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Take 13: gym

Abbiamo in pugno il colpevole.

《Finalmente ti fai vivo! Ci hai fatto pensare al peggio. Quindi? Cosa hai trovato?》sbroccò Hyunjin sollevato dal sentire la voce dell'amico dopo tutto quel tempo.

Un numero sconosciuto scrive a Innie.》disse Chris.

Seungmin alzò un sopracciglio soffocando una risata.
《Innie? E chi sarebbe?》

Jeongin, intendo il primogenito degli Yang.

《E da quando lo chiami così?》intervenne Hyunjin, che ancora arrabbiato con il suo superiore, trovava ogni modo per infastidirlo.
《Non ci credo, hai sempre fatto un culo così a Minho per non innamorarsi di Jisung e poi se il primo a cadere ai piedi di un ragazzino. Sottone di merd-》

《Piantala adesso Hyunjin, lascialo finire.》Jisung assottiglió lo sguardo poggiando l'indice sulle labbra del corvino, zittendolo.

Si udì un grosso respiro dal maggiore dall' altra parte della chiamata.
Dicevo, ho il numero di questa persona. Ve lo invio e Seungmin dovrà fare del suo meglio per ricollegarlo alla proprietario con tutti i suoi giri tra hack e sistemi vari. A quel punto sapremo chi è l'assassino di Yang Jeongin e il resto della sua famiglia.

《L'omicidio è tra solo qualche giorno...non ho abbastanza attrezzature, non sono sicuro di riuscire a fare in tempo...》il castano si morse un labbro preoccupato.

Era quasi impossibile.
Per hackerare un numero telefonico aveva bisogno di molto piú tempo, sopratutto se con se non aveva appresso quasi nulla dell' occorrente.

Lo so Seungmin, lo so. Ma sei un cazzo di genio non ricordi?

A quella frase il genietto sorrise.

Se il te del futuro ha costruito la prima macchina del tempo, trovare una persona dal proprio numero di telefono sarà un gioco da ragazzi. Forse non dormirai per tre giorni di fila, ma questa è la nostra unica opportunità e non possiamo lasciarcela scappare.

Con quelle parole Chris riuscì a motivarlo abbastanza.

《Okay, Chris detta il numero e mi metto subito a lavoro.》prese al volo un foglio stropicciato sulla scrivania e una penna, aspettando che il maggiore gli disse il numero.

Per loro fortuna non ci fu alcuna interruzione e Seungmin potè iniziare a lavorare.

Qualsiasi cosa avvertitemi, io adesso vado.

Salutarono l'australiano e dopodichè chiusero la chiamata.

Neanche passati due minuti che il castano stava già scrivendo freneticamente sul computer con lo sguardo concentrato come non mai.

Jisung rimase stupito da come avesse raccolto tutta la concentrazione in così poco tempo.

Avevano pochi giorni e tanto da fare, perció si avvicinò al maggiore per chiedergli se gli servisse aiuto.

《Tranquillo sungie, sono apposto così per ora, se mi serve una mano non esisterò a chiedervela.》gli fece un pollice in sù, prima di riportare l'attenzione sul pc.

Per non creare ulteriore fastidio, il biondo decise di lasciare il covo e di andare in palestra per prepararsi al prossimo attacco.

《Se fai un salto alla villa di Park ti uccido, vai in palestra punto e basta.》lo fulminò Hyunjin con lo sguardo, smettendo per un attimo di massaggiare le spalle del fidanzato.

《Non farò nulla promesso. Ciao!》

•••

Era una bella giornata e Jisung si sentiva stranamente felice.

Da quando Minho aveva sacrificato la sua vita per la sua, non si era mai sentito così vivo di nuovo.

Però vedendo come stesse andando per il meglio la missione, iniziava a vedere tutto in modo positivo.

Felix e Jeongin sarebbero stati salvati e avrebbero rimesso tutto apposto.

Era più che motivato a stracciare gli assassini dietro tutto questo e per sfogare la sua energia aveva pensato di andare in palestra.

Gli portava in mente tanti bei ricordi.

Minho era solito ad allenarsi almeno una volta al giorno nella palestra della villa e Jisung molte volte gli aveva fatto compagnia.

《Bei tempi...》mormorò, entrando nell'edificio al centro della città, dirigendosi verso gli attrezzi nel giardino, decidendo di volersi allenare all'aria aperta.

La palestra era piena di gente, nonostante fosse tarda sera e faticó per trovare un posto libero per iniziare il suo workout.

Partì dalle braccia con dei pesi non troppo difficili da sollevare e man mano che proseguì aumentò il peso.

Si mise in fila per l'asta, aveva quattro persone davanti a se, sperava solo che non avrebbe aspettato troppo.

L'uomo che la stava utilizzando, lasciò il posto al primo della fila.

Fino a quel momento Jisung lo aveva soltando visto di spalle, quando vide il viso del ragazzo congelò sul posto.

Minho.

•••

niente da dire mi diverto proprio a complicare la storia continuaments eh?

scusate per l'assenza, cercherò di aggiornare più spesso.

-pruu

~𝑻𝒊𝒎𝒆 𝑻𝒓𝒂𝒗𝒆𝒍 ②~ 𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora