Introduzione

12 4 3
                                    

" Apocalisse": da sempre, attorno a questa parola, a ciò che essa rappresenta, o meglio, ciò che essa dice, si è sviluppata curiosità e interesse.
Fondamentalmente le discussioni si sono incentrate attorno a queste due domande:
- la realtà descritta va intesa in senso letterale e realistico o simbolico?
- si tratta di una realtà che fa ancora parte della storia o è situata oltre la storia, nell' eternità?
Diciamo che queste domande hanno avuto tante risposte e spesso, specialmente se date senza un minimo di conoscenza del testo stesso, portano a considerazioni erronee.
La nuova realtà che qui viene descritta non costituisce per noi la fine o il punto di arrivo di eventi che si susseguono cronologicamente. Nella sezione finale del libro dell' Apocalisse, incentrata nella descrizione della Gerusalemme nuova (Ap 21-22), vediamo che si riprende e si sviluppa un tema annunciato precedentemente, cioè si descrivono in modo simbolico gli effetti positivi che scaturiscono dalla morte di Gesù Cristo. Per Giovanni l' effetto positivo fondamentale che la morte di Cristo ha prodotto è la redenzione, cioè l' eliminazione delle conseguenze del peccato originale, la restaurazione del rapporto interrotto tra l' uomo e Dio, la restituzione all' uomo della possibilità di accedere alla vita divina, alla vita eterna.
A me piace pensare che ogni uomo, nel profondo del proprio cuore, ha il desiderio e la nostalgia di Dio. Nella sua Apocalisse Giovanni, mediante il simbolismo dell' amore tra due fidanzati e due sposi, fa vedere in modo progressivo, in ambito prettamente liturgico, come l' amore di Cristo porta la comunità a dialogare con lui, nel desiderio di arrivare a ricambiarlo.
Quindi, il mio intento è quello di fare vedere come Cristo-Agnello, immettendo nella storia la sua forza di resurrezione, pur tra tante vicende alterne, porterà alla fine alla vittoria definitiva del bene, un bene che tende a coincidere con Cristo stesso. Da parte nostra noi cristiani siamo chiamati a procurare attivamente la realizzazione del regno mediante le preghiere e mantenendo viva ed efficace la parola di Dio testimoniata da Cristo. Notiamo che è proprio l' amore offerto da Cristo e ricambiato dai cristiani in misura sempre crescente che dà tono a questa collaborazione. In virtù di ciò possiamo dire che la Chiesa fidanzata aspira all' amore paritetico di sposa ed è proprio la collaborazione attiva con Cristo che le permette di realizzare ed esprimere quel dinamismo dell' amore che la porterà ad essere sposa.
Tentando di rileggere lo sviluppo dell' Apocalisse alla luce di questo percorso di alleanza, che alla fine sarà pienamente sponsale, tra Dio e l' uomo, ho articolato questo lavoro in tre capitoli.
1) Nel primo si cerca di analizzare il concetto di alleanza sponsale sia nella Scrittura sia soprattutto nella letteratura giovannea. Quindi, partendo dal dire cosa si intende per alleanza in generale si va, poi, a riscontrare il concetto nei testi giovannei fino ad arrivare all' Apocalisse per cogliere il passaggio da alleanza ad alleanza sponsale.
2) Nel secondo si cerca di vedere da vicino i testi dell'Apocalisse in cui il concetto emerge. Qui, cioè, dopo aver esplicitato quella che è l' articolazione-struttura dell'Apocalisse, si va ad analizzare i riferimenti, impliciti o espliciti che siano, dell' immagine nuziale all' interno dei capitoli del testo fino ad arrivare alla parte conclusiva del percorso di maturazione che è reso possibile grazie a Cristo Agnello e Redentore. Si cerca così di fare vedere come l' Apocalisse, ponendo l' uomo davanti a due possibilità, lo porta a saper cogliere l' indirizzo giusto, a seguire la via dell' alleanza realizzata con Cristo in quanto è l'unica che conduce al bene supremo. Ecco, allora, che si mostra all'uomo sia la Babilonia depravata e la sua caduta sia la Gerusalemme celeste in tutto il suo splendore. Quindi, con la manifestazione del Regno escatologico si invoglia la Chiesa-fidanzata a raggiungere quel rapporto di alleanza maturo e paritetico che si realizzerà solo nella condizione nuziale.
3) Nel terzo, infine, si dice come Cristo, guida del cammino travagliato
della cristianità, è l'unica via da seguire per capire noi stessi e Lui. In questo rapporto reciproco Lui ha già dimostrato di esserci per noi. Noi, invece, dobbiamo ancora crescere e maturare e questo possiamo farlo solo se sappiamo leggere e interpretare i suoi messaggi e il suo pensiero, senza dimenticare il forte vincolo di alleanza, di amore e di reciprocità che lega l' uno all' altro.

L' Alleanza sponsale nell' ApocalisseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora