5.

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S a b a t o

- Ehy, balbettona.
Cazzo.

Uno schiocco la fece sussultare. Si voltò di scatto e il volto crudelmente divertito di Angela le apparve davanti, accanto a quello di Caterina e Mark.

Si appiattì contro gli armadietti, abbassando la testa e cercando di sfuggire loro, cominciando a camminare rasente ai piccoli rettangoli di metallo.

- Allora, balbettona, non v-v-v-vuoi di-di-dirci come s-stai? - la canzonò Mark, seguendola e provocando le risate delle due ragazze.

Amber si strinse nelle spalle,mantenendo le iridi chiare puntate sul pavimento, mentre si staccava dalla parete di metallo per attraversare l'atrio, verso la rampa di scale bianche.

- Dove credi di andare, balbettona? - ringhiò Mark, afferrandola per il braccio e strattonandola. I libri le scivolarono di mano e caddero a terra con un bel tonfo, mentre lei si lasciava scappare un gemito di dolore. I capelli biondi le ricaddero davanti al viso mentre posava una mano sul braccio di Mark per cercare di opporre resistenza e liberarsi.

- L-lasciami.

Mark sorrise divertito, mentre Caterina ridacchiava e Angela dava un calcio al libro di scienze, facendolo strisciare un metro più in là.

- C-cosa c'è, balbettona? N-n-non riesci a dire una parola senza b-balbettare? - la prese in giro lui.

Amber strattonò il proprio braccio e le dita di Mark affondarono ancora di più nella sua carne.

- Dio, ma che sfigata - cinguettò Angela sbattendo le lunghe ciglia nere appesantite dal mascara.

- Hey - una mano agguantò Amber per una spalla e la tirò indietro. Il suo braccio scivolò dalla presa improvvisamente debole di Mark, mentre le espressioni cattive delle due ragazze mutavano improvvisamente in adoranti e innocenti.

La ragazza si ritrovò con le spalle premute contro il petto di Liam, tremante.

- Che cazzo stai facendo, Mark? Vuoi per caso che ti spacchi un'altra volta la faccia come tre settimane fa? Lei è mia amica, lasciala. Stare. Non te lo ripeterò ancora. Via dai piedi - intimò. Mark obbedì all'istante, scappando con la coda tra le gambe. Liam gettò un'occhiata disgustata anche alle due pallavoliste.

- Fuori dalle palle anche voi due.

Rimasero soli nel grande atrio. Liam si spostò dal corpo tremante di Amber e si chinò a raccogliere i suoi libri per terra.

Lei si inginocchiò lentamente, con le ginocchia che premevano dolorosamente contro il pavimento biancastro. Le sue mani tremanti raggiunsero il quaderno blu per terra mentre cercava di mantenere il controllo su se stessa.

- Ehy - Liam scivolò di fianco a lei e le posò una mano sulla spalla, cercando di confortarla. Il volto di Amber era di granito.

- Tutto bene?

Lei mollò il quaderno e si alzò senza rispondere. Il rumore dei suoi tacchi stava risuonando ancora nel corridoio quando Liam si decise a seguirla dopo aver raccolto i libri.

Riuscì a raggiungerla a falcate veloci solo fuori, mentre scendeva i tre gradini di cemento accanto al corrimano dipinto di giallo. Le afferrò un polso e lei si voltò, ribellandosi all'istante. La sua mano si frappose tra i loro corpi mentre Liam la tirava a sé con una forza eccessiva, mal calcolata.

Il ragazzo sgranò gli occhi quando sentì delle curve morbide premergli contro lo stomaco; dove le nascondeva, sotto le felpe giganti?

- Liam, lasciami! - protestò lei, senza nemmeno accorgersi di non balbettare. Lui però sì, che se ne accorse, e la guardò lievemente sorpreso.

- No. Tu non devi ascoltare quelle teste di cazzo - la sua presa forte sul braccio della ragazza perse un po' della sua forza e si tramutò in una dolce carezza. Le guance pallide di Amber si arrossarono lievemente, mentre faceva comunque un passo indietro per distanziarsi un minimo da lui.

- Lo so - disse, fissandolo con quegli occhi azzurri e fermi.

Lui ricambiò il suo sguardo e sospirò.

- P-per favore Liam. Lasciami andare.

La lasciò, e osservò sotto alla luce chiara dell'aria la sua schiena allontanarsi dalla scuola, con ancora i suoi libri tra le braccia tatuate.

D o m e n i c a
Liam: come stai?
Amber: smettila liam. Tu devi solo aiutarmi in matematica, non nella mia vita sociale o sentimentale o roba del genere
Amber: sei uno dell'ultimo anno, sei uno dei più popolari, smettila di difendermi o anche tu te ne andrai a puttane come me
Liam: e se io volessi andare a puttane con te?

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