//Altre sorprese?\\

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~Red Hot Chili Peppers - Snow~


CAPITOLO SETTIMO

 

12 Gennaio 1235


Non capisco cosa stia accadendo. La mattina mi risveglio in posti sconosciuti, sporco di sangue e di fango con un terribile vuoto. E' da più di una settimana che va avanti così e non credo che riuscirò a capirne il significato.

Come posso non ricordare nulla delle sere prima? Le immagini si fermano e neanche lo sforzo più sovraumano che riesca a fare mi riporta i miei ricordi. Sto seriamente riflettendo sulla possibilità di qualche malattia. La città ne è piena.


24 Febbraio 1235


Sto impazzendo. Non riesco più a distinguere il giorno dalla notte. Il mio corpo è comandato da una forza inarrestabile che mi spinge ad uccidere. Bevo sangue dal collo delle persone. Perché? Che cosa sono?

I miei genitori hanno paura di me. Mi guardano come se fossi un pazzo, urlano più volte il mio nome con disprezzo. Mio padre mi odia, non vuole vedermi. Ha cambiato casa pur di starmi lontano.

Solo mia madre sembra provare ad aiutarmi. Purtroppo nessuno riesce a fermarmi quando sento la gola andare in fiamme e la vista appannarsi.

Sto perdendo la testa.


19 Dicembre 1401


Stamani ho incontrato una fanciulla che crede davvero di potermi aiutare. Lei non sai quel che sono. Ormai ne sono consapevole e cerco di rimanere il meno possibile nella stessa città. Ho viaggiato a lungo, ammirando il pianeta Terra in tutte le sue forme più bizzarre. Non è piatta, è rotonda e incredibilmente bella.


2 Febbraio 1402


Voglio morire.

Ho ucciso l'unica persona che ho realmente amato. Non ne troverò mai una lontanamente simile a lei. L'eternità adesso sembra così soffocante. Non voglio rimanere un giorno in più su questo pianeta.

Il mio desiderio non può realizzarsi, ma proverò fino alla fine del mondo.

Non merito di vivere.


Il resto delle pagine erano illeggibili. L'inchiostro si era mischiato con del liquido, per il resto il diario era mezzo bruciato.

Avevo trovato questo piccolo libretto dentro il volume datomi da Bella. Ne lessi un pezzo, riguardo al periodo della famiglia del mio inseguitore, ma non c'era nulla d'interessante. Sola storia e qualche riferimento alla guerra che distrusse città e moltissime vite.

Proprio in quel momento vidi la pelle marrone ingiallita e bruciata, in cui c'erano marchiate a fuoco, ma quasi irriconoscibili, le iniziali H.S.

Le pagine erano poche ma mi avevano davvero turbato. Tutta quella paura, quell'odio, quella tristezza apparteneva alla stessa persona che mi stava inseguendo in ogni dove.

Mi si strinse il petto. Non avrei mai immaginato nulla di così triste. Eppure dovevo, ogni malvagio ha i suoi segreti.

Milleduecentotrentacinque. Più di settecento anni.

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