Emily non abbia chiamato prima me e poi lui, ma alla fine non posso cambiare le cose che si sono andate a creare, quindi non so cosa pensare. "Ali?" Mi sarò distratta un attimo perché la sua voce arriva in lontananza. Mi mette una mano sulla spalla e mi sento trasalire. "Scusami, non stavo ascoltando" "Ho notato, tranquilla. Tutto bene?" "Si certo, tranquillo." "Va beh ti stavo dicendo" "Si continua" Gli sorrido e lui continua ma penso a tutt'altro. Non chiamavo mai Emily perché gli ordini erano chiari "nessun contatto con i familiari" "-Come?" Mi giro di scatto e riesco a dire solamente "Perdonami, devo andare un attimo. Ci vediamo dopo scuola eh" Vado verso il giardino sul retro della scuola e mi siedo sul muretto. Accanto ci sono un paio di ragazzi che mi guardano straniti. Li guardo con fare interrogativo e alcuni distolgono lo sguardo, mentre altri due più le tre ragazze continuano a fissarmi. "O sei nuova o non sai ancora chi siamo" La bionda lo dice quasi disprezzandosi "Non so chi voi siate, illuminatemi" Ora ho l'attenzione di tutti. "Siamo gli esonerati, hai presente? Quelli che nessuno vuole perché veniamo considerati come sfigati " "Peccato che non mi importi, siete dei ladri?" "No...?" rispondono in coro, "Siete degli assassini?" "no" "Degli spacciatori?" "No" "Ecco questo potrebbe essere un problema" Rido insieme a loro che mi guardano come se fossi una divinità. Che scuola di merda, le persone che escludono altra gente mi fanno pena. "Come vi chiamate?" "Teresa" "Giacomo" "Elisa" "Naomi" "Tommaso" "Andrea" "Damiano" "Lorenzo" "Io Sono Alice" Sento dei passi provenire da dietro di noi e mi giro. Vedo Gabriele con due ragazze, Arianna e la sua tirapiedi, Sofia. "Oh ma guarda chi c'è qua! Voi, via da qui" "Come scusa?" Sento gli occhi addosso, di tutti. "Ti sei dimenticata come funzionano le cose qui?" "No però credo di essermi dimenticata la data in cui è stato stabilito che tu comandassi la scuola" "Non sto capendo bene, Sofia prendi nota, tu Alice, mi stai per caso sfidando?" "Eppure io ero convinta di aver messo in chiaro le cose. Non hai diritto di parlargli così, non farlo mai più e soprattutto. Dovresti vergognarti, con tutti quei soldi che hai un po' di umiltà dovresti comprarti." Li lascio dopo aver detto ciò e me ne vado dando una spallata ad Arianna e Gabriele mi segue a ruota. "Ma che ci facevi con quelli?" "E tu con quelle arpie?" Manteniamo entrambi il tono basso e poi entriamo in classe, ognuno nella propria. Vedo Giada seduta in fondo alla classe, ma l'unico posto disponibile è avanti. Oggi sinceramente non mi importa minimamente nulla. Mi guarderanno? Buon per loro, almeno vedranno qualcosa di interessante. Alle 08:10 entra la prof "Buongiorno ragazzi! Perdonate il mio lieve ritardo, come avete trascorso le vacanze?" Tutta la classe risponde in modo corale un "bene" io invece, mi astengo. Mi auto escludo dalla lezione che sembra non passare mai, poi ricevo un messaggio su istangram, " 'gabri3le__'  vuole mandarti un messaggio" Apro la chat e leggo 'Io le ho incontrate prima di arrivare, avevo bisogno di allontanarmi da Giada e Tommy' rispondo con un semplicissimo 'capisco, io li ho incontrati per caso. Sai, sono delle persone simpatiche.' la risposta non tarda ad arrivare 'Beh, nessuno mette nulla in dubbio ' 'Menomale allora' Continuiamo a parlare per un po' ma dopo cinque minuti credo sia meglio seguire la lezione di matematica. Sembra quasi simpatico, quasi. Dopo circa tre ore chiedo di poter andare in bagno semplicemente per uscire un attimo in cortile dove Gabriele mi aspetta. Lo vedo già lì, dove eravamo sta mattina. "Allora mi vuoi dire che i miei capelli sono brutti pure dopo averli visti?" "Perché pensavi avessi dei ripensamenti?" "Pensavo non li ricordassi bene" lo dice in modo ovvio. "Non ho alcun problema di memoria io." "Buon per te, io ti ricordavo gentile." ironizza. "Oh ma dovevo anche ridere?" e alla fine ridiamo entrambi. "Va beh io devo proprio andare ora, il bagno non può essere davvero così affollato." "Giusto, a dopo allora" "A dopo." Ci separiamo e di nuovo, ognuno per la sua. Entro in classe con lo sguardo fisso davanti a me e un sorriso cordiale. "Ci siamo perse in bagno eh!" "Effettivamente non ricordavo bene dove fosse e il personale non era disponibile." "Abbiamo iniziato ora l'anno e già sono stanchi! Cose da matti." Dovrei sentirmi in colpa, ma riesco solo ad annuire. Appena le lezioni finiscono Giada si precipita su di me. "Allora, intanto perché sta mattina sei andata dagli sfigati senza nemmeno passare per salutarmi. Punto secondo hai risposto proprio bene ad Arianna. Punto terzo e ultimo, sono arrabbiata con te perché sta mattina ero sola con Tommy. AH e dimenticavo. Dove sei andata prima? Perché io sono passata in segreteria a ritirare delle fotocopie per la prof e il corridoio era pieno di bidelli" "Numero uno, perdonami hai ragione, ma per strada ho incontrato Michele e poi volevo semplicemente fumarmi una sigaretta ma ho incontrato quei ragazzi. Numero due, Arianna è solo un po' montata, ma secondo me sta male. Numero tre, ieri avete limonato per tutto il tempo e oggi ti vergogni. Ma vaia vah, non ci credi nemmeno tu!" "E la numero quattro?" "Con Gabriele, mi aveva scritto e nulla." "Aspetta cooooooosa?" "Sì, hai capito bene." "Oh ma quello lì è Antonio?" "Ma chi?" Giada indica un ragazzo davanti un'auto ed è proprio lui. "Ma quanto si è fatto bono?" "Un po' di contegno Giada" Mi avvicino a lui "Ma buon giorno, che onoree. Sei venuto a prendermi?" "Esattamente, dai su sali piccoletta. Ciao Giada" La saluto con un bacio n guancia "Credo ci siano guai in vista. Ciao splendida" "Fammi sapere, ci sentiamo Meraviglia"

Baci proibiti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora