IV

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Con uno strattone il riccio fece gemere il più basso, mettendosi fare avanti e indietro, sprofondando con il viso tra quelle gambe vogliose e dal profumo dei lamponi.

<<Voglio cambiare posizione>>

Il riccio bevve un lungo sorso della bottiglia di vino rosso che Louis aveva prortato nella camera numero 76.
Fece una smorfia, per poi avvicinare il collo della bottiglia alla bocca dell'altro.
Un paio di gocce scivolarono sul suo collo e le raccolse con la lingua, prima di baciare il suo sottomesso per una notte con passione, arriciando la lingua con la sua.
Il più alto sollevò Louis da sotto le ascelle, portandolo a stendersi sul suo corpo.
Si sistemò, così da poter avere la completa visione dellle gambe aperte ai lati delle sue spalle e il grosso sedere di quella troia in faccia, continuò a mordere, leccare e iniziò a massaggiare i testicoli.
Intanto Louis aveva cominciato a masturbarlo, solo per sentire i suoi gemiti più simili a miagolii.

Il liscio percepí il suo membro scivolare nella gola dell'altro e la lingua arricciarsi intorno.
Styles si fermò un secondo, per poi riprendere a succhiare più velocemente, mentre Louis allargava appositamente le gambe per provocarlo.
Entrambi vennero sussurrando il nome dell'altro ed il primo lasciò cadere le cosce dell'altro, sporcandosi la guancia del suo seme.

Affondò le unghie nella sua carne prima di coinvolgerlo in un altro bacio bagnato e successivamente afferrarlo per i capelli, facendo sprofondare il suo viso tra i cuscini del letto e sovrastare completamente il suo corpo.
Insistivamente l'altro allargò oscenamente le gambe e gemette alla ricerca di attenzioni.

<<Prendimi in questo modo, ti supplico>>

<<Si supplica in ginocchio Tomlinson>>

<<Vuoi che mi inginocchi per te?>>

<<No. Voglio solo che tu stia zitto per ora>>

Morse uno dei capezzoli, prima di stringere le dita attorno al collo del ragazzo dagli occhi blu che stava disperatamente cercando di strusciarsi sulle coperte.
Intanto il riccio iniziò a mordere le clavicole sporgenti e ormai umide di baci.
Inspirò il suo odore nell'incavo del collo, facendolo fremere a causa del leggero contatto tra la sua pelle e le labbra morbide.

L'unico rumore proveniente dalla stanza era lo stridere metallico prodotto dal processo della fusione delle loro pelli.
Il riccio a quel punto si fece sfuggire solo una piccola risata, di fronte a quel volto così accalorato per poi afferrarlo per le cosce, prima di vederlo voltarsi a pancia sotto.

<<Bravo, voglio prenderti proprio in questo modo>>

Louis ingoiò un paio di ansimi, notando il bel corpo tonico del riccio sopra di lui, a torreggiare sopra la sua figura.
Gli parve quasi di poter percepire il desiderio colare, peccaminoso, tra le loro intimità.

Una tentazione, avere il diritto di possedere qualcosa, semplicemente sfiorandola e disegnando le sue forme curve con la bocca. Aveva bisogno di averlo tutto per sé, di avere il suo corpo ancorato alle vene.

Indispensabile.

Lo penetrò senza preparazioni sollevandogli nuovamente la gamba sulla propria spalla, sciogliendo quella morsa in cui lo aveva rinchiuso. Louis rimase a labbra spalancate, ma non emise nemmeno un suono, rovesciando solo gli occhi all'indietro per il dolore misto al piacere. Si spinse in lui con prepotenza, tenendolo fermo per la caviglia.
Voleva fargli del male. Lo pregò mentalmente di guardarlo e di mostrargli quegli occhi blu colmi dal piacere, ma Louis rimase con la testa rivolta indietro e le mani strette in due pugni contro le lenzuola.

lo richiamò il riccio, desideroso di immergersi in quel blu intenso.
Digrignò i denti, lasciandosi sfuggire più di un gemito acuto. L'uomo, a quel punto, grugnì ed abbassò di colpo la sua gamba per poterlo travolgere completamente. Con una forte spinta, gli toccò il punto più sensibile e gli afferrò le guance con entrambe le mani. Gli strappò un gemito di dolore per via del morso sulle labbra, ricevendo finalmente la sua attenzione ed i suoi occhi.

Le mani del più piccolo vagavano per il corpo dell'altro.
Erano calde, piacevoli.
Lo modellavano come la creta mentre si spingeva con forza tra la sua carne ripetutamente violata da volti sconosciuti.
Lo deliniavano, con la punta delle dita e poi con i palmi aperti sul ventre.

Un volto vome tutti gli altri, lineamenti e occhi che chiunque avrebbe riconosciuto, ma che per Louis non erano nulla.
Esistevano solo i suoi fianchi sensuali, la curva del pomo d'adamo che si abbassava e alzava a ritmo delle spinte.
Le forti braccia che lo sorreggevano, e il suo sesso dentro di lui.

Una figura anonima.

Un bellissimo, meraviglioso spirito di passaggio.

Scoppiarono entrambi nell'orgasmo e il liquido caldo e bianco invase le membra del più basso.

<<Mi piace descrivere il sesso come qualcosa di platonico, surreale>> gli aveva sussurrato il liscio tra gli ansiti, mentre l'altro si accoccolava sul suo petto, ancora grondante di sudore e sporco di sperma.

<<Questo tuo essere così poetico mi disgusta>>

<<Questa non è poesia Styles.
La poesia è malinconicamente sentimentale, un sospiro affannoso dell'anima.
Non è compito, tantomeno mio volere mettere a nudo la mia anima>>

<<Sai, preferisco di gran lunga la fantascienza.
Se i poeti sono i legislatori non riconosciuti del mondo, gli scrittori di fantascienza sono i buffoni di corte. Pazzi saggi che fanno capriole, pronunciano profezie e si grattano in pubblico. Scherzano delle loro grandi idee perché le loro sgargianti origini nelle riviste popolari li fanno apparire innocui.
Il patto è 'influenza senza responsabilità' .
Pochissimi si sentono in obbligo di prenderli sul serio, e tuttavia le loro idee penetrano nella cultura, si diffondono in maniera invisibile come una radiazione di fondo.
L'anima delle persone non è l'espressione di questi poeti del cazzo, mio tesoro>>

<<Sai che differenza c'è?
Il sacro scrittore di fantascienza deve essere casto, ma non è necessario che i poeti lo siano>>

<<Lo pseudo-moralismo funziona molto bene nei talk-show. Ma le tue opinioni selettive e tutti i tuoi distintivi da falso buono non significano niente per me>>

E con queste ultime frasi, ricche di menzogna, il riccio abbandonò la stanza.

The maneaterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora