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Suona la sveglia delle sei, apro gli occhi e fortunatamente Bethany ha il sonno pesante (altra cosa presa dall'altro padre), mi lavo, mi cambio e vado in cucina, lì vedo Zayn e Liam addormentati l'un sull'altro, sorrido alla scena.
Dopo aver bevuto il caffè e svegliato Liam e Zayn, mi faccio uno chignon e infilo il cappotto "Liam rimani tu fino a quando non arriva Perrie?" Chiedo al mio coinquilino "certo Harry, nessun problema" mi dice, gli sorrido e insieme a Zayn salgo nella mia macchina "cazzo non posso passare a prendere Louis" dice "se mi dici la strada posso passare io" dico "davvero?" Chiede lui "certo, però vi lascio prima di scuola, non vorrei che pensassero male di me già dal secondo giorno" dico e lui annuisce.

"Dici che ci degnerà della sua presenza?" Chiedo sarcasticamente a Zayn, siamo 10 minuti fuori di casa Tomlinson e di Louis nessuna traccia "un attimo, starà facendo cosa" mi dice Zayn ed io sbuffo.
Dopo altri 5 minuti, Louis esce da casa guardandosi intorno, Zayn suona il mio clacson per attirare la sua attenzione ed io lo guardo male, "che c'è?" Mi chiede "dovevi proprio? Magari c'è gente che sta dormendo" dico io "e vabbè si sveglieranno" mi risponde scrollando le spalle "oggi in macchina?" Chiede Louis che è  entrato in macchina senza sollevare lo sguardo "già" rispondo io "che cazzo ci fai con il prof?" Chiede Louis a Zayn "una storia lunga" dice lui "ma ha un figlio?" Mi chiede Louis notando il seggiolino "ho una figlia" dico io "oh" dice per poi star zitto per tutto il resto del viaggio.

Arrivato a scuola vado in sala docenti solo per far vedere che sono arrivato, non starò un secondo di più con quelle arpie e pettegole, sto per andarmene quando una di loro mi blocca per il polso "professor Styles, ciao" mi dice sbattendo le palpebre piene di trucco, tra l'altro sfumato molto male, "ciao" dico e faccio per andarmene ma mi blocca il polso nuovamente "già se ne va? La campana non suonerà prima delle 8.20 e sono le 8.10" dice controllandosi l'orologio "ehm" dico diventando rosso "oh non si imbarazzi, la mia collega ha questo fascino, la capiamo" dice l'altra facendo ridere l'amica "ehm si...certo" dico poco convinto "professor Styles posso parlarle?" Mi giro e vedo un alunno, grazie al cielo, "devo andare" dico scappando "grazie" ringrazio l'alunno "di nulla so quanto la signora Johnson e la signora Smith possano essere inquietanti" dice lui sorridendo "come ti chiami?" Gli chiedo "sono Tyler Jones, s-sono nella sua classe, in quarta" dice "oh scusa e che sono qui da ieri e non vi ho ancora memorizzato" dico mortificato "non si preoccupi" dice lui "ho lezione con voi ora?" Chiedo "si" dice lui.

Entriamo in classe e noto che mancano Louis e Zayn, inizio lo stesso la lezione parlando di Oscar Wilde "quindi Oscar Wilde è nato nel 1854..." inizio ma vengo interrotto da Zayn che entra in classe "posso entrare?" Chiede "dov'è Tomlinson?" Gli chiedo "oh...Louis è...in bagno" dico "si, con Jessica, manca anche lei" dice un'altra alunna, alzo gli occhi al cielo "vai Zayn, siediti" dico e lui fa così.

Come sto andando via sento una voce chiamarmi "professor Styles" quindi mi giro e vedo un ragazzo più o meno della mia età "si?" Gli chiedo "sono Nick, professore di fisica, volevo chiederti il numero" dice "i-il mio numero?" Chiedo arrossendo "ehm, sì" dice "perché?" Gli chiedo "vorrei uscire con te" dice ed io spalanco gli occhi incredulo "se non sei gay dimmelo, nessun problema" dice "no...sono gay, va bene" dico "va bene?" Chiede  incredulo "si va bene, non esco con un ragazzo da tre anni, hai un foglio?" Gli chiedo e lui annuisce, prendo una penna e segno il mio numero "perfetto" dice lui sorridendomi "sei a piedi?" Gli chiedo "prendo l'autobus perché ho la macchina dal meccanico" dice "vieni, ti do un passaggio" gli dico "va bene", mi segue in macchina "hai una nipote?" Mi chiede "ho una figlia" dico "m-ma come una figlia?" Mi chiede "se non vuoi più uscire per questo lo capisco" dico "ma che dici? Solo che mi hai detto di essere gay" dice "e lo sono" rispondo "non farò altre domande, non voglio risultare invadente" dice "dimmi dove devo andare" dico "oh si scusa, tutto dritto e poi a destra" dice ed io annuisco.
Come arriviamo a casa sua, toglie la sua mano dalla mia coscia, e mi da un bacio nella guancia "come entro dentro casa, ti mando un messaggio" dice "ci conto" dico prima di mettere in moto la macchina e andare a casa.

My light (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora