POV ALICE
"Non ho proprio parole" "Lo so Giada lo so" Ho raccontato tutto a Giada, in questo mondo oscuro lei è la mia luna, anche quando non la vedo, so che c'è. Non ho nessuno di cui mi possa fidare più di lei. Sembra piccola e indifesa, ma quei suoi occhi azzurri che la fanno apparire un angelo sono il riflesso della sua anima. Mi sembrano del colore del mare in tempesta, quell'azzurro misto a quel blu i suoi occhi sono letteralmente bellissimi e dispersivi. I suoi capelli castani sono sempre lisci e ordinati ed è la ragazza più bella e forte che io conosca. Stare con lei mi piace, mi capisce, sa decifrare i miei silenzi e sa percepire le mie paure anche prima di me. Lei è la parte normale della mia vita, quella sincera e onesta, quella che non ha nulla a vedere con la mia vita. "Però alla fine, Massimo ti è rimasto accanto e ti ha tenuto il gioco" Si esatto." "Sai Al. Gabriele chiede di te" "Ma come? Con Arianna?" "Stanno ancora insieme" "Un po' ridicoli" "Assai" "E inveeeece tu e mio cognato Tommyyyy???" "Te l'ho detto, stiamo insieme e siamo nel periodo l'una di miele" "Goditelo!" "E certo che me lo godo AHAHHAAHAH" ridiamo un po' e dopo ci mettiamo a studiare. Domani avremo un compito importante di filosofia e- mi squilla il telefono e rispondo mentre cerco una penna che Giada mi tira "Pronto?" "Alice?" Smetto di giocare con la mia migliore amica e metto il viva voce facendole cenno di stare zitta "Ciao capo" "Domani sera ci sarà una cena in cui ti dovrò presentare ad alcune persone importanti. Sarà un galà di conseguenza vestiti adeguatamente. Alle 22 passo a prenderti" "Ok" stacco la chiamata e Giada mi guarda con un espressione scioccata "Sei seria?" "Cosa ho fatto?" "Senti Alice, per me sei un po' folle e ok, niente da dire ma tu sei pure stupida. Ti ha chiamata e sei rimasta impassibile e distaccata, ma come fai?" "Perché dovrei dargli tutta questa importanza?" "Ma non ti intriga nemmeno un po'?" "No" Mi guarda sorridendo "Te ne renderai conto quando sarà troppo tardi o cosa?" "Non mi sento più quella ragazzina alle prime armi con i sentimenti" "Sai Al, stanotte ho sognato una cosa mi ha un po' turbata?" Diventa subito cupa, "Dimmi Giagià" "Ho sognato Mery" E di colpo il mio sorriso si spegne. "Puoi...raccontarmi ogni dettaglio?" "Era a mare, sembrava in una di quelle pubblicità dei profumi Armani, quelle spiagge Era preoccupata e mi ha detto 'Fai attenzione a lei, falla stare attenta, non se lo aspetterà ma succederà qualcosa di brutto. Stalle accanto e dille di fare attenzione.' Non lo so Al, è successo così in fretta." Qualcosa di brutto cosa? Prendo la penna e continuo a scrivere ignorando le continue chiamate di Giada, perché Mery non sei venuta da me? Mery.. ma che succederà? Non me lo aspetterò? Ma cosa diamine.
POV MASSIMO
"Devi toglierti dal cazzo Camilla. Ti devi togliere." "Perché non mi chiami più?" "Perché non voglio." "Mi spieghi cos'è successo?" "Santo cielo" Camilla è la mia ex storica, siamo stati insieme per tanto, tantissimo tempo 6 anni. Ma non era amore, io non provavo niente di quello che vedevo tra Laura e suo marito, non c'erano le farfalle allo stomaco, non c'era la voglia di costruire qualcosa l'uno con l'altro, ma c'era il sesso. Quello era formidabile. Mi guarda "Io non voglio tornare a stare con te Massi, però eravamo rimasti che saremmo stati amici, e gli amici sanno varie cose l'uno dell'altro. Io non so nulla di te, non so cosa fai, come stai" "I miei amici lo sanno. Ora per favore va via dal mio ufficio" "Se dovessi cambiare idea hai il mio numero" "Camilla..." "Dimmi" "Grazie per la visita, spero stia bene anche tu ma io ho chiuso con il passato, voglio metterci un taglio" Ho allontanato tutte le persone a me care per evitare di coinvolgerle in problemi e situazioni spiacenti. "Ho capito, ci sentiamo" Esce dando il suo posto a mio fratello Andrea, "Che c'è?" "Sono le 20 penso tu debba rincasare e iniziare a prepararti." "Verrai anche tu con Lisa?" "Si ovvio." "Ottimo" "Andiamo a casa dai" "hai la macchina?" "No è ancora all'officina" "Ci stanno mettendo tanto, ma quale officina è?" "La gestisce un certo Tommaso, sono bravi con i motori quei ragazzi" "Ah ho capito, lo conosco, lo chiamerò e ti farò avere l'auto domani." "Come fai a conoscerlo?" "Un vecchio amico di Alice" "A proposito di Alice, ricordati che è una ragazzina, che ti serve per lavoro e lo so che ti sta iniziando a piacere, sei rimasto a pranzo da lei e tu non pranzi mai a casa di qualcuno" "Non mi sta iniziando a piacere nemmeno per scherzo" "Va bene come vuoi tu" "Andrea" "Dimmi" "Sali in macchina cazzo?" Sono nervoso, infastidito da Camilla e dal suo continuo sbucare dal nulla, mi da fastidio che mio fratello pensi io sia coinvolto da Alice e sono incazzato perché sto avendo dei problemi con alcuni lottatori. Lo lascio davanti casa e dopo avermi salutato vado via. nel frattempo chiamo Tommaso "Chi è?" "Sono Massimo" "Uuuuh, quale buon vento!" "Ciao Tommy, ascoltami hai unauto in officina-" "non solo una" "Si idiota ma un range rover bianco è di mio fratello." "ahh, Andrea? Un uomo modesto e umile. Lha detto Simone. Gli dirò di sistemarlo e domani mattina verso le 11 lo può ritirare" "D'accordo grazie" "Stasera ci sarà un galà, hai l'invito?" "Si e tu ci sarai?" "No non potrò esserci, lavoro" Immagino già a quale tipo di lavoro si stia riferendo e sorvolo "Capisco, Grazie per il favore ci sentiamo" "Di nulla, buona serata con Al" Stacco la chiamata e mi rendo conto che non avevo detto di essere con Alice ma vabeh, gliel'avrà detto lei no? Appena torno a casa trovo un messaggio in segreteria da Laura
POV ALICE
"Si Emily stai tranquilla, è tutto apposto d'altronde" "Hai fatto un incidente come fai a dire che è tutto apposto?" sto perdendo la pazienza, è da dieci minuti che andiamo avanti così. "Domani andrai in gita! Ho controllato le valige, hai tutto. Domani mattina ti darò i soldi ma in valigia ti ho nascosto 50 euro. Starete via quattro giorni quindi ti darò altri 100 euro. Non penso che li userai tutti, ma è meglio averceli. Se dovesse succedere qualcosa avvisa la maestra e subito dopo chiama me. Ti raccomando Emily, stai attenta. Abbiamo falsificato le firme dei nostri genitori e sarebbe un peccato se ti succedesse qualcosa." "Ho capito mamma stai tranquilla" "Si prendimi pure in giro vedrai quando sarai madre tu!" "Quindi ora sarei tua figlia?" "Ti adotterò prima o poi, sarebbe un guadagno" "Mi piacerebbe" Mi giro verso di lei, "Emily se sei d'accordo basta che dici ok e sarai una mia responsabilità" Lei è all'insaputa che io lo stessi già tenendo in considerazione. "Per me va bene" "D'accordo ora vai a dormire, e stai tranquilla, sei al sicuro. Papà è da un suo amico e noi abbiamo cambiato le serrature e ogni finestra. Sei in una botte di ferro, ma nonostante ciò verrà Giada. D'accordo?" "Senti Al ma Giada e tu vi volete veramente bene?" Nel frattempo sto preparando l'abito che indosserò tra poco. Ha un'eleganza unica, è a sirena e ha una spacca laterale non volgare. è di seta e ha un colore particolare, è color lavanda. Abbino sopra una collana con un diamante pendente e per non eccedere indosso due punti luce mentre negli altri buchi che ho levo tutti gli orecchini. "Si Emi ci vogliamo un bene dell'anima" "Anche io ho un'amica come Giada, si chiama Giorgia. Qualche volta non so potrebbe venire qui?" "Se me lo dici prima mi tengo libera e vi aiuto a cucinare un bel dolce! Che ne dici?" "Siii! Grazie" "Di nulla tesoro." Mentre va in camera sua suona il campanello. Scendo pensando sia Giada e non bado al fatto che indosso una semplice asciugamano, dato che sono uscita ora dalla doccia. Apro la porta e.. "Non so, la prossima volta mi aprirai nuda?" "Ma che insolente!" "Posso entrare regina delle stronze?" "Accomodati capo." Questa parola secondo me gli fa ribollire il sangue, è il motivo per cui non ci siamo mai spinti oltre. Non nego che ci sono stati momenti in cui l'attrazione fisica fosse palpabile, però come l'ho definito rimane, un sogno erotico, e i sogni non sempre si avverano. "Aspettami qui e se dovesse arrivare Giada apri." "Ok" Salgo sopra e sento la schiena bruciare, Massimo mi viene in contro di fretta e mi gira. "Ma che problema hai?" "Ma che hai fatto?" "Ma dove?" Fingo di non capire.. "Alla gamba" "Non ho il motorino perché ho fatto un incidente capo, ma non si preoccupi, ho letto il contratto e domani sarò in palestra con lei." "Come stai? Che è successo? Cazzo Alice parla!" Lo guardo e me ne vado ascoltando il suo respiro accelerare. Adoro infastidirlo! Sembra sia una cosa incredibile, eppure è la verità. Quando sto con lui mi sento viva e non mi succedeva da anni. Salgo senza far rumore, indosso l'abito e lascio i miei capelli sciolti in dei morbidi boccoli. Indosso le scarpe, sono dei sandali argento firmati. Prendo la mia pochette e metto dentro dei soldi, pistola e appena finisco di mettere il rossetto, ci metto pure quello. Scendo sotto e vedo Giada parlare sotto voce con Massimo, che appena mi vede rimane fisso a guardarmi. "Ciao Giagià, grazie per il favore" "Al... sei stupenda, comunque nessun problema. Salgo da lei, è stato un piacere, buona serata ragazzi e... Alice? Attenzione. Ricorda. State attenti." "Si." Ritorno fredda e calcolatrice per un po' di tempo. Appena Giada sale Massimo mi guarda come se non fosse chissà che il mio look." "Sei bellissima reginetta" Decido di non rispondere, ma guardandolo bene è uno schianto anche lui. Non lo capisco proprio, è contraddittorio con se stesso. Ad un certo punto in macchina abbassa il finestrino e si accende una sigaretta. "Vuoi?" mi porge il pacchetto "No grazie" Sta zitto e continua a guidare. La strada sarà molta ho controllato sul gps quindi mi metto comoda senza badare ai capelli o a non sgualcire il vestito. "Sai essere adeguata ad ogni situazione e non è una cosa da tutte." interrompe il silenzio con questa bizzarra affermazione. "Già" Appena finisco di dire già il mio telefono squilla, è Gabriele. "Ciao Al!" sento della musica di sottofondo e capisco che si trovi ad una festa. "Gabriele, dimmi" "Non ti vedo da un po' come va?" "Bene grazie" "C'è una festa a casa di Arianna, perché non passate?" "Non possiamo, ci vediamo a scuola" Stacco il telefono ma squilla di nuovo, è sempre Gabriele. "Alice" "Che c'è?" "Ho lasciato Arianna" e che devo fare io? Ma perché in ogni situazione impossibile devo esserci io di mezzo cazzo "Mi dispiace" "A me no" "Senti Gabriele io penso tu abbia un'idea contorta di-" "Non voglio mettermi con te, io voglio Sofia, l'amica di Arianna, però mi incuriosisci, sei particolare e mi piaci. Vorrei conoscerti meglio" chiudo gli occhi e sospiro, questo ragazzo non sa cosa vuole. "Ci vediamo a scuola" Non potrei, nemmeno se lo volessi. Avvicinare qualcuno a me sarebbe tremendamente pericoloso, io non so nemmeno se resterò qui o se dovrò andar via di nuovo, non potrei svelare i miei segreti e non si tratterebbe di dover ricorrere a bugie minime, si tratterebbe di cose eccessive. Gabriele ficcherebbe il naso nei fatti miei e non posso lasciarglielo fare. Mi scende una lacrima in maniera silenziosa e dimentico il fatto di non essere sola in auto. Sono una ragazzina di 18 anni ma non posso godermi a pieno la mia adolescenza e non tornerà più in dietro, ma non ho altra scelta.
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Baci proibiti
ChickLitProbabilmente cari lettori,voi come anche io ho fatto,avrete letto un sacco di storie d'amore.Sta volta non mi sono voluta limitare a leggerle.Vorrei anche scriverne una e spero di trovare il vostro sostegno!Spero che la storia di Alice vi piaccia,b...