6: Punizione.

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✎ᝰ TAEHYUNG

Durante i miei diociott'anni di vita ho fatto molte scelte di cui oggi me ne pento amaramente, però la scelta che ho fatto in questo momento è la peggiore fra tutte.

Se solo non avessi tirato lo schiaffo sicuramente non sarei qui, insieme a Jungkook, con davanti il preside che ci esaminava con attenzione.

Se devo essere sincero non mi pento completamente di avergli tirato quel schiaffo e meritava di più.

«Sono profondamente amareggiato dal vostro comportamento» inizia parlare il preside, un uomo sulla cinquantina, dopo ben cinque minuti.

«Avevo pensato di comunicare i vostri genitori delle sceneggiata stupida di oggi, ma sono sicuro che questo porterà gravi problemi sia a voi e anche alla reputazione della scuola. Ho deciso di darvi un lavoro, o meglio una punizione, così imparerete come comportarvi» continua con la sua voce seria e profonda.

Un lavoro? Questa mi mancava.

«Il lavoro lo farete insieme, dovete fare una presentazione sulle regole di comportamento e mostrarlo ai professori» dice mentre ci guardava attentamente con i suoi occhi felini.

«Spero che stia scherzando, è un lavoro da bambini e sono sicuro che non cambierà niente» inizia a parlare Jungkook con un tono abbastanza irritato.

«Non sto scherzando, se non vuole essere espulso allora deve fare questo lavoro e la stessa cosa vale anche per lei Kim» «avete tempo per due settimane e se non completate il lavoro sarò costretto ad espellere entrambi» dice solamente.

Espulsione, la sola parola è in grado di mostrare brutti possibili avvenimenti con mio padre.

Se vengo espulso sono sicuro che mio padre andrà oltre ad una predica.

La sola idea mi stava mettendo in ansia, non voglio finire con dei lividi sul corpo non di nuovo.

«Sarà f-fatto» rispondo all'improvviso, posso sentire lo sguardo freddo di Jungkook sulla mia figura «la prego non dica niente a mio padre».

L'uomo mostra un sorriso soddisfatto «Kim sei proprio intelligente, per fortuna ci sei tu» dice per poi mandare un'occhiataccia al corvino.

«Uscite e mi raccomando, voglio il lavoro fatto in sole due settimane o altrimenti ci saranno delle conseguenze. Adesso uscite» con la mano ci segna di uscire via.

Lo saluto cordialmente, all'incontrario di Jungkook, ed esco dalla stanza.

All'improvviso sento il mio corpo venir sbattuto contro il muro, non molto delicatamente, e davanti a me compare un Jungkook per niente contento.

«Perchè hai accettato quel stupido lavoro?» chiede con una voce fredda.

«Senti nemmeno a me fa piacere lavorare con uno come te, ma sono costretto okay? Finiamo subito questo progetto e dopodiché andremo verso le nostre strade » dico con determinazione mentre lo guardo negli occhi «ti prego...».

Lui inizia a guardarmi intensamente e sul suo volto compare un sorrisetto «uno come me? Non ho dimenticato dello schiaffo quindi sta attento perché non ci andrò più piano con te, farò il lavoro però ad una condizione».

«Sì, dimmi tutto!».

«Cerca di non arrivare primo agli esami di fine anno» dice con una voce seria.

Lo guardo con un'espressione scioccata, è peggio di quanto immaginassi «p-perchè? Non puoi chiedere qualcos'altro?» chiedo con un pizzico di speranza.

Lo vedo rilasciare una piccola risata «così» dice per poi alzare le spalle «odio vederti arrivare primo quindi smettila di provare così tanto, sei disgustoso».

Rilascio un sospiro «vabene, non arriverò primo adesso accetti di fare questo lavoro?» chiedo con tono abbastanza irritato.

«Certo» dice per poi farmi l'occhiolino.

Tolgo subito lo sguardo, è tutto così strano chi avrebbe mai detto che Kim Taehyung sarebbe finito nei guai con Jeon Jungkook.

«Domani a casa mia alle sei di pomeriggio» dico subito spingendo via il corpo di Jungkook, che poco fa era davanti a me, e me ne vado via senza salutare.

-

Entro in classe e vedo i studenti bisbigliare tra di loro mentre mi guardavano, l'unica cosa che sono capace di fare è ignorare.

Jimin si accorge della mia presenza e inizia a parlare «va tutto bene? Cosa ha detto il preside?».

Mi siedo accanto al suo banco e inizio a spiegare tutta la faccenda di oggi tralasciando però l'accordo fatto con Jungkook.

«Quindi farai un lavoro insieme a lui? Non credo che finirà bene» dice il ragazzo con sincerità.

«Conosco Jungkook sin dalle elementari, è sempre stato un ragazzo scontroso e arrogante chissà il motivo di questo suo comportamento» continua Jimin, non sapevo che lo conoscesse da così tanto tempo.

«Gli hai mai parlato intendo in modo amichevole ovviamente?» chiedo con curiosità.

Lo vedo pensare attentamente «mmh se inizio a pensare...no».

«Non credo che io e lui andremo d'accordo non quando le nostre famiglie si odiano così tanto» dico con una voce abbastanza triste.

«Lo so, è una questione di poco tempo sono sicuro che andrà tutto liscio» dice cercando di tirare su il mio morale.

La nostra conversazione viene interrotta dalla voce di Jungkook che mi stava chiamando, mando giù un groppo di gola quando sento gli studenti, presenti in classe, dire 'oohh'.

«C'è q-qualcosa che ti serve?» chiedo un po' nervoso.

«Il mio numero» mi dà un piccolo foglietto di carta dove c'è scritto il suo numero di telefono con l'inchiostro nero «mandami la locazione della tua casa visto che non so dove abiti».

È vero, quanto sono stupido.

«V-vabene sarà fatto» dico solamente mentre alzo lo sguardo per guardare i suoi occhi profondi e neri scrutare per bene il mio viso.

Lo vedo annuire per poi andare in fondo alla classe dove si trovava il suo posto.

Quando il lavoro sarà finito lui smetterà di prendersela con me, giusto? Spero che sia così perché non posso finire ogni volta nei guai a causa sua.

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Spero che vi sia piaciuto! Mi raccomando non dimenticate di lasciare una stellina perché mi danno la motivazione di continuare a scrivere la storia.

2gether 4ever - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora