2gether 4ever - Taekook

2: Nuova scuola.

Mesi prima

✎ᝰ TAEHYUNG

Ansia.

Ansia di cominciare la scuola dove non conosco nessuno e devo ricominciare tutto da capo.

Da un parte sono felice di aver smesso di frequentare la mia vecchia scuola, dove venivo solo preso in giro, però sono nervoso che anche qui finirò ad essere bullizato.

Il mio aspetto da tipico 'nerd' ha fatto in modo che venissi notato da tutti senza nemmeno provarci, ho sempre avuto il timore di relazionarmi con qualcuno per la paura del suo giudizio e devo cercare di mettere questa paura a parte.

I miei genitori e mio fratello, Kim Namjoon, dopo aver scoperto che venivo preso di mira non hanno esitato a farmi cambiare la scuola.

La mia famiglia è benestante ed è molto importante per me, mi hanno cresciuto dando tutto l'amore e non mi hanno mai fatto mancare qualcosa.

Mio padre e mio fratello sono molto conosciuti per la loro gestione di diversi hotel nella città di Seoul e hanno una propria azienda.

Invece mia madre è una ex ballerina e modella, era molto famosa ai sui tempi.

In poche parole la mia famiglia, oltre ad essere esageratamente ricca, è anche famosa.

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Inizio a camminare verso il grande edificio, la scuola, e inizio a cercare la mia classe ovvero la sezione B.

Noto che c'erano tanti studenti nei corridoi, alcuni mi guardavano e bisbigliavano tra di loro, decido di ignorarli e di continuare la mia ricerca della classe.

Ad un certo punto sento qualcosa di duro toccare violentemente il mio corpo, per fortuna sono riuscito a mantenere l'equilibrio, e mi accorgo di essere scontrato su una persona.

«S-scusa non ti avevo v-visto» dico e alzo lo sguardo per guardare la persona e rimango senza fiato.

È quasi della mia stessa altezza, forse un centimetro più alto di me, ha i capelli pece ondulati, occhi neri e profondi, il naso piccolo e perfetto, le labbra sottili e rosee, la mascella ben marcata, lo sguardo penetrante e intimidatorio, il vestiario è composto solo dal colore nero.

«Guarda dove metti i piedi, sfigato» dice con una voce irritata per poi andarsene via.

Le sue parole mi hanno seriamente fatto sentire male, i bisbigli avevano iniziato a farsi ancora più pesanti forse non sarà diverso e ho il timore che verrò trattato come nell'altra scuola (il solo pensiero mi fa venire il volto stomaco).

Inizio a camminare, dimenticando lo sconosciuto con cui mi sono imbattuto, e per fortuna trovo la mia classe.

Entro e ancora non c'era nessuno, sistemo i miei occhiali e mi siedo ai primo posti.

Prendo dallo zaino l'occorrente per la lezione e noto che la stanza iniziava a riempirsi di persone.

Nessuno si è accorto della mia presenza e sinceramente ne sono alquanto grato, non mi piacciono le attenzioni.

Ad un certo punto sento la presenza di qualcuno accanto a me, mi giro e trovo un ragazzo dei capelli biondi scuri.

«Oh ciao, tu devi essere il nuovo studente giusto?» mi chiede con un sorriso sul volto.