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Passò qualche giorno dal mio primo giorno di lavoro, e devo dire che sta andando tutto bene, e sono felice perché ieri mi hanno comunicato che non sono più in prova e che sono totalmente assunta. Ora stavo lavorando, insomma le solite robe, ad un certo punto vedo Christian uscire dall'ufficio e Massimo appoggiato alla porta che mi guardava, io non sapevo che fare, allora ho deciso di provocarlo un pochino, mi sistemai la camicia bianca, mi raccolsi i capelli con la matita e mi morsi il labbro. Lui si avvicinò a me e mi disse di seguirlo nel suo ufficio. <<Prego, entri pure e si sieda>> disse aprendo la porta. Entrai e mi sedetti e lui chiuse la porta. <<Per caso lei sta cercando di provocarmi?>>disse sedendosi nella poltrona difronte alla mia. <<Io? Non so minimamente di cosa stia parlando?>> gli risposi. <<Ora gioca il ruolo di quella innocente non è vero?>> disse alzandosi e mettendosi dietro di me. <<Io non sto facendo nessun ruolo, ma la pensi come vuole>>risposi.
<<Lo sai anche tu che vogliamo entrambi la stessa cosa, e inutile che lo neghi>>disse mettendomi una mano sul collo guardandomi negli occhi. Mi stava per baciare quando in quel momento entrò Christian e ci chiese cosa stessimo facendo e io gli risposi che stavamo solamente conversando. Io ritornai nella mia scrivania, e vedo Massimo uscire, e mi arriva un messaggio da lui con scritto seguimi, dobbiamo finire il discorso di prima. Non gli risposi, andai direttamente. Andai in questo piccolo ufficio, lontano da chi poteva sentirci, insomma non lo usava nessuno. <<Allora non sei poi così innocente, l'avevo capito dalla prima volta che ti ho vista, te potrai ingannare gli altri, ma non me>> disse lui avvicinandosi a me. <<Ammetto che un po' ti stavo provocando, adoro vedere l'effetto che faccio alle persone>> gli dissi accarezzandoli i pettorali.  Mi prese per il collo e mi sbatte al muro, mi leccò il collo e mi mise una mano nella mia intimità, e iniziai a gemere. Poi smise e si lecco le dita, io mi inginocchiai, gli abbassai i pantaloni, e lo presi in mano e iniziai a segarlo, feci dei movimenti circolari avanti e indietro con la bocca, mi prese per i capelli e mi iniziò a spingere più in fondo, e mi venne in bocca, lo guardai dritto negli occhi e mi asciugai il labbro con il pollice. Mi prese e mi appoggiò in una scrivania, ci stavamo togliendo i vestiti a vicenda, mi fece sdraiare a pancia in giù, legandomi le mani dietro la schiena, con una mano. Ad un tratto sentiamo un telefono  squillare, era il mio, e dovetti rispondere siccome era di lavoro. Mentre stavo rispondendo c'era Massimo che me la stava leccando, io gli dissi di stare fermo, ma non voleva sentire ragione. <<Ei, mi ha appena detto che tu e Christian dovete andare ad una riunione per finire di parlare di un progetto>> gli dissi. <<Prima finiamo?>> mi chiese. <<No, devi andare e devi avvisare Christian della riunione>> gli risposi. Ci siamo vestiti e siamo usciti, vado da Christian ad avvisarlo della riunione, e gli dissi che siccome avevo incrociato Massimo lo sapeva anche lui. Finito di lavorare stavo per uscire, quando qualcuno mi ferma, era Christian
voleva invitarmi a cena.

𝓜𝔂 𝓼𝓾𝓰𝓪𝓻 𝓭𝓪𝓭𝓭𝓲𝓮𝓼 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora