CAPITOLO 7

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...ed è in certi sguardi che si vede l'infinito...

La porta si apre, un celeste chiaro mi avvolge, la stanza è piccola, il minimo indispensabile si trova in essa, le pareti sono celesti, ma non è un celeste allegro, è spento. Le porte sono bianche, ma un dettaglio mi colpisce, non hanno la serratura, cosi come la finestra è piccola, si trova in alto, ha le sbarre, e non permette al sole di entrare, il letto è piccolo, stretto, anche lui ha le coperte celesti, cosi come l’armadio di fianco ad esso. Non sono sola, in un angolo della stanza c’è un altro letto, ma questo è più allegro, ha le coperte rosa e su di esso c’è un enorme peluche marrone, la parete è ricoperta di foto, mi avvicino e le osservo, è una ragazza, avrà la mia stessa età, la trovo davvero bellissima, i miei occhi scorrono le foto ad una ad una, con amici, al mare, e con un ragazzo. Ce ne sono molte con lui, sarà il suo fidanzato. Una foto in particolare attira la mia attenzione, è una foto sua, stavolta è da sola e sorride, il suo sorriso è ammagliante, ha gli occhi azzurri, e i capelli castani, è spensierata, felice, il sole le colpisce il viso e lei in risposta sorride, e questo fa sorridere anche me.

‘allora tesoro questo è il tuo letto, tra poco passerà qualcuno a spiegarti come funziona questo posto e a farti fare un giro, nel frattempo puoi riposare un pò’ dice la donna, i miei genitori stanno per andare via, questo non mi aiuta, non voglio rimanere sola, ho bisogno di loro. ‘ amore fai la brava, noi verremo ogni giorno e ogni momento possibile da te, d’accordo? ‘ dice mio padre, vuole farmi capire che non è preoccupato, ma io so che lo sei quanto me papà. Entrambi mi danno un bacio, mi godo l’ultima cosa familiare che mi rimane, e poi gli vedo sparire oltre la porta. Un senso di malinconia mi assale, mi stendo, ma questo letto è troppo freddo per chi ha bisogno solo di calore. Mi sento spaesata, come quando fai un incubo e non sai dove andare e vorresti solo risvegliarti al più presto, ma questo non accadrà, non mi risveglierò presto da tutto questo.

Dei colpi alla porta mi fanno tornare alla realtà, ‘avanti’ dico in un sussurro, non credo che qualcuno mi abbia sentito, invece la porta si apre, mi blocco, un sussulto pervade il mio corpo, arriva fino al mio cuore, trema. Il tempo per un istante si ferma, come se volesse imprimere in me questa scena per l’eternità. Due pozze scure mi inghiottono, mi trasportano in un altro luogo, e per un istante mi sembra di non essere più rinchiusa qui. Non riesco a smettere di guardare i suoi occhi, sono incantata, rapita, anche lui mi fissa, non interrompe quel contatto nemmeno per un istante, il mio corpo trema difronte a questo sconosciuto a cui la mia mente ha dedicato intere sere e che il destino ha deciso di farmi rincontrare. Nei suoi occhi vedo la sua immagine, li su quel tetto nella sua nuvola di fumo e arroganza. È passata una settimana ma la sua figura è rimasta impressa nei miei pensieri, ho creduto che non avrei mai più rivisto questi occhi cosi belli. Vaga lentamente sul mio corpo, vorrei che non mi guardasse ma non lo interrompo. ‘sei tu? La ragazzina del tetto ‘ dice all’improvviso, non ho il coraggio di dire nulla, riesco solo a ripensare al modo in cui sono scappata da lui quella sera, e questo pensiero non mi aiuta. Continuo a guardarlo, indossa il camice, tutto ho pensato di lui e della sua vita in questi giorni, tranne a questo. Cosa ci fa lui qui? ho sempre pensato che l’apparenza inganna e credo che questa ne sia una dimostrazione. La sua espressione è diversa, non è teso come quella sera, la sua espressione ora, in questo posto emana dolcezza, protezione. Ma chi sei davvero? Al petto indossa un cartellino, lo guardo meglio, il suo nome risuona nel mio cuore, Riccardo Moro.

Non riesco a parlare, non riesco mai a farlo con persone di cui non mi fido, che non conosco, so che aspetta una risposta e che starà pensando che sono pazza, d'altronde se sono in questo posto c’è un motivo. Vorrei sapere che gli hanno detto su di me, quale opinione ha di me, non lo conosco, ma il desiderio di dirli che non sono quella che sicuramente gli avranno descritto mi pervade. ‘dai vieni ti porto a fare un giro ’ questa volta la sua voce è gentile, non c’è nemmeno l’ombra di quel ragazzo dell’altra sera . ‘ti aspetto fuori’ dice e va via. L’assenza dei suoi occhi si fa già sentire.

Ciao a tutti, come state? Ecco a voi un altro capitolo, spero che vi piaccia. Finalmente si sono incontrati di nuovo, che succederà?
Inoltre auguro a tutti un buon San Valentino spero che abbiate passato una bella giornata ♡♡

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 14, 2021 ⏰

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