Capitolo 4

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Giulia entrò nella camera di Helena e la prima cosa di cui si convinse fu che in quella stanza non era mai stato organizzato un pigiama party: non era arredata, con luci, letti uniti; nulla.
Si sedettero su uno dei due letti e subito entrambe si tolsero i vestiti eleganti con un sorpiro di sollievo e li sostituirono con un comodo pigiama.

Una volta cambiate Giulia prese lo zaino in cui aveva portato tutto l'occorrente.

Si lamentò del fatto che Helena non le avesse risposto ai messaggi, e entrambe si ritrovarono in una situazione di disagio: due occhi verdi fissavano il pavimento imbatazzati mentre due occhi marroni fissavano Helena con senso di colpa.

Il silenzio calò nella camera per circa tre minuti. Giulia si rassegnò al fatto che avrebbe dovuto scoprire tutto da sola.

"Abbelliamo un po' questa stanza" disse per rompere il ghiaccio, e si alzò prendendo dallo zaino delle luci colorate da interno.

Inizialmente Helena non si mosse, poi però si alzò anch'essa e si mise ad aiutare l'amica.

Finito di decorare la stanza, quest'ultima aveva un aspetto tranquillo, luminoso e spensierato. Giulia si sedette su uno dei due letti che ora erano vivini, Helena, invece, rimase qualche secondo in piedi come se volesse ammirare la camera.

"Vado un attimo in bagno" disse dopo come se fosse in imbarazzo, e uscì dalla stanza.

Entrata in bagno, Helena chiuse la porta a chiave e si diresse verso il lavandino. Appoggio le mani ad esso e rimase immobile a fissare il suo riflesso nello specchio.

Una ragazza con i capelli rossi, mossi e abbastanza lunghi, raccolti in una coda alta disordinata, la guardava con due occhi verdi luminosi dallo specchio. Questi si abbassarono per guardare il naso, pieno di lentiggini, posto sotto di essi.
A Helena non era mai piaciuto il suo naso, era grande, per i suoi gusti, e dritto all'infuori. Amava invece quello di Giulia: fin dal primo momento l'aveva notato, era piccolino e rivolto leggermente verso l'alto.

Pensando all'amica iniziò a chiedersi perché avesse scelto proprio lei, non l'aveva ancora capito. Perché aveva scelto quella ragazza che nessuno amava e che tutti prendevano in giro, quella ragazza che non aveva nemmeno il coraggio di accendere un cellulare. Quella ragazza dai capelli rossi che sembrava una carota che camminava. Quella ragazza che era soltanto un ammasso di cellule e un'inutilità per il mondo intero. Perché aveva scelto quella ragazza?!

Mille domande navigavano nella sua testa. Pensieri, ricordi. Molti ricordi spiacevoli riaffiorarono. Helena si sciacquò la faccia e decise di ritornare in camera.

*

Appena l'amica uscì dalla stanza, Giulia socchiuse la porta e si guardò in torno.

Decise di incominciare la sua indagine: frugò nell'armadio, nei cassetti, nel comodino, in ogni angolo della stanza, senza trovare nulla.

Sfinita si sdraiò sul letto e iniziò a fissare il soffitto, quando si accorse di un piccolo libricino posto sopra un armadio che si trovava in un angolo della camera.
Senza perdere tempo lo prese senza fatica dato che era più alta di Helena di circa 10 centimetri.

Si accostò alla porta per assicurasi di notare l'arrivo dell'amica in modo da non farsi scoprire, e con cautela aprì il libro che scoprì essere il diario segreto di Helena. Lo sfogliò rapidamente e una pagina in particolare attirò la sua attenzione.

Caro diario,
oggi è il primo giorno delle scuole medie e i miei compagni sembrano tutti molto simpatici. Ho trocato una nuova amica, si chiama Lucia ed è molto carina e simpatica. Ho anche parlato con un ragazzo molto bello con due occhi blu scuro e i capelli castani. Anche lui sembra molto simpatico. Ti aggiornerò domani!
Helena


E poi con la data del giorno seguente sempre sulla stessa pagina.

Caro diario,
oggi è andato tutto male, a scuola Lucia non c'era e proprio ora mi ha scritto che per il lavoro di suo padre si deve trasferire al sud, in Sicilia. Questa notizia mi ha distrutto, spero potremmo rimanere in contatto. Inoltre a scuola è successa una cosa che mi ha fatto stare malissimo. Matias, il ragazzo di cui ti ho parlato ieri, ha finto di essere gentile con me accompagnandomi in classe, ma una volta entrati ha iniziato a prendersi beffe di me insultandomi e isolandomi dal resto della classe. Non so perché l'ha fatto. Proprio ora mi ha inviato un messaggio. Sto piangendo, non so più cosa fare. Cosa avrò mai fatto di male?
Helena

Una lacrima percorse tutta la guancia di Giulia. Allora era per questo che Helena aveva paura del suo stesso telefono. Non voleva stare male anche a casa.

Giulia sentì il rumore della serratura del bagno che segnava il ritorno dell'amica. Rimise al suo posto il diario e corse a sedersi sul letto.

Helena entrò in camera e sorrise. Si sedette affianco a Giulia e iniziarono a parlare un poco della loro vita.

Nota d'autrice:
Ciao a tutti!❤
Perdonatemi se sono stata inattiva per un po' ma ho un sacco di verifiche e finalmente ho ripreso gli allenamenti, quindi il tempo è ancora meno. Nonostante ciò ecco un capitolo, non è lunghissimo ma spero vi possa piacere. Se volete farmelo sapere lasciate pure una stellina e un commento☺️.
Grazie per aver passato le 100 letture!!

Sofia🏃‍♀️❤

A stare al posto mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora