Dario quella notte non riusciva a dormire, se ne stava sdraiato su un fianco a perdersi tra i suoi pensieri.
Passò la metà delle ore a pensare ai messaggi di Nicolas e l'altra metà a valutare se fosse il caso di andare a casa sua.
Gli sarebbe tanto piaciuto passare del tempo con Cesare e Nicolas, ma a che scopo?
La loro storia era finita e non poteva assolutamente ricominciare. Aveva capito di non essere bravo a mentire, dunque l'unica possibilità per vivere quella relazione era dire la verità.
Ma non era pronto a dire al mondo che amava due persone contemporaneamente.
Sì girò dall'altra parte per guardare Matilde.
Perché continuava a stare con lei?
Perché doveva porsi tutte queste domande? Non poteva dormire e basta?
Allungò la mano per accarezzare il viso della sua ragazza, annullò la distanza che c'era tra i suoi corpi e le diede un bacio sulla fronte.
«Se solo tu non mi avessi negato di respirare»
Si alzò e andò nel salotto. Decise che quella notte avrebbe dormito sul divano.
Aveva bisogno di stare solo.
Aveva bisogno di non pensare.
Aveva bisogno di stare con Cesare e Nicolas.
Aveva bisogno di abbracciarli, baciarli, fare l'amore con loro.
Non poteva tornare dai due ragazzi. Era una decisione inevitabile, lo sapeva e l'aveva accettata da tempo. E allora perché stava pensando così dannatamente alla serata pizza e film? Magari aveva soltanto voglia di pizza. Stava dando i numeri. Da quando si pensa a scopare gli ex ragazzi perché si ha voglia di pizza?
Basta domande, aveva soltanto voglia di dormire.La mattina seguente, a mente lucida, riuscì a prendere una decisione: sarebbe andato alla cena con gli amici di teatro. Cesare e Nicolas non esistevano, non più.
Non aveva senso continuare a pensare a loro e allo stesso tempo cercare di andare avanti.
Doveva farsi una nuova vita. E la nuova vita non includeva i due ragazzi.
In realtà, quella mattina riuscì a prendere due decisioni.
Non appena vide Matilde dirigersi in cucina la fermò.
«Mati, buongiorno»
«Buongiorno. Ma hai dormito sul divano?»
«Sì, avevo bisogno di stare solo per pensare»
«Pensare a cosa?» chiese Matilde dirigendosi verso la cucina per poter preparare il caffè.
«Un po' a tutto» rispose Dario «a quello che sta succedendo per ora, alla scrittura del nuovo libro, a noi.»
«A noi?»
«Sì» fece una lunga pausa e continuò «ho bisogno di parlarti»
«Non mi piace questo tono»
«Che tono sto usando?»
«Un tono cupo. Non mi stai lasciando, vero?»
«Matilde, tra noi le cose non vanno più bene da un pezzo. È inutile prenderci in giro, solo uno stolto non se ne accorgerebbe»
«Mi stai lasciando per quei due?»
«Ma quei due chi?»
«Lo sai chi Dario, quei due: Cesare e Nicolas»
«Ma che c'entrano loro? Non li vedo da quasi un anno. Il problema siamo io e tu»
«Quindi mi stai lasciando» disse lei con voce tremolante, come se potesse scoppiare a piangere da un momento all'altro.
A Dario si strinse il cuore, dopotutto voleva bene a Matilde.
Era una brava ragazza, intelligente, bella, scaltra, con un buon senso dell'umorismo.
Ma gli eventi che si susseguirono li portano a quell'esatto momento. Li portarono a ritrovarsi rovinosamente alla loro rottura.
Dario sapeva di doversi assumere tutte le colpe, lui l'aveva tradita e lei era diventata fastidiosa. Ma non si pentiva di averla tradita, perché così facendo aveva scoperto il vero amore.
Aveva scoperto cosa significasse pensare costantemente alle persone amate, guardare il mondo e ricollegare tutto ciò che accadeva all'amore.
Dario, seppur per poco tempo, scoprì la sensazione di sentirsi vivi e liberi.
«Sì, ti sto lasciando.»

STAI LEGGENDO
Ritorniamo insieme
FanfictionThreesome tra Dario, Nicolas e Cesare. Dario abbandona Space Valley dopo che la sua ragazza glielo impone. Così facendo è costretto ad allontanarsi da Cesare e Nicolas, i suoi due ragazzi. La storia non intende narrare fatti realmente accaduti. Pre...