Liar;

98 6 11
                                    

Pov's Draco
Appena Mary esce con suo fratello, la rossa mi informa con tono glaciale:
"Sono andati dai loro genitori."

Una frase secca, concisa, ma con tanto dolore dentro. Vorrei tanto essere andato con loro, per poter aiutare Mary, ma saperla con Harry mi rende più tranquillo.

Finiamo di fare colazione e mettiamo le ultime cose nella valigia. Prima di materializzarci, porto mia madre in disparte per salutarla.

"Stai attento tesoro"
mi raccomanda.
"Mamma, lo sono sempre"
le rispondo, sorridendo.
Lei ricambia il sorriso, mi abbraccia e mi dice:

"So quanto è difficile tornare dopo l'anno scorso, ma impara a mostrarti per come sei e le persone cambieranno idea su di te."
"Ci proverò, mamma."
esclamo.

Dopo gli ultimi abbracci, esco con gli altri. Decidiamo che la Weasley e la Granger si materializzeranno per conto loro, in modo da essere più veloci, mentre io devo andare con il rosso.

Appena le ragazze partono, lui mi ferma per avvertirmi:
"Prova solo a far piangere di nuovo Mary e ti spezzo le ossa."
"A cosa ti riferisci, Weasley?"
rispondo con nonchalance, nonostante dentro sia in subbuglio.

"Mi riferisco a quello che è successo ieri. Quello che è successo a scuola non la riguarda, sono false tutte le voci che girano sul tradimento, quindi non osare mai più ricordarle quella notte."

Tonfo al cuore. Tradimento? Non ho mai sentito queste storie su un possibile tradimento, ne' Mary me ne ha parlato. Decido di rispondere:
"Tranquillo Weasley, non mi importa nulla della tua amichetta mezzosangue, nemmeno di quello che ha fatto o non ha fatto."

Il rosso mi guarda male ed esclama:
"Non sei cambiato per niente, Malfoy."

Dopo di che ci materializziamo alla stazione di King's Cross. Lui, senza neanche salutarmi, va verso i suoi amici. Da lontano lo scorgo abbracciare Mary e vedo quest'ultima ridere per qualcosa detto da qualcuno.

Lei una traditrice. La storia non torna. Decido di andare da Blaise e da Pansy, loro sapranno qualcosa.

Pov's Mary
Dopo troppe lacrime versate tra le braccia di mio fratello, decidiamo di raggiungere gli altri al binario. Attraversiamo il muro tra i numeri 9 e 10 e ci troviamo immersi in una folla di genitori, figli, fratelli e sorelle, con bagagli stracolmi di piume per scrivere, di libri sulla magia, di calderoni.

Alcuni indossano già la felpa della loro casa, i maggiorenni sfoggiano le loro abilità con alcuni incantesimi e poi ci sono i più piccoli, con una tunica nera, ansiosi di scoprire in quale casa andranno e impauriti dalle loro nuove bacchette.

Quest'anno, però, ci sono due differenze fondamentali rispetto a quelli passati.

La prima è l'umore di chi torna ad Hogwarts dopo la battaglia. Posso percepire il loro rammarico, la loro mortificazione, il loro senso di colpa. Riesco a farlo perché sono anche i miei.

La seconda differenza è l'atteggiamento nei confronti miei e di Harry. Appena arrivati, nonostante la confusione e il baccano, è calato un silenzio assordante attorno al treno.

Ci sono migliaia di occhi puntati su di noi. Nonostante il colpo, scorgiamo una mano che ci fa segno di raggiungerla e vedo che il proprietario è il mio rosso migliore amico.

Così ci facciamo avanti e, al nostro passaggio, la folla comincia a diramarsi e si cominciano a sollevare dei cori di ringraziamento.

Ringraziamento di cosa? Io ho fatto il minimo, non dovrebbero essermi grati.

Però mi sono ripromessa di non buttarmi così giu e di smetterla di autodistruggermi, così passo sopra il pensiero precedente e rivolgo un sorriso ai maghi e alle streghe che mi circondano.

Arrivati dagli altri, abbraccio Ron in primis e rido dopo averlo sentito dire:
"Guardate un po' qua, le nostre celebrità si sono finalmente degnate di rivolgerci un saluto!"

"Weasley, non ci contare più di tanto, appena ricevuto il riconoscimento che mi spetta, ti toglierò anche quello!"
risposto con una risata piena di gioia.

Dopo aver salutato anche gli altri, mi giro e noto i suoi occhi azzurri posati su di me, ma questa volta sono diversi rispetto ai giorni scorsi.

Sono degli occhi glaciali, accompagnati da un volto tetro, quasi furioso.

Gli rivolgo un sorriso e, in cambio, ricevo lo sguardo di una serpe.

Il Draco che avevo imparato a conoscere nei giorni precedenti era scomparso e, al suo posto, era tornato il bullo di sempre, capace di svuotarti, di rovinare tutti i bei ricordi insieme.

Si volta e si dirige verso suoi amici sotto il mio sguardo attonito.

A risvegliarmi dal mio stato di trance è Ginny, la quale pensa bene di urlare:
"Mary, tutto okay?"

"Con chi si è materializzato Draco oggi?"
chiedo agli altri quattro.

Visibilmente irritato dal modo in cui l'ho chiamato, Ron esclama:
"E da quando lo chiamiamo per nome?"

Lo guardo e mi ricordo di non avergli raccontato tutti i risvolti del giorno prima, per questo il rosso ce l'aveva ancora a morte con lui.

"Ronald, cosa gli hai detto?"

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 04, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Prohibited Love;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora