Passarono l'intera serata a guardare il film e a mangiare la pizza bevendo prima il vino e poi delle birre.
Dario si trovava in mezzo ai due ragazzi e solo alla fine del film, quest'ultimi, si resero conto che si erano stiracchiati addosso a Dario.
«Scusa, non mi ero accorto di essermi buttato addosso a te. Ti ho dato fastidio?» chiese Cesare.
«No tranquillo, se vuoi puoi restare così.»
Altro che fastidio, quello era il paradiso.
«Come va in studio?» chiese Dario per continuare la conversazione.
«Bene, abbiamo raggiunto un milione di iscritti.» rispose Cesare.
«Sì avevo visto, vi volevo scrivere per congratularmi ma poi ho evitato di farlo»
«Quel milione è anche tuo» disse Nicolas «comunque abbiamo detto agli altri che io e Cesare stiamo insieme»
«Davvero? E cosa hanno detto?»
«Erano felici» rispose Cesare «e continuano a chiederci chi è l'attivo e chi è il passivo» continuò ridendo.
«Come se non lo sapessero già» disse Dario scoppiando a ridere.
«Ehi smettetela voi due. Cosa vorreste dire? Guardate che ci tengo alla mia virilità»
«Nic nessuno sta dicendo che sei poco virile. Ma sei troppo tenero per essere attivo. Vero Cesi?»
«Sì» rispose semplicemente Cesare.
Dario lo osservò, se non lo avesse conosciuto bene avrebbe detto che si stesse trovando a disagio.
«In realtà qui qualcuno ha voluto provare ad essere passivo e mi è toccato fare l'attivo. E a questo qualcuno è pure piaciuto» disse Nicolas.
«Ma sul serio?» domandò Dario a Cesare «e a te è piaciuto?» si rivolse questa volta a Nicolas.
«Nì, non è stato male ma preferisco fare il passivo»
Dario si stava eccitando, pensare ai due ragazzi nudi che facevano l'amore e si scambiavano i ruoli glielo stava facendo venire duro.
«A me è piaciuto e pure tanto. Peccato che a Nic non piaccia, avrei potuto godere di più prendendolo più spesso» disse Cesare.
Se Cesare stava continuando un discorso che lo metteva a disagio, voleva dire soltanto una cosa: si era accorto del rigonfiamento nei pantaloni di Dario e voleva provocarlo.
«Stamattina ho lasciato Matilde» disse Dario cercando di cambiare discorso.
«COSA?» urlarono Cesare e Nicolas scattando in su con il busto.
Obiettivo raggiunto.
«Non potevo continuare a stare con lei, era una presa in giro»
«E come ti senti?» chiese Cesare «e perché ci hai messo così tanto a lasciarla?»
«Quindi ora torni in Space Valley?» fu la domanda di Nicolas.
«Sto bene, molto bene direi. Ci ho messo così tanto tempo perché sono uno stupido» si fermò un attimo a pensare «no Nic, non tornerò. Matilde sa comunque della nostra storia passata, non voglio farla arrabbiare. Non per il momento almeno»
«Dio mio Dario, ancora con questa storia?» chiese Cesare adirato «anche se dovesse dirlo in giro, che problemi ci sarebbero?»
«Cesare tu sai come sarebbe visto uno scrittore che sta con due ragazzi? Non solo gay, pure -» prese un respiro «non voglio dire delle cose cattive. Semplicemente non potete capire»
«Non possiamo capire?» chiese Nicolas «uno scrittore che sta con due ragazzi sarebbe visto come una persona che è in grado di amarne altre due. Sei tu che si fa tutte le pare mentali»
«Ti prego, torniamo almeno a nasconderci. Torniamo insieme. Noi abbiamo bisogno di te» lo supplicò Cesare.
Non si stava più parlando di Matilde, né di Space Valley o della sua carriera da scrittore.
«Cesare, non siamo bravi a nasconderci.»
«Questa volta staremo attenti, non stai neanche più con Matilde.»
«Cesare lascia stare» intervenne Nicolas «ha chiaramente detto che non vuole tornare con noi. È questo che succede quando qualcuno non ci tiene abbastanza»
«Nic» lo richiamò Dario «hai ragione. Non tengo abbastanza a voi.»
Perché continuare a illuderli? Non sarebbero tornati insieme, perché Dario era troppo stupido per infischiarsene del giudizio della gente. Perché continuare a farli soffrire per la propria stupidità?
«Sei solo uno stronzo Dario» disse Cesare.
«Sì lo sono» fu la risposta di Dario «ecco perché non volevo venire stasera»
«Io e Nic ti abbiamo invitato perché ci mancavi, non perché sei Dio sceso in terra. Potevi anche rifiutare»
«Innanzi tutto quello che hai appena detto non ha senso e poi anche voi mi mancavate, come amici.»
«Amici? E quando mai siamo stati amici?»
«Prima di tutto questo casino.»
«Io vado a letto» li interruppe Nicolas «sono stanco, buonanotte.»
«Notte amore, tra un po' ti raggiungo»
«Sì notte, io vado.» disse Dario prendendo le chiavi della macchina e sbattendosi la porta alle spalle.
«Lo odio» disse Cesare.
«Non è vero. Lo ami, come lui ama noi.»
«Non ne sono più tanto sicuro.»
«Cesi, amore mio» sospirò «sta soltanto cercando di allontanarci per il nostro bene, lo sai.»
«Perchè hai detto quella frase?»
«Quake frase?»
«Che è questo che succede quando qualcuno non ci tiene abbastanza.»
«Perché era in difficoltà, non sapeva più cosa dire.»
«Nic non se lo meritava. Dovevi lasciarlo in difficoltà.»
«Cesare»
«No, Cesare un cazzo.»
«Amore non essere ipocrita, cerca di capirlo. È uno scrittore alle prime armi. Le relazioni a tre non sono ben viste, tra tre uomini poi. Se vuole avere successo come scrittore deve fare dei sacrifici. Lo sai che la maggior parte delle case editrici fa più caso a chi sei che a cosa scrivi.»
«Lui non ti merita.»
«Se per questo non mi meriti neanche tu.»
«Ti amo Nic.»
«Anche io Cesi.»
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Ritorniamo insieme
FanfictionThreesome tra Dario, Nicolas e Cesare. Dario abbandona Space Valley dopo che la sua ragazza glielo impone. Così facendo è costretto ad allontanarsi da Cesare e Nicolas, i suoi due ragazzi. La storia non intende narrare fatti realmente accaduti. Pre...