l'allontanamento e il ritrovamento

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I giorni passarono ed io tornai ad essere il nobile presuntuoso e arrogante di una volta.

Non mi interressava governare, volevo solo viaggiare, conoscere gente e bere sangue,peró questo mi fu vietato. Avevo ogni giorno qualche riuniune, qualche scartoffia da firmare o qualche nobile da incontrare e nei miei momenti di libertá dovevo rimanere a castello, il mio unico divetimento erano le inservienti, ma loro erano umane e si terrorizzavano per ogni cosa mettendosi a piangere. Ero veramente stufo di tutto, ma un giorno presi parte al consiglio per giudicare un uomo che aveva ucciso un sanguepuro e sentii dire a Maximiliano (l'uomo che ormai era divenuto il mio tutore sia nelle questione burocratiche che in quelle personali) di portare l'uomo nelle prigioni del palazzo.

Mi venne un'idea, dato che non potevo uscire dal palazzo per trovarmi un vampiro-umano come giocattolino decisi di sceglierlo dalle prigioni.

Il giorno seguente scesi, assieme ad una cameriera nelle prigioni e mi feci accompagnare dagli addetti davanti ad ogni cella per poter parlare con ogni prigioniero e scegliere quello più adatto; tutti si dimostrarono molto cordiali e volenterosi di essere scelti per uscire da quello schifo,tutti tranne una ragazza.

Arrivai davanti alla sua cella, lei era sdragliata sul letto senza degnarmi di uno sguardo, così le ordinai di alzarsi e di guardarmi negli occhi, lei lo fece, ma quando mi guardò dopo qualche secondo distolse lo sguardo con aria pentita.

-ditemi il vostro nome e il motivo della vostra prigionia-

-se non lo sapete per quale motivo dovrei dirvelo? Non si viene mai nelle prigioni senza sapere cosa ha fatto ogni individuo recluso-

-senti ragazzina, mi sto arrabbiando dimmi il tuo nome subito-

Lei sorrise e mi guardò fisso negli occhi,il mio cuore iniziò a battere ma non ne capivo il motivo.

-d'accordo non c'è bisogno di scaldarsi tanto...il mio nome è Yuki-

sentendoglielo pronunciare mi sembrò così familiare quel nome.

-ditemi perchè vorreste essere liberata? Cosa siete pronta a fare per la vostra libertà?-

Lei fece una risata che risuonò per tutto il sotterraneo.

-chi le ha detto che voglio essere liberata, non è affar mio uscire di qui per entrare in un altra prigione per essere il vostro giocattolino-

Quell'ostentazione mi fece davvero incazzare, se non fossimo stati divisi dalle sbarre sicuramente l'avrei uccisa, non poteva essere lei. Decisi che era venuto il momento di scegliere e di sicuro non volevo quella ragazza così impertinente, ma poi mi venne un idea, l'avrei addomesticata per bene, le avrei fatto imparare chi comanda e ci sarei riuscito ad ogni costo.

Così la portai fuori da quella prigione contro il suo volere e la chiusi in camera mentre andai a parlare con Maximiliano.

- tu cosa hai fatto?-

-hai sentito bene, mi hai vietato di uscire dal castello e con le umane mi annoiavo così ho liberato una prigioniera-

-sei impazzito, riportala dov'era-

-non è mia intenzione fare ciò che mi dici, quella ragazza mi ha fatto veramente arrabbiare le devo insegnare chi comanda e poi di cosa ti preoccupi io sono un sangue puro e sono 1000 volte più forte di un vampiretto appena nato-

-d'accordo, ma prima le devo parlare-

-domani, ora sono stanco andrò a riposarmi-

Tornai in stanza dove si trovava Yuki, la trovai in un angolo seduta sul pavimento.

-cosa fai lì? Tirati su-

-hai parlato con quell'uomo?-

-si e tu come fai a saperlo?-

-vuole che torni in prigione-

-si, ma ho sistemato tutto. Dimmi come facevi a saperlo? Lo conosci?-

-non proprio-

Mi avvicinai e le porsi la mano per alzarsi.

-avrai bisogno di sangue?!-

-sto bene-

Chiamai una cameriera e le dissi di portarmi del sangue e glielo porsi.

-bevi...-

Lei lo bevve, ma immediatamente dopo lo sputò sul pavimento.

-cosa ti succede?-

Lei si alzò, prese uno straccio e pulì il pavimento. Mi avvicinai e la tirai sù di peso.

-perchè non bevi il sangue?-

-non ci riesco-

-riguarda la tua punizione?-

-più che altro sul mio modo di vivere-

- cosa intendi?-

- ho sempre bevuto sanguepuro e non ho mai bevuto sangue umano, questo ha portato il mio corpo ad essere poco incline al cambio-

-ecco perchè hai vissuto così a lungo senza avere delle conseguenze sulla tua umanità-

-già-

-ma devi bere del sangue se no non potrai vivere per molto tempo-

-non ti preoccupare, abituerò il mio corpo al sangue umano-

-è ovvio che lo farai-

La presi in braccio e la feci sedere sul letto.

-non sono malata, posso muovermi da sola-

-lo so, ma di solito alle ragazze piace questo...sei davvero strana-

Quella ragazza si mise a ridere e mi tirò un piccolo schiaffo sulla spalla.

-devi avere proprio ragione, devo essere strana forte-

Ci guardammo negli occhi e ci mettemo a ridere, poi mi avvicinai a lei e la baciai. Ma Yuki si allontanò discostando il viso.

-perchè l'hai fatto?-

-non farmi domande insensate, è ovvio ti ho portato qui non per vivere da principessa ma per essere la mia schiavetta personale-

Si mise a piangere e mi venne l'istinto di abbracciarla, ma non lo feci.

-dai non piangere, non è la fine del mondo... Penso sia meglio questo del restare per sempre nelle prigioni-

-forse hai ragione, ma non mi concederò a te tanto facilmente-

-me lo aspettavo-

I giorni passarono e iniziai a provare qualcosa per lei, ma ogni volta che glielo dicevo lei cercava di allontanarmi.

il sortilegio dei due amantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora