Otto

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Le due ragazze si trovavano in una delle stanze in quell'enorme villa, dei Wang, in mezzo a una foresta, legate a una sedia

Le due ragazze si trovavano in una delle stanze in quell'enorme villa, dei Wang, in mezzo a una foresta, legate a una sedia

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mentre i due ragazzi che le avevano importunate erano in ginocchio con una benda sugli occhi a due metri da loro. Nella stanza in cui si trovano le luci erano bassissime, al massimo riuscivano a vedere i mobili che gli circondavano, e l'atmosfera era così acida da riuscire quasi a spezzare le corde con cui erano legate.

May:"Perché questi idioti ci hanno dovuto fermare!"

Xin:"Shhh, potrebbero sentirti."

Il sangue delle due si raggela quando sentono lo scricchiolio di una porta che si apre.

Yuan:"Vi siamo mancati?"

I Wang entrano nella stanza, avvicinandosi alle due ragazze, con dei coltelli in mano.

Junkai:"*sfiora la faccia di May con un coltello* Forse non avete capito la situazione, ma sono un uomo gentile e quindi ve la rispiegherò. Se vi diciamo di tornare alle cinque voi tornate, da sole e non con degli uomini che vi toccano."

Yuan:"*si avvicina alla faccia di Xin* Perché voi siete nostre, solo nostre e a noi non piace che quello che è nostro venga toccato o condiviso da chiunque altro, è chiaro?"

Xin e May annuiscono. I Wang invece si avvicinano verso i ragazzi seduti per terra.

Yuan:"Sapete chi siamo giusto? Beh anche se non lo sapete oggi sarà il vostro ultimo giorno."

Xin:"Che... Che cosa vuoi dire con ciò?"

Yuan:"Oh tesoro... Se qualcuno ti tocca o ti trova attraente e ti vuole portare via da me, non posso starmene buono, devo per forza fare qualcosa, ti è chiaro?"

May:"Eh che cosa gli farete?"

Junkai:"Ogni volta che qualcuno si avvicinerà a voi, noi lo rapiremo e vi faremo guardare noi che lo accoltelliamo alla morte. Divertente vero?"

I due ragazzi al sentire quella frase iniziano a preoccuparsi e ad agitarsi

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I due ragazzi al sentire quella frase iniziano a preoccuparsi e ad agitarsi.

Junkai:"Nono, non dovete aver paura, andrete in un posto migliore. Dovreste ringraziarci. *prende per il colletto uno dei due ragazzi*"

Xin e May:"Vi prego no! Faremo quello che volete me non uccideteli!"

Yuan:"Non si capisce nulla se parlate nello stesso momento."

Xin:"Non hanno fatto nulla di male, siamo noi che abbiamo fatto tardi. Non lo faremo ve lo promettiamo, ma non uccideteli."

Yuan:"*si avvicina a Stella* Se non vuoi che muoiano per mano nostra perché non inizi a implorami? Voglio sentirti dire che ami solo."

Xin guarda May e inizia a implorarlo, cercando di essere il piú convincente possibile, mentre Yuan si era messo dietro di lei toccandole il collo e facendole venire i brividi lungo tutta la colonna vertebrale. Junkai dal canto suo inizió ad accoltellare il ragazzo che aveva toccato May.

Xin:"Eh? Perché lo stai uccidendo? Lo sto implorando, non basta?"

Junkai:"*ride* Non mi sembra di aver detto a May di implorarmi, se Yuan non vuole uccidere quell'altro perché lo stai implorando sono affari suoi. Pensavi che i tuoi implori funzionassero anche per me?"

May:"Se dovevo implorarti non potevi dirmelo?"

Junkai:"Non faccio pietà alla gente solo perché tu mi implori non ho mica un cuore io, che sia chiaro."

May:"Mostro..."

Junkai sentendo quelle parole straniere si alza da dove era per andare verso May, appoggiando il coltello già sporco di sangue sulla gola della ragazza.

Junkai:"Pensi che io non sappia che tu mi abbia appena insultato in un'altra lingua?"

May:"... Non ti ho insultata o solo sospirato..."

Junkai:"Sarà meglio per te che quello che dici sia vero."

Dopo qualche minuto le due ragazze vengono slegate ed escono da quella stanza buia.

Yuan:"Il ragazzo che è ancora vivo datelo come pasto ai cani."

Xin:"Cosa? Mi avevi detto che non sarebbe morto."

Yuan:"*gli sposta una ciocca di capelli dalla fronte* Oh no, non ho detto questo. Ho detto che se mi avessi implorato IO non l'avrei ucciso, non ho mica detto che non sarebbero morti entrambi."

Le due ragazze incominciarono a sentire un peso nei loro cuori. Il rimorso. Già due persone erano morte a causa loro, quante altre persone sarebbero dovute morire ancora?

Quel mondo sembrò cadere ancora di più nell'oscurità, la mafia non aveva pietà verso di nessuno. Le persone vivevano terrorizzate all'idea che potessero morire il giorno dopo, anche per qualcosa di insignificante. Molte di quelle persone non vivevano più, sopravvivevano e basta, mentre quegli squali della mafia ottenevano ancora più cose, persone e soldi. Non sapevano fermarsi, neanche verso un bambino che piange.

《CONTINUA》

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